Fauve

di LaserGar
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«Ehi, baby... Just a moment i saw you, Crazy-Punk are going wild today».
«Sarah, 11 quintessenziali. Un’aura gialla, adolescenziale, da punk!»
«Ehi, baby, di nuovo tu... Woah, woah, woah!»
«Sempre 11 quintessenziali, però anche 8 cardix - Che fastidio! - Fiale di mastodonte, adolescenziali».
«Mistico, amico!»
Quattordici volanti, non meno, così belle da mozzare il fiato, gli sfrecciarono dietro l’angolo cieco.
«Yo, Bello. Fatti abbracciare...»
«Adolescenziale!»
Sul ponte si erano affrontati in quattro quel giorno. Pochi per un solo tic. Pochi anche per due.
«Ehi, yo, yah, yey, vieni qui!»
«No, se vuoi avermi, vai sul ponte subito. Capito, yoyo boy? Do you understand!?»
«Ahi, scotta, scotta!» arrivò da sopra lo scampanellio.
Altre due volanti si univano alla festa.
«Basta, vi prego, basta. Voglio solo la mia parte, per quattro tick!» farfugliava il becero.
Tick tick tick, no mercy.
«Manda la gente al ponte allora!»
«Lo faccio io, sai, dolce donzella! Yoyo boy mi chiami!»
Sarah scese. «Yoyo boy ti chiameranno tutti, d’orron in poi, dal mar al sol, e dal fuoc al ciel, di brin in tram».
«Zitta, tu! Adolescenziale!»
«That’s just crazy! Crazy, boy!»
«Fauve, si chiama fauve, come la pittura, no? Fauve, di nuovo fauve, come i quadri che abbiam visto là!»
«Dal sol al mar, dal fuoc al ciel!»
«Nooo... Ma che dici, inutile, pacchiana, violenta, Sarah!»
«Dal sol al mar, dal sol al mar!»
Sarah li scrutò. No. Li perlustrò. Bam! Un’esplosione.
«Non si fermeranno!»
«Fauve!»
«Fauve, indeed, baby!»
Sul ponte smorto non teneva tinta.
«Scorcio sulla visione antropocentrica, zooomm!! 7 quintessenziali e mi sbanco pure, kay?»
Sarah le faceva la corte. «Chi va dal pont, tadaday?»
«Yoyo boy ci va, inutile adolescenziale Sarah»
«Non io, babe»
«Then esploderanno»
«Che esplodano, yo yo».

Non faceva una piega. Fauve, tanti irregolari angoli, prismi, decagoni, colore, colore, colore. Nonono, neanche un’increspatura, novvero ondulata slideees. Solo un ponte, unico, incongiungibile, inenarrabile, sperimentale transito con ciò che aveva senso, un ponte fauve!




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