Il figlio segreto

di Tide
(/viewuser.php?uid=732171)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Capitolo 22
 

Fanee sospirò e lasciò cadere il mento sul petto quando Abnee gli raccontò di aver chiesto all’imperatore se davvero avesse amato Sly Moore.
“Domanda sbagliata, vero?” disse Abnee sconsolato.
Fanee scosse la testa
“Scomoda, diciamo.”
“Peggiorerà la situazione?”
“Beh, raffredderà i rapporti. Non che fossero caldi … Ma credo che l’imperatore sorvolerà sull’incidente, se ha qualche progetto.”
Abnee sospirò mettendosi a sedere con un’espressione assorta, chiedendosi che progetti potesse avere suo padre. Fanee sedette accanto al nipote e gli mise una mano sulla spalla.
“Ce la caveremo, Abnee.” Cercò di rincuorarlo, ma senza mettere vero ottimismo nella voce “ Il futuro potrebbe non essere così terribile, infondo.”
“Ma meglio non aspettarselo, vero?”
“Spera nel meglio, preparati al peggio.” Confermò Fanee.
Abnee sospirò ancora, curvando ancora di più le spalle e appoggiando i gomiti alle ginocchia. Per un istante rimase in silenzio, poi scosse la testa.
“Sai, zio … A volte quasi spero che un giorno potremo avere buoni rapporti, io e lui. Non dico normali, ma … insomma … A volte spero quasi che un giorno possa guardarmi senza pensare che non dovrei esistere.”
Lo zio diede un mezzo sorriso sconsolato.
“Lo capisco, Abnee. Ma hai davvero motivo di desiderarlo?”
Abnee sollevò uno sguardo interrogativo su Fanee, pronto ad ascoltarlo.
“Tua madre non voleva che tu lo odiassi.” Proseguì l’umbaran “Diceva che avresti avuto più possibilità … beh, di avere buoni rapporti, diciamo. O quasi. Quel che voglio dire è che forse troverete un equilibrio abbastanza stabile, abbastanza vantaggioso per lui e abbastanza decente per noi. Ma in nessun caso devi farti delle illusioni Abnee.”
Abnee annuì, poi si raddrizzò per appoggiare la testa sulla spalla dello zio.
“La nostra vita là fuori era abbastanza difficile.” Osservò d’un tratto.
“Già.” Rispose Fanee accarezzando i capelli del ragazzo come avrebbe fatto una madre.
“Ma mi manca la nostra vita, zio.” Concluse Abnee.







Angolo autrice:
Eh no, la vita reale non si sta semplificando. Almeno si sta complicando in maniera prevalentemente positiva. Cari lettori, vi chiedo perdono. Ad ogni modo voglio rassicurarvi che questa storia non è ancora in secca, solo probabilmente aggiornerò in modo molto irregolare.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4017324