Nel mio giardino, là nel canto oscuro
dove ora il pettirosso tintinnìa,
col gelsomino rampicante al muro
c'è la gaggìa.
[Giovanni Pascoli, Myricae]
Quando Sansa passeggia nel giardino, somiglia ad una rosa. Con le sue labbra, i suoi capelli e il suo viso arrossato dal sole.
Il Mastino pensa quella creatura sia così fragile: potrebbe morire se colta con violenza.
Si stupisce e si schernisce per quel pensiero così sentimentale. A Sansa piacciono le orchidee, ma una rosa sarebbe più adatta a lei: bellissima e piena di spine. Quella creatura, non più una bambina ma nemmeno una donna, rischierebbe di ferirlo a morte con le spine che non sa nemmeno di possedere.
Sansa alza lo sguardo su di lui, arrossisce e si nasconde.
Quel giardino è pieno di spine.
Nota autrice
Alloraaaa. La challenge consisteva nello scrivere una drabble per una persona in particolare. Io ho scelto di scrivere qualcosa per Pampa. Spero che le piaccia, perché so che la SanSan le piace e io, pur amando la coppia, non ho mai scritto niente, ma DOVEVO. È stato difficile rimanere nel limite di 110 parole, ci sarebbe un mondo di introspezione da scrivere. Ho una fissazione per i fiori, quindi chi mi legge se lo deve sopportare, temo.
Alla prossima (: |