N.B. presenza di immagini forti e a tratti linguaggio scurrile
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Vegeta-Sej
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Capitolo 25 – Fine di un’era?
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Lord Beerus osservava le stelle susseguirsi una
dopo l’altra, brevi filamenti bianchi e brillanti che apparivano e sparivano
con la stessa intensità.
Presto sarebbero arrivati alla destinazione.
Il pianeta Vegeta-sej li attendeva e richiedeva
l’aiuto del dio della distruzione.
“Ne è sicuro, signore?” Gli domandò Whis.
Lord Beerus sospirò, non gli piaceva come
soluzione, ma prima di mettere in atto il suo piano avrebbe controllato la
situazione, e se fosse stata grave, allora sarebbe intervenuto.
Il Pesce Oracolo glielo aveva mostrato e a pelle sapeva già che la
risurrezione di quel popolo avrebbe portato solo che guai, e grossi.
“Lo sai che non torno indietro sui miei passi, a meno che non mi si dimostri
il contrario.” Seguì una breve pausa dove l’angelo non ebbe il coraggio di
replicare le sue parole “…allora? Quanto manca?” Chiese irritato come sempre.
“Poco, signore. Qualche minuto e saremo arrivati a destinazione.”
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Sguardo sadico e di chi la sa lunga.
Re Vegeta stava riservando a suo figlio quell’espressione che non
prometteva nulla di buono, anzi sembrava proprio la classica faccia di chi in
realtà custodisse un grosso segreto dentro di sé.
Nel frattempo sotto di loro i primi saiyan iniziavano
a morire sotto i loro occhi mentre i bracciali del sovrano si illuminavano di
verde dopo ogni vittima mietuta.
“Che sta succedendo?” Domandò Vegeta sgranando gli occhi guardando sotto
notando il sangue che dalla testa scoppiata come un pallone schizzava verso
l’alto a gran velocità, per poi successivamente far cadere il corpo dei
malcapitati inermi.
“E’ quello che ti sto cercando di dire…” Incalzò Radish
“…quei bracciali li uccideranno.”
“Beh! Non m’importa!” Berciò Vegeta volgendo lo sguardo a suo padre, ora il
suo obiettivo principale era lui e non quell’inutile massa di idioti sotto di
loro.
“Ma a lui si!” Intervenne Bardack che conosceva
il piano del re fin dall’inizio.
Tutti si voltarono a guardarlo attendendo che parlasse, tranne Re Vegeta
che gli intimò di stare zitto e di chiudere quel buco dentato che si ritrovava.
A tradimento, gli scagliò un ki-blast mandato poi
in orbita da un Vegeta che gli fece scudo con il proprio corpo.
“Che intendi, Bardack?” Continuò il principe dei saiyan non distogliendo la connessione oculare con suo
padre, il quale non avrebbe perso occasione per mettere a tacere quell’infedele.
Bardack, gli era sempre stato devoto, come lo era stato per il suo popolo
difendendolo con i pugni e con i denti, ma se si stava ribellando al suo
sovrano, forse un motivo più che valido c’era.
Sapeva che c’era del marcio in suo padre, come sempre del resto, ma era
proprio curioso di conoscere le sue reali intenzioni.
“TRADITORE!!!!!” Con rabbia repressa Re Vegeta iniziò un combattimento
corpo a corpo con Bardack che stava avendo la peggio,
Goku intervenne appena in tempo per evitare la tragedia.
“Che sta succedendo qui? Esigo delle spiegazioni!” Non ci mise molto il saiyan dai capelli a palma a cambiare espressione, da
quella ebete che riservava nei momenti più tranquilli a quella seria e fiera
che faceva fuoriuscire il saiyan puro dentro di lui.
“Cinque contro uno…patetico e vile da parte vostra!” Biascicò il sovrano
pulendosi con la mano il sangue che gli stava fuoriuscendo dal naso e tirando
su inspirando rumorosamente quello che stava tentando di andarsene dal suo
corpo.
“Non cambiare discorso…ci devi delle spiegazioni. E subito!” Tuonò suo
figlio, quello che si sentiva più tradito degli altri.
Crilin, Tensing e C18 rimasero in disparte dietro di
loro a controllare la situazione, non avrebbero combattuto se non fosse stato
strettamente necessario, solo Goku e Gohan si erano
messi in prima linea assieme agli altri per fronteggiare il sovrano e il popolo
sottostante.
Intanto lamenti sconnessi arrivavano dai saiyan
malcapitati e facevano da sfondo a quella che doveva essere la spiegazione del
sovrano che avrebbe finalmente cacciato fuori la verità.
