[NON M'AMA - In una soffitta polverosa]
Del tempo che fu
Ellie sgattaiola all’interno di quella soffitta strisciando come un topolino. Cerca proiettili, medicine, segnali del passaggio dell’uomo; cerca la sopravvivenza nel decesso di un altro.
C’è polvere, ovunque... nessuno va lì da tempo.
Apre una scatola, all’interno trova fotografie rovinate che raffigurano volti felici, distesi, più simili a uomini che a mostri.
Sorridevano, erano felici. Si sorride ancora, oggi?
Si volta, e vede i medesimi individui... lo sono davvero?
I loro volti sono teschi sfondati, non si distingue un ghigno felice dal puro terrore.
Erano sposati? Avevano dei figli? Non ha alcuna importanza nel posto dove sono ora.
Quando sei morto nulla ha più senso, ma spesso anche quando sei vivo.
[111 parole]
__
NOTE DELL’AUTRICE: Questa storia partecipa al contest “M’ama Non M’ama” indetto sul gruppo L’angolo di Rosmerta; il prompt scelto appartiene a Non m’Ama ed è In una soffitta polverosa.
Ho scelto il fandom di The Last of Us e penso che lo userò spesso, mi dà un sacco di spunti interessanti; in questo caso ho immaginato una “giornata tipo” di perlustrazione di Ellie, e mi sembra usuale che si ritrovi ad entrare in soffitte polverose e quasi crollate a pezzi.
Mi sembrava interessante constatare quanto ci sia un disamore nei confronti dell’amore stesso e degli affetti, e quanto sia difficile osservare l’amore sotto una luce naturale quando il resto del mondo sta scomparendo.
Aspetto vostre suggestioni e vi abbraccio, grazie.
Lady C
|