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CAPITOLO
1
Era una fresca e
tranquilla mattinata di primavera....
"Ataru vuoi muoverti?!" gridava la signora Moroboshi dalla cucina.
"Oh cara che figlio sciagurato hai messo al mondo..."
commentò il
signor Moroboshi sospirando.
"Hai detto qualcosa caro?"
"eh? chi io? Oh, no no..."
"ah, mi era parso di sentire qualcosa..." fece la moglie abbassando
la pesante padella che aveva alzato minacciosamente in direzione
dell'uomo.
"ATARUUUU! E' tardi, devi andare a scuola!!!" tornò a
gridare salendo
un paio di gradini.
"Niente da fare...è proprio tuo figlio..." sibilò
il signor
Moroboshi.
SDENNNNNNG
l'uomo cade a terra colpito in pieno dalla padellata della moglie!
In quel momento Lamù scese in cucina con in mano la cartella
di Ataru.
"cosa succede?"
"Lamù ma si può sapere che diavolo sta facendo
quell' impiastro di
Ataru?"
"non lo so, sta cercando qualcosa presumo"
"eh? ancora?!"
"si"
allora la signora salì le scale con un paio di salti e
andò in camera del
figlio gridando.
"inutile...quel ragazzo è senza speranza...è
evidente che non ha preso
nulla da me.." sentenziò il padre di Ataru.
"Taci, è identico a te!" urlò la moglie
lanciandogli addosso la
lavatrice e colpendolo in pieno!
"Incredibile, mia madre quando si arrabbia ha la forza di cento
uomini!" osservò Ataru scendendo in cucina.
"Su tesoruccio, andiamo o arriveremo in ritardo!"
"Mi spiace ma io non mi muovo di qui se prima non trovo il mio
tesoro"
"eh? ma come, il tuo tesoro è già qui" gli disse
suo padre.
"dove? dove?"
La signora Moroboshi lo colpì in testa con un martellone di
legno.
"tuo padre parlava di Lamù!"
"avete capito male! il mio tesoro è l'agenda dove scrivo in
numeri di
telefono, gli indirizzi e le misure delle ragazze più belle
di Tokyo!"
tutti e tre caddero a terra!
"ora basta con queste scemenze! fila dritto a scuolaaaaaaa!! "
gridarono i genitori all'unisono.
"pft...ci vuole ben altro!"
"ora ti faccio smettere io di fare lo spavaldo....prendi questa!"
urlò Lamù furente lanciandogli addosso una
potente scarica elettrica.
"aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh" Ataru si avviò
velocemente
verso la scuola.
"Lamù?"
l'aliena si volse verso la "suocera" che l'aveva chiamata.
"Per favore stagli dietro, è un perdigiorno unico, deve
ancora
maturare!"
"(Beh non è che voi siate il massimo esempio di perfetti
genitori.. ) Si,
state tranquilli, lo farò con piacere"
"oh grazie cara!" risposero insieme i signori Moroboshi.
Allora la ragazza sorrise e volò via raggiungendo Ataru che,
nel frattempo era
già arrivato a scuola.
La giornata passò in fretta...
"ciao,a domani Lamù" fecero all'unisono Megane, Mendo,
Takugari, Kibi
e Kenta.
"ciao ragazzi" rispose lei noncurante
"ehi, ma non mi salutate??"
"ciao Ataru" fecero sovrappensiero guardando Lamù mentre si
alzava in
volo.
"begli amici che ho!" sbuffò Ataru.
Fece qualche passo con la bella aliena al suo fianco, finché
non disse con aria
seria:
"dammela!"
Lamù gli tirò addosso una automobile parcheggiata
lì accanto.
"Scema, che diavolo hai capito? Mi riferivo all'agenda!"
"Non ce l'ho!" rispose lei indispettita.
"Lamù so benissimo che ce l'hai tu!"
"E perché mai avrei dovuto prenderla?"
"ovvio perchè sei gelosa e non vuoi che esca con altre donne"
"si sono molto gelosa, ma non la prenderei mai e lo sai
perchè?"
"perchè?"
"perchè anche se hai tutti i numeri di telefono delle
ragazze più belle
del mondo, nessuna uscirà mai con te!"
Ataru cadde a terra.
"sei solo invidiosa del mio successo!"
"semmai è insuccesso!" lo sbeffeggiò lei.
"ah si,eh? bene. guarda quella ragazza, le chiederò di
uscire con
me!" disse indicando una figura dai lunghi capelli che si intravedeva
dalla vetrata di un negozio.
