-Egli
è il responsabile di tutto il sangue versato. E anche se dice
di essere pentito, nessuno ora gli crede.-
Il
dolore delle tue cuspidi mi distrugge, eppure sento le tue parole,
cavaliere di Scorpio.
E
su di me ricade il peso dei miei errori.
Sono
consapevole di quanto ho fatto, eppure quel tuo tono, così
tagliente e malinconico, mi ricorda ancora il mio passato.
Quante
vittime innocenti sono morte a causa della mia sete di potere?
Ah,
non potrò dimenticare i loro occhi senza viso, che mi
tormentano durante le notti oscure.
Ma
la prima vittima della mia infame condotta sei stato tu, Saga.
Ho
fatto riemergere in te un demone che tu cercavi di domare,
consapevole della sua pericolosità.
Ti
ho costretto a rinchiudermi in quell'orribile prigione a capo Sunion.
Per
colpa mia anche tu hai le mani macchiate di sangue innocente.
Io
sono la causa di una terribile guerra che ha opposto Athena a
Poseidon.
Io,
che pensavo di manovrare lo spirito di una divinità.
E
forse è anche colpa mia la tua decisione di servire il signore
degli Inferi.
Ho
giurato a me stesso che avrei difeso Athena da ogni pericolo, pur di
riscattare il mio passato, ma il dolore di quanto ho fatto mi
tormenta sempre.
È
più doloroso questo rimorso delle tue pur potenti cuspidi, sai
Milo?
Oh,
ma tu lo sai, vero cavaliere di Scorpio?
Forse
neanche questa decisione mi darà la pace...
Ma
non posso arrendermi a questo dolore.
No!
Non posso farlo!
Per
quanto siano dure da accettare, le parole di Milo sono sincere.
Io
sono responsabile di tutto il sangue versato.
E
devo subire la punizione per i miei crimini.
È
giusto... Anzi, è necessario che sia così.
Non
ridarà la vita a chi ha sofferto a causa mia, ma non importa.
Le
vittime della mia sete di potere chiedono il mio sangue.
Per
quanto il dolore della Scarlet Needle sia atroce, non potrà
mai neanche lontanamente uguagliare la loro sofferenza e il loro
strazio.
E
lo sento nelle tue parole, Milo di Scorpio.
Quanti
amici hai perso a causa mia? Quanti compagni hai dovuto seppellire?
E
i cavalieri sopravvissuti quanto ancora soffrono a causa mia?
Non
riesco a vederti, prostrato su questo duro suolo, ma immagino i tuoi
occhi chiari mentre ricordi quanto accaduto.
Di
sicuro la tristezza del tuo sguardo contrasterà con la
risolutezza tagliente della tua voce.
E
non posso, dinanzi ai tuoi occhi così sofferenti e decisi,
mostrarmi dolorante o debole.
Quanto
sto patendo è solo una parte della pena che, per questa mia
scelta, dovrò sopportare.
Io
merito ben più dei colpi, pur potenti, della tua Scarlet
Needle.
Il
mio corpo trema, scosso dal dolore, mentre cerco di rialzarmi.
Sì,
Milo, non cederò dinanzi al tuo potere leggendario.
Sosterrò
tutti i colpi della Scarlet Needle, senza chiedere pietà o
compassione.
Voglio
dimostrarmi degno del titolo di cavaliere della dea Athena, che mi ha
concesso l'onore del suo perdono.
E
non posso morire...
Non
prima di avere distrutto il muro della vostra diffidenza.
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