Diario errante

di rubytusday
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Ultimamente ho tanta voglia di scrivere. Non mi capitava più da tempo. Ho tanta voglia di appassionarmi a nuove sensazioni. Oggi cammianavo in giro per Roma, sono uscita senza una meta precisa. Erravo nella strada e nei miei pensieri, pieni. La città era totalmente vuota. Persone vestite tutte uguali mi passano accanto, silenziose. La mia non è più sofferenza, e solo inutile noia. Osservo una ragazza, vestita in modo finto scialbo: vuole apparire come una alla quale non importa molto del vestiario o della sua immagine. Ma i capelli del color ora innaturale dimostrano che il vestito è solo un'inutile forma che si conforma a ciò che sta intorno. Sono tutti uguali, forse lo so anche io. Cerco degli occhi in cui poter ritorvare i miei e perdermi. Vorrei per un minuto dimenticate tutto, non essere nessuno. Le lacrime ormai solcano le mie guancie, annerite dal trucco colato. Perchè sto piagendo? 
Tutto questo non ha il minimo senso. Sento una solitudine profonda, mai provata nel mio paesino di provincia, dal quale sono scappata. In mezzo a tanta gente non pensavo mi sarei sentita così sola. La mia mente corre veloce, indietro di mesi e anni, perchè ho visto un volto che non potrei mai dimenticarmi.
Quegli occhi neri, lucidi, quel volto squadrano, dal naso rotto, un brutto viso ben nascosto da barba e capelli incolti. Spero non mi veda, come è possibile?
Spero non mi noti, in fonfo tra di noi c'è stato solo un incontro, che per me fu infernale. Il cuore mi batte all'impazzata. 
Cambio direzione, inizio ad aumentare il passo.
Più veloce, devo seminarlo. Che poi penso cosa vuoi che mi faccia?
Forse nemmeno si ricorderà di me




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