Writecember 2021

di Yurippe
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Serie/Fandom: Bloody Sunset;

Personaggi: Christie Bloom, Michael e Lucifero.

 

L’acquario di Genova, il più grande d’Europa e l’attrazione principale del capoluogo ligure. Un luogo che Michael, l’arcangelo del fuoco e spada di Dio, conosceva molto bene.

Egli c’era stato diverse volte, nel corso degli anni, insieme a Castiel, il suo fidanzato. Ormai, si poteva dire, conosceva molto bene quella struttura e sapeva che nel corso degli anni era stata modificata diverse volte. O che venivano cambiate le vasche, o specie marine erano state aggiunte e altre tolte.

Di una cosa però era sicuro: per quanto l’acquario si potesse modernizzare, di certo non era in grado di ricreare alla perfezione un fondale marino, come quello che c’era in quell’enorme vasca dove ora nuotavano due delfini, madre e figlio, felicemente.

Si trattava del sogno di un qualche umano.

Michael allora si guardò intorno, e, poco dopo, la vide: lì, poco distante da lui, seduta a gambe incrociate davanti alla vasca, a piedi nudi e in pigiama: Christie Bloom, la protetta di Raphael.

A quella vista Michael sbuffò leggermente, segno che non era la prima volta che vedeva quell’ambientazione.

“Ti piace proprio l’acquario, eh?”

Udita la sua voce Christie si girò alla sua destra, sorridendo nel riconoscerlo.

“Si, in effetti mi rilassa molto, soprattutto la vasca dei delfini”.

“Vedo…”

A quel punto l’arcangelo del fuoco si sedette al suo fianco, davanti alla vasca, dove potè ammirare il piccolo di delfino nuotare felicemente insieme alla mamma. Uno spettacolo dolce, non lo poteva negare, come non poteva negare che gli sarebbe piaciuto vederlo insieme a Castiel.

Accidenti! Non potevano essere in ronda insieme quella sera? Tutte le volte che c’erano le cose belle non lo erano mai, sembrava farlo apposta.

I due passarono diversi secondi in silenzio, a spezzarlo fu Christie.

“Raphael non c’è stasera?”

All’udire quella domanda Michael alzò gli occhi azzurri al cielo, con fare scocciato. Ogni volta era la stessa storia: quando compariva nei sogni di qualcuno che non era il suo custode gli veniva chiesto dov’era quello effetivo.

Certo, non poteva biasimarli, lui stesso fosse stato un umano avrebbe fatto uguale, però…che seccatura!

In ogni caso rispose, mica era un angelo maleducato!

“No, Raphael non c’è. Aveva da fare con la tua amica, quindi stasera ci sono io!”

Disse il tutto con fare svogliato, piegando la gamba destra, dove ci appoggiò poi il braccio,

L’umana annuì.

“Capisco…”

A Christie quasi faceva strano parlare lì, tranquillamente, all’arcangelo Michael, quando fino ad alcuni mesi prima ne era quasi impaurita a causa di un sogno dove lo aveva visto, di spalle, circondato dalle fiamme. Tutto però era cambiato dopo alcune settimane, dove lui si era fatto percepire abbracciandola nel sonno e poi facendole avvertire il suo calore diverse volte, sempre quando lei si metteva a dormire. Da quella volta aveva imparato a non temerlo, infondo con lei era stato dolce e poi…era un arcangelo cosa mai poteva farle?

Fu di nuovo lei a interrompere il silenzio diversi secondi dopo.

“Michael…”

“Dimmi…”

“Volevo chiederti, ecco… tu sai a cosa Katherine abbia detto di si a Lucifero?”

Quella domanda colse la spada di Dio totalmente impreparato. Non si aspettava di certo che la protetta di Raphael gli avrebbe chiesto una cosa simile, però, riflettendoci, era anche lecito che volesse sapere essendo lei sua amica.

Tuttavia dovette, purtroppo, deluderla.

“No…nemmeno io so niente. Ma una cosa è certa: non è nulla di buono…”

“O niente che vi riguardi, curiosoni che non siete altro!”

Una voce maschile interruppe bruscamente i discorsi di Michael e Christie che, di scatto, si voltarono alle loro spalle.

A pochi passi da loro videro una figura maschile alta e imponente, dai lunghi capelli neri, come anche il suo vestiario, ma, ciò che spiccava erano le sue grandi e sei ali, nere anch’esse.

Furono quelle a fare capire alla ragazza di chi si trattasse: Lucifero.

Appurato chi fosse, i due si misero velocemente in piedi.

Christie, assai impaurita, si affrettò a mettersi dietro Michael, appoggiando anche una mano sulla sua spalla, in segno di una ricerca di protezione. L’arcangelo, invece, ne mise una sopra la sua spada, che stava legata alla cintura dei pantaloni, pronto a tirarla fuori qualora ce ne fosse stato bisogno.

L’angelo caduto, come niente fosse, si fece avanti, osservando i due presenti, con sguardo serio, per alcuni istanti.

Dopo di che, prese parola, rivolgendosi proprio a Christie, che ancora lo osservava spaventata.

“Christie Bloom…lieto di vederti”.

L’interpellata deglutì, rimanendo dietro all’arcangelo dagli sbarazzini capelli rossi “i-il piacere è tutto mio”.

A quelle parole Lucifero alzò gli occhi al cielo. Conosceva bene quella ragazza, che altri non era che l’amica di Katherine, la protetta sua e di Michael. Sapeva bene anche di quanto ancora fosse spaventato da lui, nonostante la sua amica l’avesse più volte rassicurata che non doveva temerlo, ma, la descrizione che aveva fornito di lui la chiesa l’aveva influenzata troppo.

Egli decise, quindi, di parlare.

“Puoi stare tranquilla, non voglio nulla da te. Anche se fosse non dovresti temermi in questo modo, sono più affidabile di altri, soprattutto di chi si predica santo ma in realtà non lo è. Devi sapere che io a differenza degli umani non mentirei mai. Comunque…io e mio fratello dobbiamo parlare di cose da angeli, quindi…buon risveglio!”

Con uno schiocco di dita Christie si dissolse, per poi risvegliarsi.

A quel punto, i due fratelli si fronteggiarono.

Entrambi sanno già, senza che ci sia bisogno di spiegarlo, che parlerano della “questione Katherine Williams”.

Come finirà il loro confronto? Ci sarà una discussione pacifica? O se le daranno di santa ragione?

 

 





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