Reporter al Grande Tempio

di vanity_gemini
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Intervista a Hyoga di Cignus.
 
Mi sto preparando, alle 16:30 ho appuntamento con Hyoga, ma come al mio solito sono incredibilmente in ritardo.
Già me lo immagino, il Saint del Cigno che avrà qualcosa di ridire. Ma lo dovrebbe sapere che noi donne (almeno le più tante) siamo soggette a diversi ritardi, quindi che si metta l’anima in pace.
Con Hyoga dobbiamo vederci al solito bar di Rodorio. L’altra sera, purtroppo non sono riuscita a fargli le dovute domande, perché l’arrivo di Seiya, Shun e Ikki, ha scombussolato i miei piani. Così, ho dovuto per forza di cose fissare un altro appuntamento (non che me ne dispiaccia, comunque). Però per stavolta spero, anzi mi auguro che nessuno si metta in mezzo.
Tutta trafelata arrivo dinanzi al solito bar, e come immaginavo i miei occhi vedono Hyoga, appoggiato alla ringhiera del dehors.
Braccia intrecciate e sguardo tagliente. Come pensavo il mio ritardo lo deve aver infastidito.
Mi avvicino, e con naturalezza gli rivolgo un sorriso, non provo nemmeno a giustificare il ritardo, tanto so già perfettamente la sua risposta, o meglio la sua probabile replica o battuta sarcastica.
Con un lieve sorriso, il bel biondo russo mi saluta, facendomi poi segno di seguirlo ad un tavolino sistemato nel dehors. Ovviamente, senza battere ciglio lo seguo.
Siamo uno di fronte all’altro. Prima di iniziare l’intervista vera e propria veniamo raggiunti da solito cameriere. Facciamo quindi le nostre ordinazioni. Io mi butto sul mio solito Sex on the Beach, mentre Hyoga prende la sua immancabile Vodka Lemon.
Durante l’attesa io e il Cigno intavoliamo diversi discorsi che ovviamente non c’entrano nulla con l’intervista che a breve partirà.
 
