Creatura innocente
di vesti logore coperta
pelle, arsa dal sole
la mente, prosciugata dalle loro lingue malefiche
bollenti
incendio di uno spirito
nella loro indifferenza glaciale
riflette il suo sguardo atterrito
in uno specchio di lago
ne accarezza la superficie con dita diafane
galleggia il suo corpo
come verde ninfea
protese le braccia
verso l'etere
abbraccia l'infinito
un sussurro sulle sue labbra
di addio al dolore terreno
e sprofonda nell'acqua
come un bocciolo
di fiore non ancora schiuso |