Sono sul mare. Non so decifrare il mio dolore. So che esiste, come i piccioni che tentennano sulla sabbia, alla ricerca disperata di un briciolo di vita, che va saziata. Sono uno di loro. Grigio è il cielo e plumbea la scogliera. Doveva essere romantica ma oggi è solo un ammasso di rocce misteriose, inquietanti, che stanno lì immobili, una dietro l'altra. Oso alzare gli occhi verso l'alto, strano, un barlume di luce solare squarcia le nuvole livide. È sempre stata questa la filosofia? Scavare tra i rifiuti, cercare minuziosamente per trovare anche il più piccolo motivo di speranza. Ricongiungersi col mondo. Riflettere di avere solo forse paura, che in fondo questo paesaggio non è poi così maligno.
Un giorno, domani, forse la mia tristezza infinita sará piena e sarò libera come quella donna che sta tracciando sentieri sulla spiaggia. |