Mara: Allora Hyoga – pizzico una patatina dal piattino – Per prima cosa vorrei chiederti: cosa significa per te essere cavaliere del cigno?
Hyoga: Dunque, Milady. Cosa significa per me? Beh, essere il cavaliere del Cigno è la realizzazione dei miei sogni di bambino, significa poter dire che ce l’ho fatta nonostante tutto – mi guarda in modo indecifrabile e io sono fortemente tentata di chiedergli il perché: nonostante tutto. Ma preferisco passare oltre porgendogli un’altra domanda.
Mara: Cosa si prova ad essere uno dei principali difensori di Atena?
Hyoga: Cosa provo ad essere cavaliere di Atena? – stacca la bocca dalla cannuccia – Mmmh, non saprei. Sono felice, mi sento realizzato. E in fondo è quello che sono sempre stato – riprende a sorseggiare il proprio drink.
Mara: E’ abbastanza chiaro che avete tante responsabilità; come fate ogni volta a non cedere allo stress mentale?
Hyoga: Addestramento Milady, tanto addestramento fisico e mentale… – si blocca, fissandomi con quei suoi occhi glaciali, poi riprende – E qualche distrazione ogni tanto – fa un sorrisetto alquanto malizioso. Mi devo appuntare di indagare. Oh sono qui anche per ficcanasare a fondo nelle loro vite private!
Mara: Per diventare cavaliere del Cigno, quali qualità servono?
Hyoga: Resistenza al freddo innanzitutto – sorridiamo entrambi – A parte gli scherzi, servono freddezza sia mentale che psicologica, capacità di lasciarsi guidare dall’istinto e non dai sentimenti, fedeltà e amore per la Dea, e tanta, tanta capacità di sopportazione.
Mara: Già io non potrei mai esserlo. Patisco troppo il freddo – continuando a sorseggiare il mio drink, faccio questa mia considerazione, poi gli porgo un’altra domanda – Sin da bambino hai sofferto parecchio. Ma qual è stato il tuo momento più felice?
Hyoga: Mmmh, credo il momento in cui sono riuscito a rompere il ghiaccio per liberare la Cloth – fa fieramente. I suoi splendidi occhi prendono a luccicare.
Mara: Passiamo ad altro – prendo una pizzetta – Cosa vorresti dire in questo momento al tuo maestro Camus?
Hyoga: Una sola cosa, GRAZIE! – anche ora è visibilmente emozionato.
Mara: Hyoga, dimmi un po', come hai vissuto le varie battaglie delle Dodici Case? – purtroppo sono consapevole che questa sia una domanda piuttosto delicata. Ma il mio capo evidentemente non riesce a comprendere determinate emozioni.
Hyoga: Per me è stata più corta che per gli altri perché ero congelato – sorride – Ma è stata una scalata maledetta. Ho dovuto uccidere con le mie mani una delle persone più importanti della mia vita, alla quale volevo bene come a un padre – la sua voce è tremolante, e il suo sguardo si incupisce visibilmente.
Mara: Lo posso solo immaginare – sentenzio, per poi porgergli l’ennesima domanda – Se potessi tornare bambino, faresti nuovamente di tutto per diventare Cavaliere del Cigno?
Hyoga: Assolutamente, sì! – fa con fermezza.
Mara: Come è stato addestrarsi in Siberia?
Hyoga: Gelido, troppo gelido!
Mara: Camus era un maestro severo?
Hyoga: Sì. Molto severo ma giusto. E fuori dall’addestramento era un “padre” – denoto che è molto legato al Cavaliere di Aquarius.
Mara: Cosa pensi che farete tu, Seiya, Shiryu, Shun e Ikki tra una decina di anni?
Hyoga: Uhmmmm, difficile dirlo, non so neppure cosa farò fra dieci minuti. Fra dieci anni, spero solo di essere vivo – fa   ironicamente, continuando a sorseggiare il poco drink che è sul fondo del bicchiere.
Mara: Hyoga sinceramente, chi è il tuo migliore amico?
Hyoga: Shun da sempre, e Ikki da un po' di tempo nonostante litighiamo spesso – lo posso immaginare. Sono il ghiaccio e il fuoco!
Mara: Cosa pensi che ti direbbe tua madre vedendo tutti i progressi che tu hai fino ad ora?
Hyoga: Credo e spero che sarebbe orgogliosa di quello che sono diventato – anche qui è visibilmente emozionato, io con lui.
Mara: Ne sono certa pure io – affermo, volendomi riferire al fatto che la sua mamma ne sarebbe davvero orgogliosa di lui, poi riparto alla carica con un’altra domanda – Hyoga, dimmi quale motivo ti spinge a continuare a combattere?
Hyoga: La voglia di giustizia, l’amore per Atena, e beh, non so fare altro – sorride, allargando le braccia. Io comunque non ci credo che non sappia fare altro. Ma ovviamente non glielo dico. Non vorrei che mi fraintendesse.
Mara: Secondo te, cosa rappresenta il Cosmo per un Cavaliere?
Hyoga: Tutto, la vita!
Mara: Già – affermo, poi osservo il nostro tavolino, notando che abbiamo spazzolato via tutto. Mi rivolgo al mio compagno di bevute – Hyoga che dici, ci facciamo un altro giro?
Hyoga: Mara – mi sorride – Mi hai anticipato. Te lo stavo chiedendo io – si volta per chiamare l’attenzione del solito cameriere, che prontamente vi avvia verso di noi, ma nel medesimo istante una squillante voce ci fa sobbalzare entrambi….
“Ehilà ragazzi!!!!!!!!!!!”
Ci voltiamo…
“Ecco che la nostra quiete è bella che terminata!!!!” Sbuffò, alzando gli occhi al cielo, subito imitata dal Cigno.
Passano tre ore, ed io sono sempre qui, al solito bar in compagnia di:
Hyoga, Seiya, Shun e Ikki……
Senza neppure rendercene conto siamo arrivati al quarto giro.
Se sarò ancora viva ci vedremo alla prossima intervista!
 
Un abbraccione.
Grazie per la lettura.
VanityG!
 
 




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