Kingdom Hearts- Force Odissey

di fenris
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Come previsto da Ercole, il colosseo fu rapidamente preso d'assalto dagli esponenti di moltissimi clan. Decine, forse addirittura centinaia di avventurieri, diversi per fama e razza, si erano radunati a Olimpia pretendendo di fare una proposta a Sora.

 

Non appena il ragazzo aveva osato uscire dal colosseo si era trovato sommerso da ogni genere d'offerte, che variavano da una semplice somma oscena di munny, l'essere addestrato da interi gruppi di avventurieri del più alto rango, al diventare addirittura un capo clan una volta guadagnata sufficiente esperienza.

 

Sora era comunque troppo confuso per formare una risposta coerente a quell'enorme folla, quindi Ercole venne subito in suo soccorso da bravo maestro. Un potente fulmine partì dalla porta del colosseo per raggiungere il cielo e zittire la forza con un rombo che nulla aveva da invidiare ai motori delle migliori astronavi. Ercole uscì pervaso da altri saette di vario colore lungo tutto il corpo.

 

“ Signori. Vedo qui davanti a me la cremè de la cremè di questa galassia. Sono più che onorato di chiamare molti di voi miei amici, e non pochi sono stati da me addestrati. E questo rende il vostro comportamento ancora più vergognoso ai miei occhi. Tutto questo putiferio per un solo ragazzo che capisce a malapena cosa sta succedendo?”, disse il guerriero camminando davanti alla folla, nella voce e negli occhi un'inimitabile nota di rimprovero, enfatizzati dal suo piccolo spettacolo pirotecnico. Alcuni dei presenti si strinsero nelle spalle dalla vergogna.

 

“ Intendi tenerlo qui per sempre?”, si lamentò un grosso drago umanoide, scatenando un'altra serie di lamentele da parte dei presenti, rapidamente fermata da un nuovo fulmine, ben più rumoroso e grande. Ercole puntò quindi un dito a chi aveva appena parlato, avvolgendo la falange con altre scintille scintille elettriche prima di rivolgerla al cielo.

 

“ No, è vostro diritto farli una proposta di qualsiasi genere. Ma questo è comunque il mio territorio, e lo farete alle mie regole. Si terrà un torneo. Il vincitore potrò parlare per primo con Sora.”, stabilì con voce stentorea e irremovibile.

 

*****

 

La maggior parte dei primi scontri si erano consumati in fretta, gli avventurieri più potenti avevano fatto un lavoro rapido coi loro colleghi meno esperti prima di dare il via a spettacolari seppur brevi scontri di massa, i cui vincitori si misero quindi a duellare a turni. Se paragonata alle solite competizioni, il tifo era ridotto al minimo, al massimo un paio di avventurieri incoraggiavano gli amici appartenenti ad altri clan.

 

Tra i tanti emissari mandati a parlare con Sora, c'era Cloud Strife degli Avalanche. Era un guerriero molto muscoloso con capelli biondi sparati in aria e vestito con un lungo abito nero. Sulla schiena teneva un'enorme spada dalla lama ricurva, divisa da alcuni segmenti. Lo spadaccino osservava ora Sora ora l'arena con un'espressione indecifrabile, mangiando ogni tanto il bento preparatogli dai compagni.

 

“ Che ne pensi, Cloud?”, chiese una voce sopra di lui. Il responsabile era un uomo della stessa età di Cloud, con capelli neri più corti, vestito con un cappotto pesante e che alla vita teneva una spada con un'elsa simile al manico di una pistola. Si chiamava Squall Leonhart, tra gli assi del Clan Garden. Lui e Cloud erano.... beh, amici per quanto potessero esserlo due delle persone più taciturne e schive della galassia.

 

“ Sul ragazzino con tanti Keyblade? Mah, ha un'abilità interessante, ma non lo rende certo un dio. Il tutto dipende da come si allenerà.”, sbuffò il biondino, stringendo le braccia al petto mentre buttava ancora gli occhi sul fascio di nervi per cui tutti si erano radunati lì.

