Frammenti dalle regioni

di Weltschmerz
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Mordicchiò la penna per l’ennesima volta e, fissando i fogli sparsi sulla scrivania, sbuffò.


Fuori, per le vie di Luminopoli, era una bella giornata primaverile e tutto sembrava dirle


Lascia perdere questi calcoli inutili ed esci fuori a godere del bel tempo.”


La ragazza cercò di abbozzare l’ennesima procedura di calcolo e, una volta appurato come essa si fosse rivelata fallimentare, decise di chiudere il quaderno e i fogli con un colpo secco; poi si voltò verso il suo adorato Litleo, impegnato a dormire sul pavimento.


“Flamma, Flamma, ci sei?”


Chiamò la giovane, in attesa di una reazione più simile possibile ad un risveglio da parte del suo amico pokémon.


Leooo…”


la bestiola aprì gli occhi, sbadigliò e fissò la padrona in modo piuttosto scocciato.


“Esco a fare una passeggiata. Se vuoi venire con me puoi metterti tranquillamente nella tua pokéball, sai?”


Evidentemente, però, Litleo non doveva essere molto entusiasta dell’idea siccome si rimise a dormire.



“Va bene…vorrà dire che andrò da sola…” bofonchiò la ragazza indossando un berretto e afferrando il suo fidato zaino, prima di scendere di sotto ad avvisare la madre.


“Mamma, esco!” disse l’Allenatrice ad alta voce e poi, senza neppure aspettare una risposta da parte della madre, filò via dirigendosi verso Corso Alto.








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