La mia ancora di salvezza

di Marlena_Libby
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Era notte fonda.
Poison Ivy già dormiva, invece Harley Quinn stava guardando la TV in salotto.
A un certo punto si alzò per andare in bagno e, passando davanti alla camera da letto, sentì delle urla.
Preoccupata aprì la porta e vide Ivy che si agitava.
- No! Lasciami in pace! Ti prego, smettila!
- Ivy calmati, va tutto bene! - disse Harley prendendola per le spalle.
Ivy si svegliò ansimando.
- Hai avuto un incubo?
- Magari, almeno sarebbe stato finto! No, era un ricordo! - rispose Ivy.
- Vuoi raccontarmelo?
- Va bene. Un giorno, quando ero piccola, passando davanti a un vivaio, ho visto un narciso bellissimo e l'ho comprato. Come sai i miei genitori non mi amavano, così ogni volta che ero triste mi confidavo con quel fiore. Lo amavo come un fratello, era l'unica cosa bella della mia vita! Poi una sera ho trovato mio padre a letto con la domestica! Sono corsa in camera mia, ma mio padre mi ha raggiunta e mi ha picchiata finché non ho perso i sensi! Quando mi sono ripresa, il mio narciso non c'era più! Mio padre l'aveva buttato via solo per farmi dispetto! Da allora ho iniziato a odiare gli esseri umani e ad amare le piante!
Terminato il racconto, Ivy scoppiò a piangere.
Harley non l'aveva mai vista così vulnerabile.
Le mise una mano sulla spalla e la lasciò sfogare.
Quando Ivy si calmò, Harley disse: - Capisco cosa provi. I miei genitori fin da piccola mi hanno sempre emarginata e definita una buona a nulla. Non hanno neanche voluto pagarmi gli studi e mi sono dovuta impegnare più degli altri per ottenere una borsa di studio e laurearmi. Negli anni successivi, mentre tutti i miei colleghi realizzavano le loro carriere, io venivo sempre messa in ombra e dovevo accettare incarichi che nessuno voleva. È stato così anche quando il Joker mi ha sedotta.
Le due donne si abbracciarono.
Entrambe avevano conosciuto solo crudeltà e indifferenza nella vita e ormai potevano contare solo l'una sull'altra.
Ivy si era sempre rifiutata di piangere, tirando fuori la sua parte più aggressiva.
Ma Harley, con il suo affetto e la sua sincerità, aveva fatto riaffiorare in lei quei sentimenti che credeva sopiti.
Ivy non aveva mai amato così tanto un essere umano e, presa dall'impulso del momento, baciò Harley.
Quest'ultima sgranò gli occhi sorpresa, ma poi ricambiò.
- Non credevo sapessi baciare così bene! - disse Harley.
- Perché non sai quanta pratica ho fatto! - rispose Ivy.
Entrambe scoppiarono a ridere e passarono la notte l'una tra le braccia dell'altra.




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