 

“ Per ora. Con sufficiente esperienza? Potrebbe essere il nuovo Vader.”, commentò Squall, seppur con una certa cautela. Più di una manciata dei presenti era stata addestrata o salvata dal potentissimo Custode o in alternativa era stata in passato parte del Clan Eclipse, lasciandolo per un motivo o per l'altro. Avrebbero potuto non apprezzare un tale affronto al loro precedente signore.

 

“ Non esageriamo. Anakin Skywalker è diventato quello che è non grazie al Keyblade, ma grazie a tutte le sue gesta e all'affinamento delle sue abilità che continua ancora oggi. Non basta saper usare parecchi Keyblade per pareggiarlo.”, contrabbattè l'Avalanche, che aveva incontrato da bambino il capo degli Eclipse, prima ancora che cominciasse a indossare la maschera.

 

All'epoca aveva protetto la sua città, Midgar, con l'aiuto della moglie Padmè e della discepola Ahsoka Tano, la prima a finire sotto la sua ala. Cominciò ad allenarsi prendendo ad esempio lo stile del leggendario guerriero, prima di creare uno stile tutto suo e unirsi al Clan Avalanche, che pochi anni dopo subì una tragedia non troppo diversa da quella che gli Eclipse soffrirono anni prima, perdendo una buona parte dei Custodi reclutati con così tanta difficoltà.

 

 

 

“ E su questo concordo. Ma resta comunque un boccone irrinunciabile per ogni clan. Ormai possiamo solo vedere come si evolve la situazione. A proposito.... notizie da Lui?”, chiese casualmente Squall, riferendosi al responsabile della suddetta tragedia. Il viso di Cloud si incupì ancora di più nel pensare al suddetto Lui.

 

“ Crediamo che Malefica gli abbia fatto un'offerta. E a essere onesti Barret vuole reclutare questo Sora anche perchè ci permetta di sconfiggerlo una volta per tutte.”, disse incrociando le braccia, nascondendo le dita strette fin quasi a far scrocchiare le ossa.

 

' Sephirot... la resa dei conti è vicina.', pensò col viso scosso dall'ira.

 

*****

L'improvvisata competizione arrivò rapidamente alle finali, che videro come contendenti Alice Liddel, del clan Madness, e lo stesso Cloud.

 

La prima era una paladina dai lunghi capelli biondi, vestita con un'armatura argentata e armata con la lama Vorpal, una lunga spada decorata da gemme azzurre lungo tutta la lama. Oltre a essere una dei più famosi combattenti del proprio clan, ne amministrava anche le finanze ed era responsabile di quasi tutti i loro affari più importanti. Qualcuno l'aveva paragonata a un giovane Paperon de' Paperoni, con cui di sicuro condivideva l'ambizione.

 

“ Ora capisco perchè Paperino ha insistito tanto sulla sicurezza. Si aspettava succedesse qualcosa del genere.”, commentò Sora, intento a sgranocchiare rane fritte insieme a Grogu e Angela, mentre osservavano il duello dei due spadaccini. Lo stile di Alice era ben più tecnico e preciso, volto a cercare ogni buco nella guardia di Cloud e rendere la propria quasi impenetrabile, mentre l'altro proseguiva imperterrito da un assalto che sembrava simile a un inarrestabile turbine mentre continuava a smontare il suo spadone in altre lame di varie forme e dimensioni, mescolando impressionanti tecniche di spada in continuo mutamento a volte alternate con le proprie abilità magiche.

 

I due guerrieri proseguirono per quelle che sembravano ore tra stoccate, parate, incantesimi e sporchi trucchi che non avrebbero mai passato probabilmente la censura. Finalmente Cloud, avvolgendo la sua Buster Sword con un potente alone dorato, spinse Alice in un angolo ed eseguì una serie di tre fendenti, ognuno dei quali disegnò nell'aria un ideogramma luminoso che colpì la ragazza prima di diventare innumerevoli frammenti che si dispersero in aria.

