Drown into the music
Da quando i suoi genitori gli hanno regalato il suo primo
lettore mp3, Joe non si sposta mai senza; lo porta appresso ovunque, infilato
in tasca o incastrato in un passante dei pantaloni, il minuscolo oggetto color
oro è il bene più prezioso che possegga – oltre alla sua chitarra.
All’interno, con l’aiuto di suo cugino maggiore, ha inserito
la sua musica preferita e non riesce più a smettere di ascoltarla. Gli pare un
sogno poter salire sul bus e avere la possibilità di isolarsi dal frastuono che
lo circonda.
Quel giorno non è un’eccezione.
Auricolari alle orecchie, Joe saluta i suoi genitori ed esce
di casa, pronto a dirigersi verso la fermata; andare a scuola non gli dispiace,
ma da quando ha il lettore mp3 è ancora più bello, perché sa di potersi godere
dei momenti di pace e tranquillità.
Con una vecchia canzone dei Pink Floyd nelle orecchie,
cammina per le strade che ormai conosce a memoria e si gode l’aria frizzante
del primo mattino; ormai ha undici anni, va a scuola da solo da un po’ di tempo
e si sente abbastanza grande e responsabile.
Con quell’oggetto ancora di più: tutti i suoi coetanei ne
hanno uno – qualche fortunato è riuscito addirittura a ottenere il nuovissimo e
costosissimo iPod.
Quando giunge a destinazione, alcuni ragazzi sono già in
attesa del mezzo; li conosce perché viaggiano tutti i giorni insieme, ma
nessuno di loro è suo amico. La maggior parte sono più grandi di lui e non
l’hanno mai considerato più di tanto.
Ma Joe si sente protetto e al sicuro con le sue cuffie alle
orecchie.
I Pink Floyd lasciano il posto a Springsteen proprio nel
momento in cui l’autobus si ferma sul ciglio della strada.
Il ragazzino dai lunghi capelli biondi mette su un
sorrisetto soddisfatto, precipitandosi all’interno in fretta e furia; riesce a
occupare il primo posto accanto all’autista – un po’ da sfigato, lo sa, ma il
mezzo è quasi completamente pieno – e finalmente si rilassa contro il sedile.
Non è comodo, ma la musica nelle sue orecchie fa sembrare tutto migliore.
Prima di ricevere in regalo il lettore mp3 color oro, Joe è
sempre stato costretto a sopportare le grida degli altri passeggeri e la musica
terrificante che usciva distorta dagli altoparlanti scassati dei loro stereo
portatili.
Ormai non è più così: può decidere di isolarsi e ascoltare
ciò che più gli piace.
Chiude gli occhi e si gode una canzone dei Foo Fighters, una
delle sue band preferite; la voce di Dave Grohl è qualcosa di graffiante e
rassicurante al tempo stesso, gli piace lo stile di quei musicisti ed è felice
che il vecchio batterista dei Nirvana sia andato avanti e abbia dato vita a un
nuovo progetto.
Il ritornello di My Hero dei Foos lo fa sempre
sognare, è capace di trasportarlo su un altro pianeta.
Joe ha sempre avuto dei gusti musicali diversi da quelli dei
suoi coetanei, si è spesso sentito chiamare vecchio per via degli
artisti che ama; ma non può farci niente se le emozioni più forti le prova
quando sente i classici del rock o canzoni piene di chitarre distorte e
batterie incalzanti.
Con la musica nelle orecchie, comincia a viaggiare con la
fantasia: si immagina su un palcoscenico, la sua chitarra tra le braccia, a
infiammare le folle come Kurt Cobain o Jimmy Page. Riesce quasi a percepirlo
quel calore, quello che solo un pubblico eccitato può trasmettere a un
musicista. Chissà se riuscirà mai a realizzare il sogno di essere una rockstar,
di riempire i palazzetti e gli stadi come i Muse e i Metallica.
Si ritrova spesso con la testa tra le nuvole, ma non riesce
a fare altro che desiderare quel futuro che gli pare così lontano, eppure non
impossibile.
Con la mente corre lontano, i pensieri si confondono e la
musica non è più chiara e cristallina come prima.
Tutto è torpore, calore, benessere.
Joe sta divinamente, il sedile dell’autobus improvvisamente
gli sembra perfino più comodo del suo letto.
Uno scossone.
Joe si riscuote, confuso e infreddolito.
Spalanca gli occhi e li richiude subito dopo, ferito dai
raggi del sole che inondano le sue iridi.
