Vestito argentato

di Allen Glassred
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Tea Kuran è ancora chiusa nella sua stanza, pensierosa: ha guardato e riguardato ogni singolo vestito presente sul suo letto. Ma nessuno di essi le sembra adatto, nessuno di essi le sembra abbastanza degno dell’occasione, all’altezza di un ballo reale. Già, ancora le sembra assurdo se ci pensa: per la seconda volta parteciperà ad un ballo reale. Ma, mentre la prima volta era ignara sull’identità del suo misterioso accompagnatore per poi venirne a conoscenza in seguito, ora lo sa: ora sa che ad invitarla è stato niente poco di meno che il Re in persona. “ Ah! Ancora non ci credo! Io… io, una popolana come tante invitata al ballo della Luna Argento! Mi chiedo come mai… “. Mormora, per poi sospirare pesantemente: farà una brutta figura, se lo sente. Non ha un abito idoneo da mettere, il make – up non le piace nemmeno un po' e più si guarda allo specchio più si vede come uno spaventapasseri! “ Ah! Al diavolo! Prima o poi ne dovrò scegliere uno… “. Mormora, prendendo tra le mani un vestito dai toni scuri: il più elegante che possiede. “ Me lo farò andar bene “. Sentenzia solamente la bruna, facendo per spogliarsi ed in seguito cambiarsi. Tuttavia una risata fuori luogo la fa desistere. “ Chi… “. Non fa in tempo a finire la frase la ragazza: qualcuno parla prima di lei.

 

“ Io credo che l’argento ti donerebbe di più “. Sentenzia una voce maschile, una voce che da prima lei non riconosce. “ Dopo tutto, stai per andare al ballo della Luna Argento, no? “. Dei passi: qualcuno si sta avvicinando e, istintivamente lei indietreggia. “ E tra l’altro accompagnerai il Re in persona: devi essere impeccabile “. Finalmente Tea riconosce quella voce.

 

“ Ma io non possiedo un vestito argento, maestà “. Sentenzia solamente la bruna, mentre colui che si rivela essere Strauss finalmente svela la propria identità, uscendo dall’ombra e mostrando il viso. Per un istante la giovane rimane letteralmente folgorata: non solo perché il Re in persona è letteralmente apparso in camera sua, senza che nemmeno lei sappia com’è entrato. Ma anche per il fatto che è davvero bellissimo, più bello di com’è di solito s’intende. Indossa il mantello argento che contraddistingue il suo clan, ed anche il suo vestiario varia dalle sfumature del bianco a quelle dell’argento.

 

“ Ma no: vi sbagliate “. Ribatte il giovane Re, recuperando la formalità dato che, ormai, è stato riconosciuto. “ Voi possedete un abito argento: un dono del Re in persona “. Fa, mentre lei lo guarda decisamente confusa. “ Suvvia! Guardate meglio, tra quelli sul letto! “. La incita. Curiosa data tutta questa insistenza, Tea decide di obbedire: scosta alcuni abiti e rimane letteralmente incredula.

 

“ Non posso crederci! “. Esordisce semplicemente: è sicurissima che prima, quel vestito argento non ci fosse! “ Ma da dove spunta? “. Chiede, per poi volgersi verso Strauss che, invece, la osserva con lo sguardo da finto innocente.

 

“ Ve l’ho detto: è un regalo “. Fa, mentre lei osserva il meraviglioso abito color argento che tiene tra le mani. “ Dopo tutto… “. Finalmente il giovane Re prende nuovamente parola, avvicinandosi e posando una mano sulla spalla di lei, facendola arrossire vistosamente. “ … come ho detto, voi dovrete accompagnare il Re in persona. Dovrete essere perfetta “. Sussurra accanto al suo orecchio, facendola avvampare come un pomodoro maturo. Lui stringe lievemente la presa sulle sue spalle, per poi proseguire di lì a poco. “ Coraggio! Dovete sbrigarvi a cambiarvi, il ballo inizierà a breve “. Conclude semplicemente l’erede di Dracula, mordendole leggermente l’orecchio e facendola sussultare, per poi permetterle di girarsi verso di lui e permetterle di osservarlo attentamente, completamente rossa in viso. In special modo osserva i suoi capelli azzurri, che sembrano quasi baciati dalla luce della luna argento, che lentamente sta sorgendo nei cieli di Costaluna.



Tea Kuran è una giovane umana. Invitata al ballo della famiglia reale dei vampiri, la giovane non sa che abito indossare. Ma qualcuno di inaspettato le darà una mano e forse, qualcosa di più.




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