Il mio delitto e il mio castigo sei tu

di lmpaoli94
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Ero rimasto lontano da Starling City ormai da troppo tempo e il desiderio di tornare un giorno si faceva sempre più forte.
Ma a causa di quello che ti ho fatto, avevo sempre paura di ritrovarmi dinanzi a te.
Eppure un giorno dovevo tornare per poterti guardare in viso, anche solo per un’ultima volta.
Perché tu sei il mio più grande desiderio e allo stesso il mio peccato più grande.
Quella notte di pioggia non l’avrei mai potuta dimenticare.
Stavo ancora desistente e la voglia di farmi avanti si era trasformata in paura.
Tu eri lì che senza pensare alle cattiverie del mondo leggevi uno dei tuoi libri in compagnia di tuo padre.
Non riuscivi ad alzare lo sguardo perché avevi altre attenzioni.
Ed io rimanevo fermo, ad aspettare.
Ma prima o poi sarebbe venuto il mio momento per parlarti, anche se tu non l’avresti mai permesso.
Non avevo niente con me eppure mi sentivo carico di gioia e di passione.
Perché ogni volta che ti guardavo non riuscivo a capire più niente.
Tanti anni fa’ mi avresti aiutato, ma adesso? Cosa avresti fatto una volta che ti saresti ritrovata dinanzi a me?
Eppure non dovevo indietreggiare al mio destino perché tu mi attendevi, anche se non volevi dimostrarlo, ed io e la mia paura mi fremevano sempre di più
Camminavo a piccoli passi attendendo un segno e un coraggio che non sarebbe mai giunto, mentre le mie emozioni si facevano sempre più nitide.
Appena sentii il battito del mio cuore accelerare sempre di più, mi bloccai all’istante.
Non potevo ritirare nella tua vita improvvisamente come se niente fosse perché tu non meritavi di soffrire ancora.
Il momento della mia partenza e del mio tradimento non potranno essere dimenticati e tu non meriteresti questo.
Ho fatto molti peccati e cattiverie nei tuoi confronti e la tua rabbia non poteva rimanere nascosta per sempre, me lo sentivo.
Sentivo che dentro il tuo animo si sarebbe scatenato qualcosa ed io non avrei potuto fare niente per fermarlo.
Non ti ho spiegato le mie ragioni quando me ne sono andato e tu in lontananza mi guardavi con gli occhi pieni di lacrime.
Ho cercato di cancellare quel momento e quell’addio, ma non ci sono riuscito.
Mi potresti un giorno perdonare? Chissà se tu saresti clemente con me fino a tal punto.
Chissà se il tuo cuore sarà più grande delle nostre ragioni e se sorvolerà i nostri sentimenti più assopiti e contrastanti.
Intanto rimanevo lì inerme davanti alla porta della tua casa con lo sguardo spaurito e perso nel vuoto.
E quando la mia codardia si faceva più limpida, sentii il mio cuore retrocedere e la voglia di scappare ancora.
Scesi gli scalini mentre un vortice di emozioni mi invase ancora una volta.
Non volevo farlo, ma qualcosa mi bloccava.
Il mio umore e i miei timori erano più forti di qualsiasi altra cosa.
Ma nel mentre fissavo il cielo e la voglia di cambiare un giorno, ecco che sentii pronunciare il mio nome da quelle languide parole che sapevano di giudizio.
Non avrei mai creduto che lei lo avesse fatto, ma eccola guardarmi con occhi seri e arrabbiati allo stesso tempo.
Perché se in quel momento lei mi avesse voluto uccidere in tutte le maniere immaginabili, lei rimaneva lì a fissarmi in silenzio senza scambiarmi nemmeno una parola.
< Laurel… >
Nemmeno io riuscivo a dire niente da quanto ero emozionato.
In dieci anni passati lontano da lei non mi ero mai accorta di quanto fosse bella e quanto mi potesse mancare.
Gli avrei voluto dire scusa e che mi dispiaceva per essere scappato come un codardo insieme ad un’altra.
Io l’amavo seriamente e non avevo fatto niente per trattenere il suo amore sincero, perché il mio spirito libero e incontrastato era stato la mia rovina.
Ma come potevo riuscire a spiegarglielo?
Come potevo cercare un perdono che a primo impatto era impossibile?
Niente sarebbe stato più come prima e molto presto me ne sarei accorto.
< Stavi scappando come facesti l’ultima volta? I tuoi movimenti li riconoscerei tra mille e il tuo calore lo sentirei anche a chilometri di distanza… Ma il freddo dei tuoi occhi e la tua arroganza ti hanno spinto lontano da me… Sei tornati qui a farmi soffrire come hai fatto dieci anni fa? >
< No, Laurel. Sono venuto qui per parlarti. >
< Non abbiamo niente da dirci dopo tutti questi anni, non ti pare? >
< Ti prego. Ho bisogno di spiegarti le mie ragioni. >
< Le tue ragioni frivole e il tuo tradimento? Lascia perdere. Non ho più voglia di soffrire come un tempo. Io mi sono ricostruita una vita, lontano da te e da i tuoi maligni pensieri. >
Sapevo che mi avrebbe liquidato così, ormai sembra un destino già scritto per me.
Ma non potevo mollare tali ragioni che mi spingevano a ricercare il suo cuore.
perché se la mia punizione felice era tornare da lei, dovevo affrontare tutte la avversità, andando anche contro la mia e la sua famiglia.
< Laurel, non ti ruberò molto tempo. >
< L’hai già fatto. Mi hai sottratto molti anni della mia vita. Io tra poco mi sposerò e non ti permetto che tu rovini tutto come hai sempre fatto. >
< Cosa? Stai per sposarti? >
< Vattene via dalla mia vita e non farti più vedere! Se solo avessi il coraggio di avvicinarmi, ti prenderei a schiaffi e ti farei pagare tutti i tuoi peccati… ma dopo tutto questo tempo ho saputo soffrire in silenzio e ho sopportato coloro che mi hanno voltato le spalle. Perché ho saputo ricominciare, Oliver. Ho ricominciato da te e non voglio più ricordare un passato maledetto che ormai non mi appartiene più. Devi capire le mie ragioni e devi smetterla di entrare nelle vite delle persone come ti pare e piace. Hai capito? >
Io, che non sopportavo il peso della verità, era giunta l’ora di andarmene.
Non potevo più combattere senza un’arma in mio possesso.
Ormai era finita e il mio dolore sarebbe stato incolmabile.
A meno che…
< Solo in un modo puoi riuscire a riavere il mio rispetto, Oliver. >
< Come? E in che modo? >
< Vediamoci domani a mezzogiorno nel luogo del nostro primo bacio e da quel momento saprai. Facciamo passare questa dannata pioggia nostalgica che ci ha fatto ritrovare… >
E nel dire ciò, la mia speranza di riaverla si faceva sempre più forte.
Ma nei suoi occhi c’era qualcosa che non piaceva, come se mi stesse nascondendo la sua vendetta limpida e sincera.
Che cosa mai poteva avere in mente?
Anche se i suoi occhi erano da come me li ricordavo, la sua furia e la sua vendetta sarebbero stati implacabili, me lo sentivo.





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