Urbex

di ilbilbo
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Stamani
Sotto una lama fredda di bianco cielo
In bilico una cappa buia di pioggia.

Un tronco d’edera velenosa
Slanciata verso l’alto
Macina e precipita
muraglie secolari.

Cigola e dondola la porta
Dentro, buio e morte
Punge l’odore di marcio
Puzza la traccia del tempo.

Passivo passando
Fra schizzi fra spruzzi
Su muri su carta
Macchiata violata
Col nero carbone
Di fuochi recenti
Festini ormai spenti.

Passi che scricchiolano
Frammenti taglienti
Illeggibili biglietti
In scassati cassetti
Aperti a disagio
Davanti un destino malvagio.

Passo via
Con l'anima avviluppata
Fra ragni e fra spire di
Venefici serpenti
Evanescenti volute
Bambola non più voluta
Di pezza fra pezzi
di muri e di vetri.

Passa, sic transit
Passato morto, memento mori.

Passaggio crollato su sogni odorosi
Passioni tarlate su specchi in polvere
Di zampette un fèrvere
Sopra altre vite a perdere.

Col tempo mi dispero
Il tempo burliero
Il tempo curandero
Mi porta al cimitero.

Malinconico disarmonico
Fra vandali e scandali
Scordo la vita dei soliti giorni
Memento… et in pulverem reverteris.




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