 

La forza di quella devastante tecnica riverberò fino ai posti degli spettatori e Sora fu certo che l'armatura della paladina fosse stata distrutta lasciandola senza difese. Eppure, contro tutte le aspettative, lei si rialzò aiutandosi con la propria spada, riservando a Cloud uno sguardo che sembrava contenere una luce maligna.

 

“ Alice, per favore, arrenditi. Non voglio farti del male più di quanto sia necessario.”., disse il guerriero, tenendo comunque la sua arma in posizione di guardia, conscio che la bionda guerriera non era tipa da gettare la spugna. Avrebbe di sicuro cercato di farlo sudare ancora un pò

 

Alice gli rivolse un sorriso tronfio e prese la Vorpal con entrambi le mani, rilassando i propri midi- chlorian prima di canalizzarvi dentro una forza spaventosa.

 

“ Per favore, Cloud... non rubarmi le battute.”, disse venendo avvolta da una potentissima aura bianca e nera. Sora e Grogu sentirono un brivido scorrere lungo la spina dorsale mentre la corazza di Alice veniva sostituita da una veste azzurra e un grembiule sporco di sangue, coi suoi capelli che cominciarono ad agitarsi scurendosi lentamente, rassomigliando un groviglio di rovi in continuo movimento. La stessa Vorpal cambiò, diventando una mannaia mentre Cloud indietreggiava, la volontà di combattere sostituito da un terrore quasi ancestrale.

 

“ Ahia, non mi aspettavo andasse così oltre.”., commentò Ercole, seduto dietro i due protetti, l'espressione giusto lievemente preoccupata.

 

“ Ma che roba è... una sorta di modalità Berserk?”, chiese stupito Sora. Neanche l'Uragano di sangue usato da Grogu emanava un simile istinto omicida. Quello che avvertiva da Alice era un puro desiderio di uccidere e torturare chiunque le parasse davanti, accompagnato da una completa non curanza per la propria vita.

 

“ Una variante. Invece di basarsi sulla rabbia e sulla pura forza bruta, quest'abilità trae forza dal dolore di Alice e la sua capacità di infliggerlo. Per fortuna dei suoi avversari, diventa anche un cannone di vetro, quindi la usa solo come ultima risorsa.”, spiegò Ercole, che aveva aiutato un tempo Alice a controllare quella spaventosa abilità.

 

“Specie con uno come Cloud, che ha una forza d'attacco mostruosa, ma è anche molto stanco per ora. Si sta giocando tutto.”, capì Sora, tornando ad analizzare con occhi avidi quel frenetico scambio di colpi sempre più feroci.

 

“ Se spaventato a morte io non fossi, sul suo ciclo una battuta farei.” , commentò Grogu prendendo l'ennesima rana e guardando la tempesta di colpi che la paladina era diventata. Persino Cloud aveva problemi a resistere, e spinto in un angolo dovette evocare un Protect, che gli permette di riprendere un po' di spazio, seppur con estrema difficoltà. La sua avversaria rise sinistra, strisciando la propria mannaia sul terreno, accumulandovi altra energia nera e rossa.

 

 

“ SHOCK ABISSALE!”, esclamò alzando la spada al cielo e creando un cerchio di quell'inquietante luce attorno a Cloud. Stavolta lo spadaccino non potè fare niente se non gridare mentre veniva avvolto da quell'inferno di rosso e nero, venendo scagliato in aria con un terribile boato. Gli spettatori fissarono con un senso di terrore il suo corpo che tornava molle a terra, bruciato in più parti. Lo sfortunato guerriero ringhiò nel tentativo di rimettersi in piedi, ma potè solo buttare il capo a terra e svenire mentre arrivava Phil a prestargli i primi soccorsi.

