Io ti voglio bene, stupido testone

di Quella Della Pasta
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(Titolo da Non amarmi, di Francesca Alotta e Aleandro Baldi. Perché è la LORO canzone, obiezioni non accolte.)



 

Nathan ha l'ennesimo bicchiere di liquore davanti a sé. E lei ha l'ennesimo braccialetto di diamanti non suo che le brilla al polso. Sono dei drogati, lo sanno, se lo sono urlati contro già in ufficio. E poi nel suo magazzino. L'unico che Sophie ha fatto credere a Nathan di avere. Mentendo come una drogata – per l'appunto.

«Ti amo», le aveva detto poi lui, in una telefonata disperata da un capo all'altro dell'oceano. Mentre lei era impegnata nel suo personalissimo calvario di spurgarsi da ogni sua dipendenza: maschere, magazzini, gioielli, cuori spezzati dalla sua vita indifferente.

Nathan l'ha amata anche quando lei gli ha mentito. Per Sophie, dunque, è soltanto d'obbligo tenergli la mano mentre butta giù l'ultimo whisky della sera.

 




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