Impiega qualche istante per rendersi conto di dove si trova:
è seduto sull’autobus, nel primo posto accanto all’autista, e nelle sue
orecchie Dave Grohl sta cantando una canzone che non riesce subito a
riconoscere.
Everlong, realizza poco dopo.
Il volume della musica gli sembra altissimo, così infila la
mano nella tasca della felpa per abbassarlo, ma è proprio in quel momento che
un secondo strattone lo riporta bruscamente alla realtà.
I suoi occhi si aprono per la seconda volta e incrociano
quelli furenti e porcini di un uomo sulla quarantina.
Joe lo squadra, avvertendo un pizzico di timore. Cosa vuole
quel tizio da lui?
Nota che la bocca dell’altro si muove, sta dicendo qualcosa
che lui non riesce a sentire.
Poi capisce che lo sconosciuto lo sta scuotendo per una
spalla e indossa una divisa che conosce fin troppo bene.
Solleva la mano destra e si strappa gli auricolari di dosso,
venendo investito dai rumori che lo circondano.
La prima cosa che lo colpisce è la voce gracchiante
dell’uomo di fronte a lui: «Beh, finalmente, ragazzino! Ti decidi o no a
scendere?»
Joe sbatte le palpebre e d’improvviso capisce cos’è
successo. «Mi sono addormentato…» biascica.
«A quanto pare! Per fortuna mi sono accorto che eri qui,
marmocchio. Datti una mossa che ho da lavorare!» sbraita l’autista, lasciando
finalmente andare il suo braccio e tornando al posto di guida.
Joe, ancora confuso e stordito, raccoglie lo zaino e lascia
il mezzo, barcollando leggermente sui ripidi scalini.
Una volta sul marciapiede, osserva l’autista mentre ingrana
la marcia per ripartire a tutta velocità.
Alza gli occhi al cielo: il sole splende e la giornata non
potrebbe essere più bella.
È un vero peccato rinchiudersi a scuola, Joe lo pensa spesso
quando vede un tempo tanto sereno, ma allo stesso tempo è un ragazzino
diligente e non gli è mai saltato per la mente di marinare la scuola.
Riprende gli auricolari e li infila alle orecchie, per poi
affondare le mani nelle tasche della felpa e incamminarsi verso la sua meta: la
calda voce di James Hetfield gli carezza i timpani, avvolgendolo mentre intona il
ritornello di Sad But True.
Non salterà la scuola, ma sa di poter contare sulla sua
musica preferita in ogni momento libero.
Questo lo mette di buonumore e neanche la strigliata da
parte dell’autista riesce a scalfirlo.
Quel lettore mp3 è stato il regalo migliore che potesse
ricevere.
😊 😊 😊
AUGURI JOOOOOOEEEEEE *____________*
Cari lettori, anche se con un giorno di ritardo, eccomi sul fandom dei NBT *-*
So che forse questa storia non è niente di che,
ma l’idea iniziale era decisamente più angst e ben poco compleannesca (???),
quindi forse è meglio che io abbia sviluppato questa ^^”
Il tutto è nato per via del prompt “auricolari” datomi da
Soul, e con solo questo prompt mi è saltata in mente una storia introspettiva
depressa (XD), ma grazie all’aiuto di un secondo prompt – “autista”,
suggeritomi da Carmaux – ho prodotto ciò che avete appena letto!
Ebbene, anche stavolta ho scritto una Kidfic e mi sa che ci
sto prendendo gusto AHAHAHAHAHAHAH!
Però no, per il compleanno di Price aspettatevi tutt’altra
roba, eheheheheheheheheheheh!
Piccole noticine: il primo lettore mp3, da quel che ho
letto, dovrebbe essere entrato in commercio nel marzo del 1998; contando che
Joe è del ’90 e undici anni li ha compiuti nel 2001, ho ritenuto plausibile che
potesse riceverne uno in regalo ^^
Per quanto riguarda i gusti musicali di Joe, beh, ho fatto
nomi piuttosto classici – tra cui i Muse e i Foo Fighters che sono certa gli
piacciano XD – e vi lascio qui di seguito le canzoni che ho citato nello
specifico, così potete farvi un’idea di cosa il nostro Joe ascoltava mentre
andava a scuola XD
Foo
Fighters – My Hero
Foo
Fighters – Everlong
Metallica
– Sad But True
Ovviamente tutte e tre le canzoni sono uscite ben prima del
2001 ^^
Spero che la storia vi abbia almeno strappato un piccolo
sorriso e vi ringrazio anche solo per aver letto!
Alla prossima e ANCORA BUON COMPLEANNO AL NOSTRO BIONDISSIMO
CHITARRISTA ♥
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