Challenge: “Spring Bingo” organizzata
dal gruppo Facebook “Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom”
Prompt:
1. A è impegnato a preparare a B una
festa a sorpresa, ma B si convince che A lo tradisca. B convince C a pedinare
A. di Risa-chan
2. Se non avessi più te... di Chiara
Tiozzo
3. Google Maps di Trachemys Legg0ereQueer
4. “L’onniscienza non è un mio dono” di
Elena Altamura
5. Un nuovo taglio di capelli, celeste
intenso e nausee (tutto un prompt) di Gi Weasley
Genere: romantico, comico
Tipo: one shot
Raccolta: Spring Bingo!
Personaggi: Kotaro Bokuto, Tetsuro
Kuroo, Keiji Akaashi
Coppia: yaoi
Rating: PG, verde
Avvertimenti: fluff
PoV: terza persona
Spoiler: sì, post time skip
Disclaimers: i personaggi non sono
miei, ma di Haruichi Furudate.
I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di
lucro.
Dubbi, sorprese,
certezze
L’uomo si massaggiò le tempie sospirando
piano, cercando di mantenere la calma, conosceva Bokuto da anni, erano migliori
amici anzi il loro rapporto andava oltre, erano praticamente fratelli, ma
questo non impedì a Kuroo di sbottare infastidito davanti all’imponente giocatore
dei Black Jackal che se ne stava rannicchiato sulla sedia, davanti alla
scrivania dell’ufficio, rattrappito ed in attesa come se fosse stato convocato
dal preside a scuola.
“Sei serio, bro?” lo apostrofò aspramente
vendendolo annuire con forza.
“Te l’ho detto si comporta in modo strano, se
gli faccio delle domande dirette dissimula, è spesso distratto e l’altro giorno
quando sono entrato nel suo studio ha buttato qualcosa nel cassetto e lo ha
chiuso di botto”
Tetsuro sospirò una volta di più,
effettivamente dal racconto di Bokuto era un comportamento inusuale per
Akaashi, ma da lì ad essere allarmato tanto da andare in orario di lavoro nel
suo ufficio per parlargliene gli sembrava esagerato.
“E sei giunto ad una tua conclusione?” lo sollecitò.
“Beh ecco…” borbottò imbarazzato “Secondo
Miya mi tradisce”
Kuroo sbatté le palpebre un paio di volte
assimilando quella nuova informazione “Miya?”
“Sì ho detto le stesse cose a Tsum-Tsum e secondo
lui… mi tradisce”
L’organizzatore scoppiò a ridere di gusto “Per
favore Kou, chiudiamola qui, ti rendi conto delle cavolate che stai dicendo?”
L’atleta si mosse a disagio sulla sedia, era
davvero afflitto e triste e Tetsuro non lo vedeva così da anni, prima che
potesse aggiungere altro, Bokuto riprese a parlare: “Ma lo hai visto, bro, ha
un nuovo taglio di capelli e quel maglioncino celeste intenso, santo cielo ho
la nausea solo a pensarci”
Kuroo sospirò scuotendo la testa, Bokuto era
proprio andato del tutto “Kou, Akaashi si è solo tagliato i capelli come facciamo
tutti periodicamente, il parrucchiere glieli ha tagliati un po’ più corti del
solito” iniziò e si chiese una volta di più quando avrebbe esaurito la sua
pazienza.
“Per il maglione, Keiji ha sempre utilizzato
capi nelle varie sfumature di blu e azzurro non mi pare una novità; è il suo
colore preferito e si intona ai suoi occhi” proseguì, ma Bokuto scosse con
forza la testa “In quanto alla nausea sta venendo anche a me a sentire il mucchio
di scemenze che ti se messo in testa” tentò di farlo ragionare, ma Bokuto si
sporse in avanti posando i gomiti sul legno scuro della scrivania e con fare
cospiratore gli propose: “Potresti pedinarlo per me e vedere che combina?”
“Stai scherzando, vero?” domandò, ma dall’espressione
seria ed accigliata che aveva l’amico capì che no, non stava scherzando.
“Ho provato a vedere se riuscivo a seguire i
suoi spostamenti con Google Maps” aggiunse mortalmente serio.
