Una meravigliosa giornata di primavera: ecco cosa
si poteva intravedere dalla finestra della mia camera da
letto. Tuttavia, io, Bella Swan in Cullen, non riuscivo per
niente a essere felice e rasserenata dal sole che, stranamente, era
spuntato fuori quel dì. Avevo una strana ansia che, per
davvero, non riuscivo a placare.
Mi sporsi sul davanzale della finestra intravedendo la mia piccola
Renesmee che giocava tutta felice con suo Zio Jasper... come diavolo
era riuscita a convincerlo?! Incredibile... sorrisi orgogliosa:
Renesmee aveva la capacità di far addolcire chiunque! Anche
Jasper!
Socchiusi gli occhi e rimasi lì, a guardarli, mentre il sole
tempestava la mia pelle bianchissima di minuscoli diamanti.
E di nuovo quel magone allo stomaco. Che brutta sensazione...
ma come potevo scacciarla via? Forse parlandone con Edward... ma
no, si sarebbe preoccupato inutilmente, apprensivo com'era!
Sospirai, sconsolata. Con un leggero e agile saltello mi
sedetti sul davanzale della finestra, continuando a
fissare mia figlia, sperando di ricevere un po' della
sua serenità infantile, ma niente sembrò
cambiare.
Sospirai ancora e chiusi gli occhi, sentendo il leggero
torpore della luce solare addosso. Lo sentivo, ma
non percepivo altro grazie alla mia natura
vampiresca. Svuotai la mente, cercando di gettare via il
più possibile tutte le mie preoccupazioni. Mi rilassai a tal
punto che non notai - né tanto meno
sentii - i passi silenziosi di Edward .
Si accostò a me, cingendomi la vita e baciandomi
delicatamente la fronte.
Sorrisi leggermente - senza spaventarmi - e schiusi di poco gli occhi,
stringendomi a lui.
“A cosa pensi?”, la sua voce, vellutata e calda,
ruppe il silenzio che si era creato tra di noi.
Un altro sospiro sfuggì dalle mie labbra, mentre mi
accoccolavo maggiormente a lui. “Ho una brutta sensazione,
Edward...”, ecco. Sentii subito un leggero cambiamento nel
suo abbraccio e nella sua postura: si era irrigidito, segno che si
stava già preoccupando.
“Che genere di sensazione?”.
Alzai il viso per guardarlo. “Non lo so... mi sembra di, come
dire, essere controllata, o qualcosa del genere”.
Inarcò leggermente un sopracciglio bronzeo e quasi mi fece
ridere per la sua espressione improvvisamente comica, ma subito dopo
tornò serio e tacque a lungo. Sembrava stesse riflettendo e
analizzando ciò di cui lo avevo appena informato.
Sì, avevo sbagliato a dirglielo, decisamente. “A
cosa pensi?” domandai, di nuovo, guardandolo negli occhi
d’oro colato.
“Credo di aver capito da dove viene questa tua
paura…”, mi fissò intensamente; se il
mio cuore avesse potuto, avrei sicuramente cominciato a sentire una
forte tachicardia.
“A-ah sì?”, non c’era niente
da fare per me: vampira o meno, l’ascendente che Edward
Cullen aveva su di me era troppo forte. Mi sentii stringere ancora di
più.
“È
per
i Volturi, non è vero?” sussurrò, con
la bocca tra i miei capelli.
Sussultai leggermente fra le sue braccia, punta sul vivo; mi
limitai ad annuire fiocamente.
Lui sospirò piano, accarezzandomi la schiena.
“Mi sento… una pedina nelle loro mani,
Edward”, confessai chiudendo gli occhi, preoccupata.
“Una… pedina?” parve confuso da
questo paragone.
“Sì, una pedina: tu sei il re, io la regina e
Renesmee…” non riuscii più a continuare
e mi posai una mano sulla fronte “Mi sento braccata da loro!
