Ricordo di un regalo

di May Jeevas
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La prima volta che hai pensato al matrimonio era stato la sera del tuo compleanno.
Avevi il muso perché lui era stato trattenuto al lavoro e si era perso la tua festa.
Eri tornato a casa deciso a non rivolgergli la parola per i due giorni successivi, minimo.
Ti eri struccato, tolto i pantaloni di pelle nera e la camicetta fucsia, dirigendoti in camera.
Sul letto avevi trovato un pacchetto incartato con cura con sopra una fotografia usata come biglietto.
Tu e Toris sorridevate verso l'obiettivo, tu a cavalcioni del tuo compagno, e braccia e le gambe strette forte intorno al suo corpo.
Dietro la fotografia, una scritta.
Buon compleanno! Spero che questo sia un piccolo ricordo del fatto che con me potrai sempre essere te stesso. Ti amo. Toris.
In fondo, scritto con una penna diversa e di corsa, un appunto aggiunto in un secondo momento.
Mi spiace di essermi perso la festa, Feliks, davvero. Mi farò perdonare.
L'istinto era stato quello di buttare regalo e biglietto per terra e di andare a dormire, ma la curiosità aveva vinto.
Avevi aperto il regalo con cura, la carta rosa con su degli unicorni era troppo bella per essere rovinata, e una volta finita l'operazione ti eri ritrovato tra le mani una minigonna di strass rosa.
Avevi urlato di gioia e ti eri messo davanti allo specchio, provandola con tutti le magliettine, i collant e gli stivali che avevi nell'armadio.
Ti eri raccolto i capelli in due codini e ti eri scattato una foto col cellulare, mandandola a Toris.
Grazie per il regalo. Non vedo l'ora di indossarlo quando ci vedremo. Diciamo che hai iniziato bene il percorso per farti perdonare...
Avevi fatto una piroetta su te stesso tirando su le braccia, e ti eri sdraiato sul letto, tenendo il cellulare al petto.
Eri felice. Nessuno, nelle tue precedenti relazioni, aveva accettato questo lato di te così serenamente. Toris non solo lo trovava normale, ma ti aveva anche regalato una minigonna che era nel tuo stile.
Forse, con lui è più seria delle altre volte. Forse, con lui potrei anche...
Non avevi osato finire il pensiero, ma dalle labbra ti era uscito un mugolio eccitato. Ti eri girato su un fianco, avevi posato il cellulare sul comodino e avevi preso tra le mani il tuo pony di peluches, stringendolo forte, le labbra che non riusciavano a smettere di sorridere...
Una voce ti riporta al presente.
"Feliks?" Toris lo sussurra a fior di labbra, sorridendo. Stupendo nel suo smoking e con i capelli raccolti in una coda di cavallo come quando eravate ragazzi. Il volto tradisce un velo di nervosismo per il ritardo della tua risposta.
Ti scuoti, uscendo da quel ricordo così lontano ma vivo nella tua mente. Sorridi all'uomo davanti a te, trattenendoti dall'abbracciarlo.
"Lo voglio." dichiari, forte e deciso.


Angolino di May
L’aria di montagna mi ha dato un po’ di ispirazione quindi eccomi qui con una storiella senza pretesa sulla mia coppia di Hetalia preferita. Non so da dove mi sia venuta l’idea, e non mi convince, però sarete voi a giudicare!
Al solito, critiche e pomodori marci sono ben accetti!
Mata ne!





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