Cianotipia

di blackjessamine
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Maggio


 

Sole in scaglie 

– grattato sotto le unghie – perso

a far da contorno 

a giorni di grigio.

 

Sono i giorni della nebbia

i giorni dei vent’anni vomitati in ritardo 

quelli che si incastrano in fondo alla gola

come rimpianti.

 

È il silenzio 

dei sorrisi di cera

e delle lacrime che servono solo

a far luce alle bugie.

Il bene che mi voglio 

lo misuro con la distanza 

– silenzi stesi tesi sorrisi –

lo misuro con il riso 

che è sabbia

(nelle ossa nel cuore).

 

Questo è il vuoto che resta

sovrapponendo sagome di bambine

a contorni adulti

distanza è eccesso

(accesso d’ira – ora il nulla)

 

nero

 

il silenzio

 

versato caldo

 

sul foglio.

 




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