Natale in casa Stark

di Mnemosine__
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3 Dicembre 2024

Quando Pepper entrò in casa, sapeva che qualcosa non andava. Lo sentiva, anzi, lo annusava.
“Tony?” chiamò, togliendo le scarpe e mettendo la giacca sull’attaccapanni vicino alla porta.
“Siamo qui, Pep!” sentì gridare dalla cucina.

Pepper chiuse gli occhi, pregando silenziosamente qualsiasi entità governasse il cosmo – ormai la lista di nomi si era allungata parecchio, negli ultimi tempi – che la sua cucina fosse intatta o, perlomeno, ancora funzionante.
Quando varcò la soglia, cercando di ignorare la puzza di bruciato pericolosamente forte, cercò di non dare di matto. Perché, se dava di matto lei, in quella casa, le cose sarebbero finite molto male per tutti.

“Io non c’entro!” disse subito Peter notando il suo sguardo e alzando le mani – e, di conseguenza, spugna e detersivo che stringeva – dall’angolo della cucina in cui si era rintanato. Pepper cercò di non notare che l’unico punto della stanza pulito fosse proprio quello in cui Peter si era messo a lavorare, probabilmente per cercare di mascherare il guaio in vista del suo imminente arrivo.
“Io non…” Pepper guardò il tavolo straripante di ciotole piene di… qualunque cosa ci fosse dentro.

“Mamma, abbiamo fatto i biscotti!” Pepper fissò sua figlia – era un uovo quello che aveva in testa? – che le correva incontro con le mani sporche di quello che sembrava essere colorante rosso o, almeno, così sperava. Istintivamente fece un passo indietro.
“Biscotti?” chiese guardandosi intorno.
“Beh… Maguna voleva farti una sorpresa e, sai, io non sono molto bravo in cucina.” Disse Tony mordendosi un labbro e indicando l’intera stanza. Già. Pepper ricordava ancora le due ore che Tony aveva impiegato per fare una frittata nel piccolo cucinino del suo aereo privato, anni prima. “Così abbiamo chiesto a May una ricetta.”

“May non sa cucinare, e tu lo sai.” Disse Peter.
“Le cose ci sono leggermente sfuggite di mano.” Continuò Tony muovendo la mano verso Peter e facendogli segno di stare zitto.
“È esploso il frullatore.” Continuò Tony. “Senza motivo. Ci crederesti? Devo dargli un’occhiata.”

“Non lo avevi chiuso.” Puntualizzò il ragazzo mentre si sfilava le scarpe e, degno Spider-man, camminava sul muro per raggiungere un grumo di impasto sul soffitto e iniziare a strofinare.
“Non mi stai mica aiutando!” Tony prese un tondo annerito dalla teglia più vicina e lo tirò al ragazzo, che lo strinse tra le dita senza battere ciglio e lo lanciò nel cestino.
“Biscotti.” Ripetè Pepper, seguendo il lancio del presunto biscotto con gli occhi.

“Non sono molto buoni, ma abbiamo altro impasto se vuoi.” Disse Morgan indicando una ciotola piena di liquido marrone.
“Oh, tesoro…” Pepper scosse la testa. “Non… Ti va se andiamo a fare un bel bagno, adesso?” chiese prendendo uno strofinaccio esteriormente pulito e cercando di togliere il colorante dalle mani della bambina.
“Ma io e Petey volevamo decorare i biscotti. Abbiamo tanti colori!”
“Lo vedo. Ma facciamo così… ora tu e tuo fratello vi andate a lavare – qualsiasi cosa sia quella roba appiccicosa che avete addosso – e domani prepariamo insieme i biscotti da decorare, va bene?” chiese spostando lo sguardo sui più giovani.

“Direi che è un’ottima idea, cara.” Disse Tony svuotando l’ultima teglia di biscotti carbonizzati nel cestino.
“Ah, Peter caro non serve che pulisca tu la cucina, hai già fatto abbastanza.” Disse Pepper facendogli segno di scendere. “Vai a pure di sopra, qui ci pensa papà.” Disse spingendo i due ragazzi verso la porta.
“Ehi, traditori!”

Si, lo so... è deplorevole da parte mia. Mi ero dimenticata di pubblicare l'ultimo capitoletto di questa raccolta. Beh, è più una drabble, ma ci siamo capiti. Mi dispiace da morire. 
Stavo mettendo a posto le cartelle nel mio pc e per caso mi sono accorta di questa storiella lasciata a sè stessa. 
Ops. 
Scusate di nuovo, ecco. 
Ora la raccolta è finita sul serio ;)

 




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