 

“ Dichiaro vincitrice Alice Liddel, del clan Madness. Sora, vieni a darle il suo premio.”, dichiarò grave il satiro, posando le mani sul petto di Cloud per avvolgerlo con una forte luce guaritrice, prima di porsi come appoggio per accompagnarlo in infermeria.

 

Quello poneva fine al torneo. Il clan Madness sarebbe stato il primo a fare una vera offerta a Sora, e gli altri avrebbero seguito in un ordine stabilito successivamente, in base alla risposta del Custode.

 

Questi sospirò e scese nel ring, accompagnato da una pacca degli amici, mentre Alice riprendeva il suo solito aspetto, ansimando non poco.

 

“ Una faticaccia, ma ne è valsa la pena- disse la paladina, girandosi verso il Custode- domando scusa per lo spettacolo, ragazzo. Ma c'è un motivo per cui ci chiamiamo Madness. Comunque, se ti unisci a noi qualsiasi cosa chiedi è tua. Pozioni, armature, astronavi, Spectrobes...”, cominciò a elencare la paladina, con tono sempre più entusiasta sebbene Sora non la stesse davvero ascoltando, preso come sempre dai cambiamenti troppo rapidi nella sua vita.

 

 

 

“ Un momento. Vorrei discutere anch'io col ragazzo.”, disse improvvisamente una voce, bloccando la discussione. Nello scoprire chi era appena arrivato, la mascella di tutti i presenti toccò terra. All'entrata del colosseo si trovava Paperone, accompagnato dai nipoti, Gaia, le sorelle Sabreving e un ragazzo di poco più grande di Sora con un muso da cane, lunghe orecchie nere penzolanti e un paio importante di denti, con addosso un kimono da karate.

 

“ P- paperone?”, balbettò Ercole, mentre tra gli spalti si diffuse un ininterrotto bisbigliare. In molti si aspettavano che anche il clan Disney avrebbe mandato qualcuno, ma non si aspettavano quello che era forse l'avventuriero per eccellenza.

 

“ E'.... è un onore avervi qui.”, disse Alice, porgendo un lieve inchino al papero umanoide, che le diede un rispettoso cenno prima di togliersi la tuba e avvicinarsi a Sora, gesto che non venne contestato da nessuno. E se anche avessero provato a combatterlo d'altronde che avrebbero ricavato? Solo una marea di sberle e forse qualche consiglio da quel leggendario combattente.

 

Il capo finanza dei Disney si diresse dunque da un Sora che cercava di formare due parole di seguito, la faccia una maschera di venerazione pura per quel pilastro della galassia.

 

“ Sora, è un vero piacere conoscerti- disse dunque Paperone, fermandosi davanti allo spadaccino col bastone piantato per terra- Come tutti qui, sono venuto per chiederti di unirti al mio clan. Ma non ti offro soldi, materiali, posizioni o altro. Quello che ti posso dare sono risposte.”.

 

Sora fece fatica per qualche altro secondo a parlare, riuscendoci solo quando una schitarrata, cortese regalo di Angela, scosse l'intero stadio.

 

“ Sto cercando risposte da quando ho ottenuto il Keyblade. Darei di tutto per averle.”, disse più rapido che potè prima di crollare per la mera presenza di Paperone, che annuì.

 

“ Allora vieni sulla Terra e unisciti al clan Disney. Lì si trova un altro Custode che sarà più che felice di rivelarti qualsiasi segreto si nasconda dietro gli eventi degli ultimi mesi . Tu non puoi saperlo, ma ti conosce da molto tempo. Accetti?”, chiese con un largo sorriso.

 

 

Ovviamente Sora accettò. In poche ore lui, Grogu e Angela fecero i loro bagagli e si diressero assieme al gruppo di Paperone all'aeroporto, dov'era arrivato col vascello cosmico R.S. Legacy, su cui a sua volta era stata anche caricata la navicella di Grogu. Dal canto suo l'ex capo clan aveva sperato di ricevere informazioni su Paperino e i suoi compagni, ma Ercole non aveva potuto dirgli molto più di quanto aveva riferito all'allievo mesi prima. I suoi nipoti e Max, il figlio di Pippo venuto con loro sperando in notizie sul padre, erano più sconfortati che mai.

