Le parole che non ti ho mai detto

di Sharazad_90_
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Bruciavano, bruciavano maledettamente.

Poteva sentirle tutte, sulla punta della sua lingua, infondo, fino all’ultima arteria del suo cuore, quelle parole che non era mai riuscito a pronunciare e che ora lo schernivano, ridendo di quel suo coraggio che lui tanto professava, ma che ora, nel momento più cruciale, non era lì a soccorerlo.

Dannato Cyrano De Bergerac e tutti quei suoi bei discorsi altisonanti!

Era la prima volta, pensò tra di sé, che proprio loro, le sue parole, la sua arma più affilata, lo tradivano, lasciandolo così, maledettamente e magnificamente muto, alla mercè di se stesso e dei suoi sentimenti.

Uno scrigno traboccante di emozioni che bramava di essere aperto o richiuso per sempre.

Trattenne un sorriso, meditando sull’espressione che avrebbe potuto avere Marie alla vista di lui che aveva perso il dono della sua eloquenza, mentre Cristiano, all’ombra di quel balcone che stava svelando i loro più oscuri segreti, lo osservava supplicante.

Rossana era in attesa, lì ad un passo da quelle parole non dette, ad un passo dal suo cuore.

Poteva sentirlo quel suo cuore?

Poteva amarlo per quello che era?

Le bugie erano andate troppo oltre.

Rossana avrebbe amato il corpo o la mente?

Era arrivato il momento per Cyrano , abbandonato dalla sua arma più potente e quindi vulnerabile nei confronti del resto del mondo, di sapere, di mostrare il vero se stesso.

E lo fece facendo un passo verso Cristiano, verso quella luce che avrebbe svelato la verità celata dietro le tante menzogne.

 

Rossana osservò le due figure che risplendevano nella notte.

Una alta e ben fatta, l’altra piccola e claudicante, entrambe mute.

Mute come la notte che troneggiava su di loro, come la potenza dei loro sentimenti.

La donna sapeva che era il suo turno ora di parlare e il sussurro che pronunciò fu come una supplica scaturita direttamente dal suo cuore, una preghiera a lungo trattenuta ed ignorata per troppo tempo.

“Cyrano”.

E a quel sussurro anche il cuore del guascone tacque, mentre le gambe corte lo conducevano ancora tremante ed incredulo, verso le braccia dell’amata e verso la consapevolezza di essere voluto solo per quello che realmente era.

Note dell'autrice: un piccolo omaggio al capolavoro di Rostand e al Cyrano di Peter Dinklage che ha saputo toccare le note del mio cuore!
Spero apprezzerete!

 





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