"eh? Aspetta tesoruccio!!!!" fece correndogli dietro pronta a
mandargli le scariche elettriche addosso.
Ataru riuscì ad entrare nel negozio, mise una mano su una
spalla della donna
girata di spalle e le disse:
"ti prego esci con me bellezza!"
"tesoruccio come osi, tu sei mio marit..."
"oh ciao Ataru, visto che ci sei dammi un consiglio: pensi che stia
bene
con un po' di capelli? mi hai addirittura chiesto di uscire insieme!"
Ataru e Lamù caddero a terra.
"Sa-Sakurambo! Io ti ammazzo!"
"Ataru, non dirmi che ti piacciono gli uomini ora?"
"ah! Sakura! No a me piaci solo tu, usciamo insiemeee!"
"non montarti la testa!" gridò Lamù colpendolo
con una scarica
potente.
"stai lontano da me, depravato!" anche Sakura lo colpì,
tirandogli
una sonora gomitata appena sotto il mento.
"Ora piantala Ataru! vieni subito a casa con me!" gridò
Lamù
prendendolo e trascinandolo fuori dal parrucchiere.
dopo diversi metri Ataru disse:
"Lamù..."
"Si tesoruccio?"
"dammela!"
nuova scarica elettrica.
"insomma vuoi piantarla? parlavo della mia agenda!"
"uffa...sei tenace!"
"la rivoglio...è mia!"
"ok ti renderò l'agenda ma ad una condizione..." fece
mettendolo giù
una volta arrivati davanti casa Moroboshi.
"dimmi sono disposto a fare qualunque cosa"
"qualunque cosa?"
"si"
"bene" Lamù strinse gli occhi sino a renderli piccoli
piccoli.
"siamo tornati" fece Ataru entrando dentro casa.
I genitori li salutarono.
Durante il pomeriggio Lamù stette in cucina tutto il tempo
mentre ad Ataru fu
vietato di uscire in vista di una verifica importantissima a scuola,
importante
perchè poteva decidere la sua ammissione o non ammissione
all'anno successivo,
così i genitori gli avevano imposto di stare a casa, e dato
che Lamù si era
categoricamente rifiutata di aiutarlo e che Ten non si faceva vedere da
un po',
Ataru dovette rassegnarsi!
Arrivò la sera...
"tesoro ho qui per te una prelibatezza..."
"eh?L'hai fatto tu?"
"si si, con tanto amore!"
"ehm...veramente non ho fame..."
"Ataru,l'agenda..."
"uff...e va bene!"
Ataru si sedette al tavolino e guardò torvo i genitori
"perchè non mangiate anche voi quel che ha cucinato
Lamù?"
"Ma Ataru, Lamù ha fatto tutto questo solo per te, noi non
possiamo
mangiare il cibo destinato al suo futuro marito"
"Si si, con la scusa...(Furbi loro)"
"allora buon appetito!" fece Lamù
tutti mangiarono, ma Ataru dopo il primo boccone dovette correre in
bagno....
"Ataru?" Lamù volò verso di lui preoccupata"amore
cos'hai?"
"E' tutta colpa di quella robaccia che hai cucinato!"
Lamù si innervosì e fece:
"Se non vuoi mangiare fai pure, ma sappi che non sono soddisfatta e che
quindi non riavrai la tua agenda!"
fece per tornarsene di sotto ma Ataru la afferrò per un
braccio
"Lamù sai quanto tengo alla mia agenda...farò
qualunque cosa pur di riaverla,
perciò chiedimi pure farò
quel che vuoi
ma non farmi mangiare più quella roba..."
"quel che voglio,eh?"
"esatto"
"bene allora vieni con me..." sorrise e lo portò in camera.
Lo fece sistemare sulla pelle di tigre che era stesa sul pavimento e si
sedette
di fronte a lui.
"e ora..."
si avvicinò e chiuse gli occhi
"...baciami..."
"ma io...(Ataru pensa che lo stai facendo per l'agenda! L'agenda!
L'agenda!)"
si fece coraggio ed appoggiò le sue labbra su quelle della
bella aliena.
In quel momento Ataru si sentì strano...anche se era stato
costretto dalle circostanze,
non gli dispiaceva baciare Lamù, anzi ne era quasi
compiaciuto...
Si staccarono l'uno dall'altra per un istante e Lamù con un
sorriso sulle labbra
lo baciò di nuovo... Ataru ne fu sorpreso ma non la
respinse, anzi, la strinse
forte a sé...