Siamo sulla loro scacchiera, Edward, vogliono tenerci sotto tiro fino a
farci scacco matto”, sussurrai, con tono grave.
Lui mi guardò negli occhi. “Non preoccuparti,
amore. Non permetterò a nessuno di toccarti, né
che ci facciano scacco matto”, sussurrò,
prendendomi il viso tra le mani e baciandomi dolcemente sulla bocca.
Mi staccai di poco, con gli occhi socchiusi, mantenendo una distanza
esigua tra le nostre labbra. “Non voglia che succeda qualcosa
a te o a Renesmee e...”
“Shhh...”, mi interruppe, ponendomi un dito sulle
labbra. “Non ci succederà nulla,
tranquilla” e mi sorrise teneramente.
Ricambiai, ma in modo più scarso e poco incoraggiante.
“Hai ragione... pensare negativamente non ci
aiuterà di certo”.
Annuì.
Voltai il viso, tornando a vedere Jasper che giocava con Reneesmee.
Mi strinse nuovamente a sé e mi baciò i capelli,
ma quella sensazione fredda e tetra permase..
“Edward?”, lo chiamai sussurrando.
“Mh?”
“M'insegneresti a giocare a scacchi?”.
4°Classificata:
"Checkmate",di Roy Mustung sei uno gnocco
Grammatica
e sintassi: 9,2
Storia
ben scritta,periodi chiari e coesi,nessun errore per quanto riguarda
l'ortografia e la punteggiatura. Ci sono alcune
cose,però,che vanno corrette:probabilmente è
stata una svista,ma il nome della figlia di Edward e Bella è
Renesmee,non "Reneesmee". Naturalmente non l'ho considerato un
errore,però ho voluto fartelo presente
nell'eventualità che tu volessi pubblicare la
storia^^;durante la discussione che Bella ha con Edward,poi,tu dici
"Inarcò leggermente un sopracciglio dorato":credo che anche
questa sia una distrazione,poichè sappiamo che Edward ha i
capelli color del bronzo;"Sembrava stesse riflettendo e analizzando su
ciò..": qui è meglio togliere "e
analizzando",poichè il verbo sembra separato dal contesto;
"una distanza infima tre le nostre labbra": a parte l'errore di
battitura sul "tre"al posto di "tra",qui il termine "infima"viene usato
in maniera inadeguata poichè dispregiativa,è
meglio sostituirlo con "piccola" o "esigua".
Lessico
e stile:8,7
Costruzioni
lineari che favoriscono la lettura,perodi ne' troppo lunghi ne' brevi.
Uno stile sobrio,chiaro,senza fronzoli o giri di parole.
Originalità:7,5
Mi
è piaciuta l'idea di paragonare Bella e la sua famiglia ai
pezzi degli scacchi.La continua precarietà,il timore di una
possibile mossa inaspettata da parte degli avversari più
temibili,i Volturi.Un'altro elemento che ho apprezzato è
stata la descrizione di Nessie che,incurante dei pericoli,gioca
all''aperto con suo zio Jasper mentre i suoi genitori
dall'alto,separati dall'esterno dal vetro della finestra,la osservano e
si fanno forza a vicenda. Il tono del discorso poi,nonostante le
continue preoccupazioni, si mantiene pacato e scherzoso,sino a
culminare nel finale con la buffa richiesta di Bella di insegnarle a
giocare a scacchi.Ho abbassato un po' il punteggio di questa categoria
perchè, tutto sommato,la descrizione di Bella come pedina,
si avvicina molto all'interpretazione tradizionale della copertina,non
viene introdotta una nuova visione. Per il
resto,però,bisogna dire che rimane una buona descrizione di
un momento di tranquilla vita familiare.
IC:9
Buona
caratterizzazione di tutti i personaggi,dall'apprensivo Edward alla
dolce Nessie impegnata nei suoi giochi all'aperto.
Gestione
copertina:3,5
Giudizio
persoanle:3
Bonus
2°Modalità: 3
Totale:
43,7
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