Ci sono cose che Katsuki non capisce, non riesce a trovare una spiegazione logica e allora cerca di accontentarsi di ciò che conosce.
Le mani passano delicate su quella schiena che si alza e si abbassa ritmicamente, ha leggermente alzato la maglietta in cotone e non ne è affatto dispiaciuto.
Con i polpastrelli esplora, di nuovo, tutte le cicatrici che costellano quella pelle bianchissima.
Sono rosse, alcune più scure e altre più chiare, hanno forme diverse e le ha morse tutte, almeno una volta.
Quando lo fa, preme i denti in modo leggero e misurato, la lingua è pronta a risanare ogni possibile danno, è per sentire quel suono meraviglioso che gli arriva alle orecchie.
Si trovano schiena contro petto, ha la testa appoggiata contro il suo collo e un gemito elastico abbatte immediatamente ogni briciola di autocontrollo rimasta.
-Angolo Autrice-
Allora...
In realtà doveva essere una drabble, ma dato che il limite è di 110 parole e questa bella cosina ne ha 139, vi beccate una flashfic tragicomica.
Avanti, una flashfic da 139 parole è uno scherzo di pessimo gusto.
Forse più avanti nascerà qualcosa, prendetelo come una specie di prologo/introduzione per la mia prossima creatura malvagia.
Ps. Sto scrivendo due long contemporaneamente a innumerevoli one-shot che spero di poter postare, prima o poi.
Eh, quando l'ispirazione chiama, San Crispino risponde!
Ok, la smetto.
Lunaharry66
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