Grace e la voce del bosco

di Marlena_Libby
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Narra la leggenda che, quando il cielo e la terra si separarono, dal loro ultimo bacio nacquero i primi alberi e il vecchio Finn, il più antico tra gli spiriti ancestrali, fece di quel luogo la dimora ideale per sé e per i suoi figli.
Fu così che ebbero origine i piccoli e grandi animali, ma anche gli elfi, le fate, gli gnomi e ogni creatura che vive tutt'oggi nel cuore pulsante di questo incredibile paradiso verde. Lo stesso che ogni uomo o donna ha la fortuna di vedere e ammirare, ma solamente le persone dal cuore sereno possono udire la voce del vecchio Finn nella quiete della vegetazione.
E così quando Grace si incamminò nel bosco, per vedere coi propri occhi se la leggenda del vecchio Finn fosse vera o meno, la prima cosa che percepì, uscendo dal frastuono caotico della città, fu la sensazione intensa ed incredibile di trovarsi addirittura in un altro mondo.
Là dove l'aria e il sole si stemperavano, attraverso le fronde degli alberi, tiepidi raggi luminosi accarezzavano dolcemente la sua mano. Grace aveva persino l'impressione che un lieve suono guidasse i suoi passi. Non si trattava semplicemente del vento tra i rami, e neppure degli animali o degli insetti, ma piuttosto di un dolce richiamo a malapena udibile.
Grace respirò profondamente, così che il profumo di erba umida e l'aroma di resina entrassero un po' dentro di lei, e così anche il suono aumentò magicamente di intensità.
Era come se il bosco comunicasse con lei attraverso tutti i cinque sensi: la vista, il gusto, il tatto, l'olfatto, l'udito...
Ogni cosa le trasmetteva una sensazione diversa eppure in armonia con tutto il resto.
Quando finalmente comprese, la voce del vecchio Finn le risuonò chiara, nel cuore come nella mente.
Il bosco parlava, dalla quercia più grande alla più piccola ghianda, ed era senza dubbio la voce più amabile che lei avesse mai udito.




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