Attesa

di Fiore di Giada
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Con passo stanco, lento, Erron entrò nella sua stanza.
Si lasciò cadere sul letto e chiuse gli occhi. Era stata una battaglia impegnativa, che aveva messo a dura prova le sue risorse.
Il suo nemico si era mostrato abile e spietato.
Rise. Era stancante, eppure piacevole.
Il brivido del rischio correva lungo la sua schiena, donandogli un piacere quasi sessuale.
Ansimò. I soldi, per quanto graditi, non erano nulla rispetto alla gioia di abbattere un nemico valido.
Valuta. Carica. Spara.
Tutto in una frazione di secondo.
- Non vuoi festeggiare la vittoria con il tuo Imperatore? – domandò una ghiaiosa voce maschile.
Erron sospirò e leggeri ansiti sollevarono il suo petto. Quei suoni rochi, bassi, facevano ribollire il suo sangue.
Il suo corpo era solleticato da brividi di aspettativa goduriosa.
Si girò sulla schiena e il suo sguardo azzurro si fissò sul viso dai lineamenti duri di Kotal.
Ai vostri ordini, mio imperatore. –







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