Ho due figli

di Jean Valjean
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Se mi chiedessero: “Dov'è il primo figlio?”.

Risponderei: “Giù per lo scarico del cesso.”.

Non sono pronta a ripetere di nuovo

la fatica sanguinaria già passata

e non voglio altro sangue sulle mani.

Non sarebbe più volere di Natura,

ma mia pecca di codardia, per paura.

“Ho perso un figlio” per una donna

è, di per sé, una frase inopportuna.

Così mi ripeto: “Non ci penso.

Non ci penso.”.

Ma ho due figli: uno è in braccio;

dell'altro non vi è tomba alcuna.

Con il terzo voglio attender l'ora giusta

per esser pronta a ciò che è,

a tutti gli effetti, un'avventura.





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