La luna dal riflesso azzurrastro era ancora alta nel cielo e ogni tanto
veniva coperta dalle nubi mettendo fine a quella nenia spettrale.
*
“Vuoi deciderti a parlare? Non abbiamo tempo da perdere!” Fu Vegeta a spezzare
quel macabro silenzio, prima che le nuvole coprissero la luna altri saiyan perirono nella stessa maniera dei precedenti
lasciando del tutto indifferente Re Vegeta.
“Vegeta…hai visto i suoi bracciali? Sono diversi da quelli degli altri!”
Gli fece notare Goku avvicinatosi di più a lui dandogli quasi fastidio quel
contatto.
“Si…e credo che presto scopriremo che a che cosa servono.”
“Sei con le spalle al muro, ti conviene dirgli la verità, oppure lo farò
io!” Tuonò Bardack convinto e stufo di quella situazione.
Re Vegeta sogghignò sadico quando i bracciali si illuminarono per
l’ennesima volta e il figlio sbiancò perché aveva intuito qualcosa, qualcosa di
losco e subdolo.
“Sei un parassita!” Grugnì il principe. “…tu trai la tua forza da quei bracciali…e
appena qualcuno ci lascia le penne ti trasferisce il suo potere.”
Re Vegeta alzò un sopracciglio e un labbro soddisfatto, sapeva bene che suo
figlio era intelligente e che ci sarebbe arrivato da solo.
“I miei complimenti!” Aprì le braccia giusto per burlarsi un po' di lui.
“Ecco perché il tuo potere cresceva senza una spiegazione…”
“Urca! Non ci sarei mai arrivato, bravo Vegeta hai sempre l’intuito giusto”
Mormorò Goku irritando il principe che cercava di ignorarlo per non
innervosirsi sempre di più.
“Non è tutto…” Continuò Bardack convinto di
vuotare il sacco lui visto che il sovrano non aveva nessuna intenzione di
rivelare la verità “…è vero, ogni volta che qualcuno muore gli trasferisce la
sua forza aumentando in modo esponenziale la sua, ma quello che paparino non ti
ha detto Vegeta è che lui in realtà vuole mettere fine al popolo saiyan!”
Quelle parole vibrarono in tutta la valle e non era escluso che qualche
tuono, dell’imminente temporale, si fosse propagato dopo aver pronunciato
quella frase, lasciando i presenti attoniti.
“Stai scherzando vero?” Ringhiò Vegeta “…perché allora riportare tutti in
vita? Perché Saiyla lo avrebbe fatto?”
“Tsk! Perché…perché Saiyla
aveva predetto la morte del re e la fine del popolo saiyan
per mano di Freezer, ma non era tutto quello che la strega aveva visto…un
giorno, qualche anno dopo, un giovane saiyan
originario di questo pianeta lo avrebbe sconfitto, e quel giovane Kakaroth, eri tu.”
“Incredibile!” Esclamò sorpreso.
“…dopo la morte di Freezer, Saiyla avrebbe dovuto
riportarci in vita, lo scopo poi sarebbe stato quello di recuperare Vegeta, te Kakaroth e di ritornare qui per continuare a portare alto
il nome del nostro popolo…ma qualcosa andò storto, purtroppo passò più tempo
del previsto e ormai la mente di Vegeta era stata avvelenata dalla presenza dei
terrestri e voi ormai avevate raggiunto una potenza tale da non avere nemici
nell’universo. Così, per mettervi fuori gioco la strega ha ideato questi
bracciali assorbienergia. Arrivati sulla Terra
però abbiamo avuto una brutta sorpresa, voi non c’eravate e quindi abbiamo
dovuto attuare il piano B per attirarvi qui.”
“Quindi eri d’accordo anche te con questa pagliacciata?” Domandò acido
Vegeta.
“Si” Annuì Bardack non troppo convinto “…ma le
cose non vanno mai come te le immagini o programmi.”
“E i terrestri? A che cosa vi servivano allora?” Vegeta credeva che oltre a
quello che aveva visto e rivelato in secondo luogo da Radish
fosse un imbroglio, quindi chiedeva una conferma.
“…ci stavo arrivando…in pratica quello che ti ha detto Radish
è vero, noi saiyan resuscitati abbiamo un difetto,
dobbiamo sottoporci a cicli continui di infusioni di cellule staminali
terrestri per continuare a vivere, questo è a causa del ritorno in vita di
massa, il drago Polunga poteva resuscitare una
persona alla volta e non un centinaio, così fu modificato dai namecciani, e questo ha provocato il difetto in
noi.”
“Queste cose lo sappiamo già…ma perché i saiyan
la sotto stanno tirando le cuoia?” Indicò con un dito la direzione da guardare.
