To The Moon & Back

di Nuage_Rose
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» Prompt: To the moon and back 
» N° parole: 428

 

To the Moon & Back

 

I would fly you to the moon and back
If you'll be if you'll be my baby
Got a ticket for a world where
We belong
So would you be my baby
Ooh-ooh

To The Moon & Back, Savage Garden

 

 

 

La notte è sempre stata la sua coperta, il suo mantello scuro. Insieme al costume da Chat Noir, gli permetteva di essere libero.
Quando saltava tra i tetti di Parigi, illuminati dalla luna e da qualche stella, gli sembrava di poter volare. E quella notte volava, correva veloce per arrivare all’appuntamento con la sua Ladybug. Anche se non era veramente sua.
Arrivò in perfetto orario sul tetto del Opéra Garnier, il cuore gli batteva forte sia per la corsa a quattro zampe sia per la trepidazione. La super eroina lo stava aspettando, in piedi con il volto rivolto verso la luna.
Le si avvicinò e si mise accanto a lei, non sapendo come iniziare il suo discorso. Ladybug sospirò: “Cosa avevi da dirmi?”
Lo sentì deglutire e si voltò verso di lui. Ma Chat Noir aveva deciso che avrebbe guardato la luna mentre parlava, sarebbe stato più semplice: “Quando ero piccolo, immaginavo spesso di andare fin sulla luna, magari su un qualche treno magico o su un razzo spaziale rosso. Immaginavo di poter fuggire dalla mia vita, dalle mie restrizioni e da tutte le aspettative che ci sono nei miei confronti. Sarebbe bello, non credi? Andare lì. Andare in un mondo lontano. Ma senza di te, non avrebbe senso. Senza di te… a cosa servirebbe? Vorrei trovare un mondo dove possiamo stare insieme. Dove puoi essere davvero la mia lady. Comprerei subito due biglietti.”
In quel momento trovò il coraggio di voltarsi e, con sua grande sorpresa, la ragazza non era ancora scappata via. E non lo guardava nemmeno inorridita, la sentì sospirare: “Ti capisco. Anche io vorrei potermene andare lontano a volte. In un posto in cui non ho più i doveri di Laybug… ma sarebbe triste senza di te, micetto.”
Gli fece un piccolo sorriso e Chat Noir la ricambiò, ma il suo aveva un velo di tristezza.
“Ti porterei ovunque, lo sai?” le domandò, la sua voce si era fatta ancora più seria e lei sobbalzò a quelle parole. “Ti porterei anche sulla luna. Se solo… se solo tu… potessi… se solo tu mi amassi.”
I loro visi erano ad un soffio di distanza, poteva sentire i loro respiri caldi fondersi.
E improvvisamente non desiderava nient’altro che lasciarsi baciare da quel ragazzo mascherato che per anni aveva amato Ladybug.





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