A couple of moments

di Allen Glassred
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Piumino - Vincent & Nox
 

La giovane dalla chioma corvina sta spolverando i pregiati mobili della sala del trono, non potendo fare a meno di riflettere: sono giorni e giorni che vede la sua signora stare male e non poter fare nulla la manda in bestia. In oltre pensa, essere costretta a servire un falso re non solo la fa alterare ma la mette anche in profondo disagio: sa benissimo che Vincent è un re illegittimo, sa bene che il bambino che Ivy porta in grembo è di vanitosa e non suo, sa bene che quella creatura non lo legittimerà come re, semplicemente perchè non è lui che darà il primo erede alla futura regina del regno come invece richiede la legge siglata da Vanitas Lunettes. In oltre pensa, Vincent non interviene mai ad aiutare Jeanne: è anche lei sua sorella e ciò che suo marito le sta facendo non può essere passato inosservato all’usurpatore. Talvolta lo ha visto intervenire in alcuni litigi tra suo cugino e sua cugina, ma non lo ha mai visto fare qualcosa di concreto per la Principessa. “ Ma cosa mai aspettarsi da uno come lui? Uno che è stato capace di stuprare la propria sorella, solo per cercare di avere da lei un figlio e diventare Re legittimo… uno così, mi aspetto davvero che intervenga a proteggere l’altra sorella da quel pazzo che è stata costretta a sposare? “. Sibila a bassa voce, mentre continua a passare il piumino sui mobili e stando ben attenta a non spostare nemmeno un foglio od una penna: non vuole certamente essere punita pensa. “ Ah! Che stanchezza “. Fa poi la mora, posando il piumino e massaggiandosi i polsi. Immersa com’è nei suoi pensieri, non si accorge che qualcuno è entrato nella sala già da un pò e la sta osservando in silenzio. Solo in quel momento decide finalmente di prendere parola: entra nella sala rimanendo a braccia conserte, con un lieve ghigno stampato in volto.

 

“ Oh, ditemi Nox. Chi è questo despota tiranno che descrivete con così tanto ardore? “. Chiede, mentre la giovane domestica sussulta: il piumino le cade a terra e lei si mette istintivamente in posa eretta, come fosse un soldato in attesa di un ordine.

 

“ V… vostra maestà…! “. fa solamente, per poi ammutolire e mentre lui le si avvicina con noncuranza: raccoglie il piumino da terra, osservandolo per qualche istante e come fosse una preziosa reliquia. Invece non è altro che un semplice piumino nero per le pulizie, nulla più.

 

“ Ti ho fatto una domanda, Nox: chi era l’uomo di cui parlavi? “. Chiede, arrivando alle spalle della donna che, invece, non si muove dalla sua posizione.

 

“ Ecco, io… non parlavo di nessuno! Non era nessuno di vostra conoscenza, davvero! “. Tenta semplicemente la corvina, con il solo risultato di far sogghignare ancora una volta il Re.

 

“ Ah nessuno? “. Chiede il biondo, avvicinandosi di alcuni passi e, di fatto, bloccando la donna tra sè ed il tavolino che stava pulendo. A quella vicinanza il suo sangue inizia a scorrere molto più veloce, cosa che ovviamente non può sfuggire al fine udito di un vampiro come Vincent. “ Io odio le bugie, Nox “. La avverte, sussurrandole quelle parole all’orecchio e, come a voler enfatizzare il controllo esercitato su di lei passando lentamente il piumino sul suo viso che, istintivamente lei fa per allontanare. “ Hai una pelle perfetta, sai? “. Chiede, mentre a quella frase Nox non può fare a meno di allarmarsi: sa bene cosa significhi per un vampiro un complimento simile, sempre se così si può definire.

 

“ Devo… devo tornare a pulire, altrimenti rimarrò indietro “. Tenta la donna, mentre lui sogghigna sicuro di sè.

 

“ Ti dimentichi che sei con il re, posso decidere di cambiarti mansione anche a metà lavoro. Ce ne sono altri che possono pulire la sala del trono “. La avverte, mentre un brivido di paura passa inevitabilmente lungo tutto il corpo della corvina: non le piace questa situazione. “ Potrei ordinarti di seguirmi nelle mie stanze e farti tutto ciò che voglio, da bravo tiranno quale tu mi hai descritto. E tu non avresti neanche il diritto di protestare “. Cela una minaccia dietro quelle parole, mentre porta improvvisamente il manico di quel piumino sotto il mento di lei, obbligandola così a non abbassare lo sguardo o il capo. “ Non te lo dirò due volte, non: io sono il tuo re e tu mi devi obbedienza. Che tu lo voglia o meno, altrimenti potresti trovarti nei guai. Ci siamo capiti? “. Chiede, mentre lei trema ed annuisce: non scherza pensa, quelle minacce sono reali. Potrebbe farle del male o ucciderla senza il minimo rimorso, senza ripensamento. “ Hai capito? “. Chiede poi il falso Re, mentre lei chiude gli occhi qualche istante.

 

“ S… si. Perdonatemi, maestà: non succederà più “. Sussurra, mentre a quelle parole lui preme maggiormente il manico del piumino sotto il mento di lei, per poi ghignare.

 

“ Bene, vedo che sei intelligente. Anche se temo, ti dovrò punire per ciò che hai detto “. La avverte semplicemente, mentre la donna si spaventa ulteriormente e mentre, nello stesso tempo lui le scopre il collo: purtroppo pensa Nox, crede di aver capito cosa intenda Vincent per punizione.





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