prompt 8: cielo terso
Sentire sul viso lo stesso sorriso
Ieri ho lanciato accuse, oggi invece schiaccio sotto i tacchi i sensi di colpa.
Miei, tuoi, li lascio cadere tutti come coriandoli in un giorno di pioggia per vederli perdere colore e farsi parte della strada.
Sensi di colpa come gradini per poter camminare un po’ di più, per guardare il sole e respirare e sentirsi un po’ più vicini a un cielo tanto terso da far male.
Abbiamo cieli leggeri sopra la testa e rimpianti alle spalle: li abbiamo seminati con cura, e ora raccogliamo consapevolezze che ci permettono di sorridere.
Abbiamo dita sporche e voci nella testa, abbiamo messo in fila tutto ciò che avremmo voluto e che non è stato, e forse ora siamo pronti a guardare in direzioni diverse dirci che sì, camminiamo su strade che non potranno che intrecciarsi ancora e ancora, ma percorrere assieme qualche passo non significa essere pronti a scegliere lo stesso bivio.
E forse va bene così.
Forse possiamo ancora sedere col viso rivolto al sole, vicini, e sentire sul viso lo stesso sorriso.
|