“Purtroppo le cellule terrestri ci fanno si rimanere in vita più a lungo,
ma ci impediscono di trasformarci in Oozaru con la
luna piena.”
“Perché allora darvi quei bracciali se non servono a niente!”
“Non lo avete ancora capito?” Chiese Re Vegeta con aria di superiorità
“…servono a me per incanalare più energia possibile, non me ne frega niente del
mio popolo, io voglio il potere, POTERE!!!! AHAHAHAH”
“Una cosa non mi è chiara.” Intervenne Goku che venne guardato da tutti i
presenti in maniera attonita, non pensavano fosse in grado di ragionare, a meno
che non stesse per dire una fesseria. “…se come dici tu le cellule terrestri vi
impediscono di trasformarvi e i bracciali che vi sono stati spacciati come
inibitore e come protezione per le onde Bluz…perché
lui non ne risente? Voglio dire…a te e a Radish
abbiamo dovuto togliere la coda per darvi un po' di sollievo.”
Forse per la prima volta in vita sua Goku aveva posto una questione
interessante ed intelligente.
Re Vegeta ghignò e sprigionò una risata spettrale lasciando i presenti
attoniti.
“Perché io non sono mai morto! Nessuno mi ha riportato in vita!”
“Che cazzo stai dicendo? Ti ho visto io con i miei occhi essere ucciso per
mano di Freezer!” Vegeta si sentiva preso in giro e da suo padre per giunta.
Ricordava bene il giorno in cui quella serpe rosa e viola gli aveva
trafitto il petto lasciando il suo corpo a terra a marcire.
Quello stesso giorno, lui, Nappa e Radish erano
stati spediti in missione su un altro pianeta, mentre lui metteva fine all’era saiyan.
*
“E’ così, Vegeta. Non sono mai morto. Saiyla ed
io poi siamo partiti, eravamo approdati su quello che oggi si chiama Neo Namecc…lei era riuscita ad integrarsi con gli abitanti,
mentre io ho preferito rimanere nell’ombra, nascosto, nessuno doveva sapere che
ero ancora vivo…fino a qualche mese fa.”
“Fai solo schifo! Hai riportato in vita un’intera popolazione solo per
diventare più forte! Non meriti nemmeno di essere il Re di questo pianeta!”
Vegeta aprì una mano pronto per scagliare uno dei suoi colpi migliori per
mettere fine a quella pagliacciata.
“Fermati figlio mio!” Re Vegeta preparò la sua contromossa in una frazione
di secondo, aprì anche lui le mani e tenne ferma una sfera di energia bianca
pronta per essere lanciata sotto di lui.
“Che vuoi fare?”
“Ucciderli tutti e prendere la loro energia così potrò prendere a calci
voi. Sono già condannati ad una morte lenta e atroce, voglio solo mettere fine
a quelle sofferenze!”
“Presto! Toglietevi quei bracciali!!” Urlarono all’unisono Crilin, Tensing e C18 mentre si
dirigevano verso l’intera popolazione.
“NON OSATE!!!” Il re aumentò la potenza e scagliò giù quel colpo, Gohan con un calcio riuscì a mandarla in orbita senza alcun
problema.
“Bravo figliolo!” Si complimentò Goku ammiccando, ricevendo un accenno del
capo come approvazione.
Bardack ne approfittò della distrazione per scagliarsi contro il suo re, dopo
essersi trasformato in super saiyan, ed infliggergli
colpi micidiali che cercava di parare come meglio poteva.
E com’era prevedibile, quei pugni e quelle sfere di energia gli facevano
solo che il solletico, perché mentre la gente lì sotto moriva ed imbrattava di
sangue i due terrestri e la cyborg, Re Vegeta
acquistava sempre più vigore rendendo inutili i tentativi di Bardack e Radish, che si era
aggiunto allo scontro andando dare man forte al padre.
Vegeta li prese entrambi per la collottola della tuta da combattimento e li
spinse via prendendo il loro posto.
Non sarebbero stati in grado di fronteggiare un super saiyan
di terzo livello ormai.
“Aiutate quegli idioti laggiù a togliersi quei fottuti braccialetti. Qui ci
penso io!” Era una questione ormai tra loro due.
Padre e figlio.
Nessuno si sarebbe dovuto intromettere.
*
Continua
*
Angolo
autrice: Buon giorno e buon venerdì a tutti, ormai siamo agli sgoccioli e un po' mi
dispiace.
Le sorprese comunque non sono finite qui, qualcuno vuole osare a fare
qualche teoria su quello che succederà?
Con questo vi saluto e vi dò appuntamento a martedì per il penultimo
capitolo.
Erika
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Prossimo capitolo: Fuochi d’artificio