Poco dopo si staccarono e Lamù molto dolcemente
mormorò: "Oh,
tesoruccio...ma allora mi ami"
Ataru si riprese dallo stato di trance in cui era momentaneamente
entrato:
"eh? Non farti strane idee, l'ho fatto per la mia agenda, e ora la
rivoglio!"
Lamù allora si rese conto di essersi illusa quindi si volse
dall'altra parte e
gli chiese con un filo di voce: "lo hai fatto solo per quello?"
"certo che si!"
Lamù abbassò la testa, delusa.
"voglio quel che è mio!"
"Mi dispiace molto tesoruccio...ma io non l'ho mai avuta la tua
agenda..."
"Dì la verità!"
"E' vero Ataru..."
"Cosaaaaaaa? Allora ho rischiato di morire avvelenato per il tuo cibo e
ti
ho baciato inutilmente?!"
Lamù divenne ancora più triste.
"Sono stufo di te Lamù! Quand'è che te ne
tornerai a casa tua e mi
lascerai in pace? "
Lamù a queste parole si alzò in piedi e
incominciò a tremare.
"ohi ohi...(eccola che arriva)" pensò Ataru vedendosi
già colpito
dall'elettroshock....ma non accadde nulla.
Lamù parlò con voce rotta:
"Se è quello che desideri me ne vado...Addio" allora si
alzò in volo
e sparì nella notte.
"Brava e non farti rivedere mai più qui! " le
urlò contro con rabbia.
Un'ora dopo Ataru saltò in piedi sentendo la finestra della
sua camera aprirsi
dall'esterno e credendo fosse Lamù la sbattè di
proposito. Ma fece male perchè
venne investito da una fiammata che gli arrostì tutta la
faccia!
"Che cacchio fai poppante?!"
"Ti sembra il modo di trattare un bambino?"
Il piccolo Ten aveva l'aria stanca ma felice, o almeno l'aveva prima
che Ataru
lo facesse arrabbiare.
"Ehi ma dov'è Lamù?"
"Che vuoi che ne sappia io?"
"Sei suo marito, dovresti saperlo!"
"E piantatela tutti quanti con questa storia, è tutto un
malinteso,
chiaro?!"
"Ataru non dirmi che avete litigato e se ne è andata?"
"Certo!"
"Ma che diamine è successo?"
Ataru gli raccontò l'accaduto
"Ma come hai potuto comportarti così con lei?!" lo
sgridò il piccolo
oni.
"Senti è stata colpa sua, non doveva mentirmi!"
"Forse se tu non fossi un donnaiolo e le dimostrassi che le vuoi bene
lei
non avrebbe agito così!"
"Senti a me importa solo della mia agenda..."
"ah, a proposito...eccola qui, grazie Ataru, sapevo di poter trovare il
numero di Sakura qui!"
Così dicendo il bimbo porse ad Ataru una piccola agendina
nera.
"GRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!! Ho dovuto baciare Lamù
per colpa
tua!!!!!" e così dicendo gli tirò contro una
serie di oggetti di grandi
dimensioni che Ten schivò con prontezza.
"Insomma ti importava solo di quell'agenda e non di Lamù?"
"Esatto! E ora sparisci idiota che devo fare un paio di dozzine di
telefonate.... "
"Sei senza cuore!" gridò Ten che con un'unica fiammata
incenerì sia
Ataru che la sua agenda!
"Non ti importa proprio di non rivederla mai più?"
"Sciocchezze, tornerà quando la rabbia
sbollirà..."
"Io non ne sarei così sicuro...Ho appena ricevuto un segnale
dall'astronave di Lamù...Si trova nello spazio da un paio
d'ore ormai..."
"EH?!" Ataru era incredulo.
"L'hai fatta grossa a dirle quelle cose! Ora prenditi le tue
responsabilità!" fece il piccolino sdraiandosi sulla pelle
di tigre.
Ataru guardò fuori dalla finestra e scrutò il
panorama cittadino immerso nella
notte scura come in cerca di un segnale...
Quando si decise a chiudere la finestra e ad andare a letto il piccolo
Ten
stava già dorrmendo. Stese il futon per terra, si
cambiò e vi si mise dentro.
"(Lamù...è vero che non ci rivedremo
più?)"
**************L'angolo di Amy**************************
Ciao a tutti, sono nuova e questa è la mia prima fanfiction su Lamù.
quindi per favore non linciatemi già dal primo capitolo...aspettate la fine^^.
Spero comunque quest'inizio vi piaccia!
Prima di salutarvi volevo ringraziare la mia essenziale Lorelaine86, senza la quale non sarei qui^^. un saluto a tutti,
Amy Dickinson
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