Brillo

di Demoiselle An_ne
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                                                                                                                                                                                   Mitras, poco prima dell’arrivo di Levi.

Che fai, Kenny? Osservi per un attimo di troppo – secondo lo sguardo attento e solo all’apparenza indolente di Traute – il baluginare della lama insozzata dall’inconfondibile cremisi che entrambi conoscete bene, eppure la cosa, per quanto soddisfacente, sembra non aggradarti. Non più di tanto almeno, e quasi la vuoi scalciare via la tua lama mortifera invece di pulirla - come hai deciso di fare - con un fazzoletto che ha visto altro sangue e altre morti.
Poi, dal nulla, almeno per un fugace sguardo esterno, inclini leggermente la testa e ti sfiori la tesa del cappello nero, vecchio compagno, che ti cinge il capo e lei, Traute, ha compreso e lascia che una piega appena accennata delle labbra morbide le scappi fuori da quella corazza d’impassibile attitudine.

Nessuna sorpresa – dunque – quando il sole va a nascondersi alla vista della Capitale: lei è lì ad un passo da te e ti segue senza che nessuno dei due lasci traccia.
Come ti senti, vecchio Kenny? Stanco, ecco cosa sei; non ne puoi più di questa tua forza bruta che vuole uscire fuori e che opprime e sgretola il benché minimo sforzo di empatia. Tu, che questa sensazione non sai cosa sia ma, che, come un assetato la brami - e speri un giorno di poterla ottenere - nonostante la moltitudine di corpi adagiati ai tuoi piedi e che sono periti per mano tua.

Per te è stato facile scegliere lei tra tante, l’hai scelta dal giorno stesso della fondazione della Squadra di Soppressione Anti – Uomo ed è stato quasi naturale. Traute era delusa dal mondo quanto lo eri e lo sei tu; e il fatto che un fiore così giovane fosse già avvizzito nel cinismo quasi ti duole ma, in un piccolo moto d’orgoglio che pigro s’inerpica in te, ti dà la convinzione che è per quello che le hai dato tu, se lei ora ti permette di affondare nelle sue membra.

E’ grazie alle tue parole, che hanno scavato in quello sguardo cerchiato dal poco sonno e in quel cuore così arido, se lei ha tirato fuori il coraggio necessario affinché tu la notassi, l’ammirassi e l’addestrassi.

Il sesso, come molte cose, può venire prima o dopo e non cambiare il risultato: la fame di due corpi che si cercano per colmare la mancanza di qualcosa che sembra tanto vicino ma non lo è mai.

Tu non ami essere schiavo di qualcosa, anche se intimamente sei consapevole di essere assuefatto dalla tua brutalità; in questo caso, però, mentre senti la stoffa scivolare via e le sue labbra ti divorano il collo, mentre i tuoi di denti le lambiscono un seno…in questo momento, solo per un istante ti senti brillo del suo corpo e delle espressioni che le tue mani, la tua virilità e la tua lingua, riescono a rubarle. In questo preciso momento ti senti potente perché sai che sei tu a imprimerle quella lussuria nelle iridi grigie e nel tremore che la scuote, e sai che non è la violenza che stai dando, sebbene i vostri incontri siano rudi. A voi va bene così, in un mondo come il vostro, sull’orlo dell’estinzione, va a meraviglia così e poco importa se la brutalità e il piacere derivino da un incastro di corpi o dall’elargire la morte, l’importante è credere in qualunque cosa e sentire qualcosa.
Mentre osservi la nuvola scomposta di capelli chiari sul cuscino e sei seduto, nudo ai piedi del letto, con la fredda corrente a trafiggerti le spalle magre te lo chiedi lo stesso: va bene ugualmente sentirsi brillo?

Continui a pensarlo mentre la zazzera di capelli scuri del nanerottolo, Levi, ti strappa a questa mollezza mentale, improvvisa riflessione sgradita, e ti porta a sfiorarti le labbra con orrore, mentre il nome del bambino che hai abbandonato lascia la tua gola. Ma non è che un istante. L’ombra del dubbio si dissipa così com’è arrivata.

E’ il mugugno di lei a riportarti a quella stanza - satura dell’odore di sesso e fumo- mentre ti cerca nel sonno, tastando il gelo delle coltri abbandonate; ti fa sorridere e insieme alle braci della sigaretta fanno capolino nell’oscurità anche quei denti dal sorriso ambiguo e - perché no, almeno per stanotte? – brillo, ti ripeti. Per stanotte puoi essere almeno brillo.


Angolo autrice: Salve a tutti, questo è il mio esordio nel fandom nonostante io veda l’anime da anni. Questo piccolo esperimento nasce dopo aver rivisto la terza stagione e si focalizza su un personaggio che ho sempre amato, fin dalla prima visione, nonostante gli aspetti controversi. Personalmente adoro gli Ackerman e Levi e Kenny sono con Annie i miei personaggi preferiti, spero che questo piccolo omaggio possa essere gradito. Grazie a chiunque decida di leggere questa briciola ed, eventualmente, voglia dirmi la sua. Traute, ovviamente, è la seconda in comando nella squadra di Kenny e il tutto si svolge circa la notte prima dell’arrivo di Levi e del resto della brigata a Mitras. Credo sia tutto, un saluto A.




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