Il mostro sotto al lettoGeorge ha imparato a lasciare la porta socchiusa - o meglio, a scendere dal letto e riaprirla uno spiraglio dopo che Henry e sua madre gli hanno augurato la buonanotte - e a tenere gli occhi e le orecchie aperte in attesa.
Ha imparato che può passare il tempo contando fino a cento prima di sentire passi affrettati in corridoio e il suo nome sussurrato.
Caroline si arrampica sul letto, scompigliando le coperte e regalandogli un paio di spintoni, ma George aspetta con pazienza che si metta comoda senza protestare. Le notti in cui impiega troppo tempo le cinge la vita con un braccio e le dice di stare ferma - probabilmente è l'unica occasione in cui lo ascolta, perchè George è certo che non esista una persona che detesti obbedire più di sua sorella.
Quando sono finalmente immobili entrambi, lei solleva la testa dal cuscino il tempo di guardarlo negli occhi e domanda: "Allora?".
E allora inizia.
"Richard oggi non è stato molto contento: le cameriere sono venute a rifare il letto quando lui ancora dormiva e lo hanno svegliato e sai che lui odia essere svegliato perchè -"
"Perchè una volta sveglio non sa più riaddormentarsi!"
"Esatto. Quindi ha aspettato che la stanza fosse libera e poi si è messo a esplorarala, sai per vedere se magari era cambiato qualcosa".
Se qualcuno dei suoi amici lo vedesse, Georgie sa che morirebbe d'imbarazzo e, a onor del vero, quando mesi fa Caroline si è presentata alla sua porta nel mezzo della notte, ha temuto avesse avuto un incubo. Invece si è messa a raccontargli di Lily, il mostro che vive sotto il suo letto e che è amichevole e gentile e bello come il fiore di cui porta il nome. E George si è trovato ad inventarsi un suo mostro e i modi bizzarri in cui fargli passare le giornate.
Non è ben chiaro come sua sorella abbia avuto questa idea dei mostri gentili anzichè spaventosi - avverte lo zampino di Marigold, in realtà, tanto dolce da vedere bellezza e innocenza in tutto -, ma Caroline è la sola persona a cui non sa dire no e quindi si presta al gioco. Anche perchè sa che un no come risposta non verrebbe accettato.
La storia è finita con Richard che beveva il tè delle cinque insieme a Lily, ma Caroline non accenna ad alzarsi, sprofondando anzi la testa nel cuscino. George prova a scuoterla leggermente, ma lei risponde voltandosi dall'altra parte, ormai addormentata.
"Buonanotte, Caro." sospira rassegnato, pregando che almeno per una volta non lo riempia di calci e non si rubi le coperte.
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