“Non ci posso credere” sospirò lasciandosi andare
sullo schienale della poltrona.
“Hai presente come fanno nei film… com’è che
si dice?”
“Triangolare”
“Esatto!”
Kuroo non sapeva se essere affranto o sconvolto,
di una cosa era certo: la prima volta che vedeva Miya doveva assolutamente dirgliene
quattro, non aveva idea delle paranoie che si stava facendo Bokuto per una
semplice battuta.
“Per favore” lo pregò con quello sguardo che
lo fregava sempre e Tetsuro si ritrovò ad annuire.
“E come dovrei fare secondo te?”
“Non lo so sei tu che sai tutto e sei pieno
di risorse”
“L’onniscienza non è un mio dono” si schernì
grattandosi la testa, non c’era verso quando c’era di mezzo Bokuto lui cercava
sempre una soluzione e lo avrebbe aiutato anche quella volta.
***
Keiji svoltò l’angolo e rimase fermo appena
dietro al muro, quando anche l’altro uomo girò esclamò “Perché mi stai seguendo?”
A Kuroo per poco non venne un infarto, non si
era aspettato che Akaashi si fosse accorto di lui.
“È una storia lunga, vieni ti offro un caffè”
propose avviandosi alla caffetteria più vicina.
Akaashi sorseggiava il suo the verde ascoltando
il racconto di Tetsuro, mise giù il bicchiere e scosse il capo.
“E tu, invece di chiamarmi, lo hai
assecondato” sentenziò facendosi indietro sulla sedia “Non so chi tra i due sia
più stupido” sbuffò, ma non sembrava arrabbiato.
Kuroo incassò il colpo senza ribattere bevve un
sorso di caffè e chiese: “Vuoi dirmi che sta succedendo allora?”
“Beh una cosa è certa non lo tradisco” lo tranquillizzò
sorridendo e Kuroo annuì “Su questo non avevo il minimo dubbio”
“Sto organizzando una festa a sorpresa per il
suo compleanno, visto che compie trent’anni” spiegò e vide gli occhi di Kuroo
allargarsi per lo stupore.
“Non te lo detto, perché tu e lui, beh lo sai…”
disse con un gesto eloquente della mano “Siete culo e camicia, alla fine ti
avrebbe estorto qualche informazione”
“So mantenere i segreti…”
Keiji reclinò il viso guardandolo intensamente
con un tenero sorriso.
“Va bene, va bene, con Kotaro faccio fatica”
“Guarda cosa ti ha convinto a fare” rise
Keiji finendo di bere il proprio the.
***
La festa che Akaashi aveva organizzato per
lui lo aveva lasciato senza parole e lo aveva commosso fino alle lacrime, era
stato uno stupido a sospettare di lui.
“Vieni dentro, Kou, fa freddo” lo chiamò Keiji
dalla soglia del ristorante.
“Guarda che cielo stellato questa notte”
mormorò mentre Akaashi lo affiancava “Anche se la stella più splendente è qui
al mio fianco”
Nonostante stessero insieme da molti anni,
Keiji arrossì a quelle parole sincere e piene di affetto.
“Scusami, Keiji se ho dubitato di te ma… se
non avessi più te… non so come farei”
Akaashi lo abbracciò posandogli un lieve
bacio sulle labbra fredde “Sono qui Kotaro, tu sei la mia casa, la mia famiglia,
il mio tutto”
Lo schiacciatore gli prese il viso tra le
mani e lo baciò con passione, assaporando quella bocca calda come se fosse la
prima volta.
Kuroo li guardava dalla vetrata del locale
sorridendo, quei due erano semplicemente perfetti insieme.
L’uomo si volse, arrotolandosi le maniche della
camicia, voltandosi verso un biondo alzatore “Miya posso parlarti un secondo?”
chiese e Atsumu non seppe perché, ma il sorrisetto mefistofelico che piegava le
labbra dell’uomo lo inquietò parecchio.
---
Note dell’Autrice
Quinta storia della challenge e con questa
faccio Bingo!!!
Grazie a tutti/e per i bellissimi
prompt!!!
Grazie per chi ha letto fino a qui e ha
voglia di dire la sua.
A presto
Bombay