Storia
di un liceale boomer
Prefazione:
Venerdì 20 agosto, Osaka
Caro diario, è da un mezzo secolo che non ti aggiorno sugli
ultimi fatti che riguardano la vita di un liceale che hanno definito
tutti boomer e scoordinato, bruttino e anche un po' secchioncello.Ma la
verità la sappiamo tutti e due, niente di quello che mi ero
immaginato doveva accadere ... ma si sa che la vita è
imprevdibile, quindi partiamo dall'inizio.
Mi chiamo Akira e ho 15 anni, da poco mi affaccio alla
pubertà con cambiamenti consistenti nella
tonalità di voce ibrida, l'essermi alzato di qualche
centimetro e aver donato il mio primo bacio ad una persona che ha ben
CINQUE anni più di me. E non è nemmeno di sesso
femminile...
Sono il fratellastro maggiore, seppur di pochi mesi, di un ragazzo che
tutti definiscono testa quadra e come me è stato orfano a
lungo, ma da qualche mese la mia madre adottiva, uno stimatissimo
medico cinquantenne (ma non diteglielo se no vi prende a pugni) e un
pervertito di maestro di arte marziali coetaneo, ha coronato il sogno
di sposarsi.
Così conviviamo tutti insieme "appassionatamente" e da qui
cominciano i guai...
Tutto è cominciato alla festa di compleanno del fratello
maggiore del migliore/peggiore amico/nemico di Naruto Uzumaki. Sono
stato invitato come ruota di scorta, perchè sono considerato
lo sfigato asociale che vive la propria vita tra i videogiochi/fumetti
e/o affini. In effetti se ci fosse una realtà alternativa
non avrei mai avuto questo genere di disavventura... ma torniamo a noi.
La serata era pure iniziata bene, in compagnia degli amici storici di
Naruto, tutti felici di essere stati invitati... ed io?
Bhe apparivo come l'alieno di turno che faceva l'imbucato in
una festa a tema da ballo scolastico statunitense, ritraente le coppie
storiche di grandi capolavori tratti da film, oppure da opere teatrali
e/o affini.
Io ero da solo, e a sottolineare la mia presenza estranea all'evento...
ero vestito al soltio con un paio di sneakers nere abbinati ad un paio
di jeans piuttosto anonimi e una maglietta ritraente packman che mangia
della frutta del tutto stinta, capelli neri impossibili, occhi viola e
aspetto emaciato.
Intento a farmi gli affari miei, immerso in uno dei soliti giochi da
cellulare noiosi per passare il tempo che pareva congelato. Il momento
fatidico è arrivato così, improvvisamente e in
modo inaspettato, il gioco della bottiglia.
E così seduto in cerchio insieme a dei completi sconosciuti,
tutti allacciati da esperienze di vita e di anni di amicizia, mi
accingevo al soribrmi il gioco più osceno e
ingiusto mai inventato... e via gira gira la bottiglia e
chissà che cosa porterà...
L'inizio della mia discesa verso gli inferi e della mia rovina...