Polvere

di blackjessamine
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Prompt: “Fade into you / Strange you never knew / Fade into you / I think it’s strange you never knew”

Mazzy Star, “Fade into you”





 

Polvere




 

Fra le ciglia,

polvere.

 

Strati sottili, granelli a solleticare un dolore immutabile, veli di rabbia a tingere ricordi e cambiare colore ai luoghi del cuore.

 

Dove tanti vedono il futuro, dove molti vedono la ricostruzione e la pace e una nuova occasione, Dennis respira polvere. Cammina per i corridoi e fra le risate dei compagni si costringe a cercare l’eco di un grido, lo strazio di un ultimo respiro esalato in mezzo alle luci abbaglianti di una notte che a lui sembra non avere mai fine. 

Non l’ha udito, quel grido. 

Nessuno l’ha udito, nessuno sembra sapere se Colin sia morto gridando o piangendo o se la morte l’abbia colto di sorpresa come una doccia gelata, senza lasciargli nemmeno il tempo di spalancare gli occhi.

 

Dennis se lo chiede ogni giorno.

Cammina per i corridoi di una scuola ricostruita di fresco, salta le lezioni e ascolta il rumore dei propri passi sulla pietra: cerca un ritmo, l’eco dei passi di Colin a sfumare nei suoi. Qualche volta ha l’impressione di indovinare il ritmo giusto, e allora i passi di Colin non sono più accanto. Sono solo passi: non di Dennis, non di Colin.

Passi, un riecheggiare di battiti di cuori incastrati nella polvere di quei corridoi.

 

Fra le ciglia, 

polvere.

 

Strati sottili, granelli a solleticare un dolore immutabile, veli di rabbia a tingere ricordi e cambiare colore ai gesti abituali.

 

Dennis scatta fotografie.

Si riempie le orecchie con il click dell’otturatore, scatta sempre più veloce e con sempre più rabbia, sperando di sentire, nell’eco di quello scatto, lo stesso suono che ascoltava quando a fare fotografie era un fratello di cui nessuno sembra più voler parlare.

 

Dennis non sa più trovare un ritmo.

Scatta fotografie con macchine digitali, comprime file e pixel su chiavette che affida a studi fotografici: la stampa non fa per lui. Ci ha provato, subito dopo essersene andato da Hogwarts a un passo dal diploma: ha costruito una camera oscura nel secondo bagno della casa dei suoi genitori e ha sviluppato paesaggi immobili. Ha strappato quelle fotografie prima ancora che la carta finisse di asciugare, perché ogni ombra di ramo sembrava avere il contorno del fratello che ormai una consistenza solo nei suoi incubi.

 

“Gli somigli così tanto…”
La madre di Dennis lo guarda.
Sempre.

Il suo sguardo cerca solo Colin.

 

Fra le ciglia,

polvere.






 

 


 

Note: 

Ormai potremmo ribattezzare questa challenge come “la challenge in cui Greta fallì miseramente nel suo intento di dare importanza ai prompt”, ma giuro che nella mia testa il nesso c’è.

E sì, non credo di essere riuscita a rendere tutta l’idea che ho del personaggio di Dennis e della sua evoluzione post-Hogwarts, ma insomma, ho idee piuttosto precise che prima o poi spero riuscirò ad approfondire nella giusta sede.





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