 

Fil, Megara ed Ercole assieme ad alcuni degli allievi più vicini vennero ovviamente a salutarli. I due allenatori si raccomandarono ai tre amici di non smettere mai di allenarsi e diedero molti altri consigli, finchè a Sora non sembrò di sentire i suoi genitori.

 

“ Sora, prima che tu vada ho un regalo per te.”, disse Megara a fine discorso, premendo un pulsante sul suo prizmod col risultato di far apparire davanti a Sora un piccolo flusso di dadi che si materializzò infine in una piccola culla volante. Sora guardò l'interno della culla, assumendo un'espressione sorpresa.

 

“ Un elefantino?”, chiese un po' incerto.

 

Nella culla stava infatti dormendo un piccolo cucciolo di elefante con orecchie enormi e diversi simboli a decorare la sua pelle grigiastra, cosa comune per molti Spectrobes. La proboscite era chiusa attorno a un piccolo sonaglio, facendo sciogliere Angela, Gaia e le sue amiche alla sola vista. Megara gli carezzò la testa e cominciò a raccontare.

 

“ Ieri mi ero recata al canyon di Micene per prendere alcune erbe particolari, e ho trovato un'elefantessa che stava lottando disperatamente con alcuni sciacalli. Non ho fatto in tempo a salvarla, ma sono riuscita ad allontanare quelle bestiacce dal batuffolino. L'ho portato qui sperando che si legasse a te. Ti servirà tutto l'aiuto possibile ora.”, raccontò dolce chinandosi davanti al novello avventuriero.

 

Il piccolo Spectrobe si svegliò con un enorme sbadiglio, rivolgendo i suoi occhioni blu verso Sora. Meg passò a Sora un ciuccio e lui lo abbassò con cautela al cucciolo sotto lo sguardo incoraggiante di Ercole.

 

La sua proboscide si avvolse alla mano di Sora, che sentì un misterioso calore scorrergli nel corpo, originato dai suoi midi chlorian e da quelli del piccolo. Sapeva che il loro legame era stato sancito e gli carezzò la testolina grigia, sentendosi finalmente meno solo, accompagnato ora da un'anima a lui vicina.

 

“ Penso lo chiamerò... Dumbo.”.

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Ercole
Razza: Umana
Classe: Gladiatore, guerriero, monaco, parzialmente mago nero( ma solo per le magie basate sul fulmine)
Lealtà: Sè stesso, i propri allievi e chiunque si guadagni il suo rispetto.
Livello Midi chlorian: 40.000


Ok, chi si aspettava di vedere Dumbo come Spectrobe di Sora? Almeno qualche altra citazione al primo gioco dovevo farla, pur essendo questo un lavoro inteso per stravolgere la lore. Spero che le brevi discussioni e il duello siano stati di vostro gusto. All'inizio avevo pensato di fare un capitolo separato dove Paperone avrebbe parlato con Ercole e i suoi accompagnatori avrebbero avuto uno sparring con Sora e compagni. Dal prossimo capitolo, dopo un'altra dura battaglia, comincierà il Flashback sulla guerra dei Diafani e gli eventi immediatamente successivi. Consigli apprezzatissimi. A presto.

Cloud e Squall sono i protagonisti rispettivamente di FF7 e 8.
Max è il figlio di Pippo nella serie animata a loro dedicati e nei film tratti da essa( se le recensioni non cominciano con ' GOOFY FUCKS?!', mi riterrò estremamente deluso)
Per Alice ho utilizzato la versione dei film di Burton con qualche elemento dalla serie di videogiochi American Mcgee's Alice.
La R.S.Legacy è il vascello de 'Il pianeta del tesoro'.





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