Cornetta rossa

di Chiharu
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Cornetta Rossa

Il gelo mi graffia la pelle e penetra fin dentro alle ossa.
Mi guardo intorno: vedo alberi e neve, poi mi giungono alle orecchie delle grida e sento come una scossa.
Capisco di dover fuggire, di dover trovare riparo.
Inciampo, cado, mi ferisco, mentre rifuggo a malapena da ogni sparo.
Il manto bianco mi intorpidisce i sensi insieme a questo graffiante vento d'inverno,
mentre mi allontano dagli aguzzini che vogliono condannarmi al sonno eterno.
I polmoni bruciano, la testa gira, il sangue cola sulla mano mia.
Corro disperata, con le lacrime agli occhi, per sfuggire a questa follia.

Poi la speranza torna viva
quando vedo una cabina in fondo alla via:
una cornetta rossa riluce come un miraggio,
ma cado a terra e torno nuovamente ostaggio.
Non esiste nessun telefono, non c'è salvezza alcuna,
mentre serro gli occhi e prego le stelle e la luna.

I miei carnefici sorridono beffardi,
mentre il mio corpo brucia come trafitto da mille dardi.
Stesa a terra, ormai inerme, grido aiuto per l'ultima volta.
Tutto si fa buio, il silenzio regna e so che nessuno mi ascolta.

 
 




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