Dopo aver attraversato il varco di luce, Elora si ritrovò di colpo in un luogo totalmente diverso dalla foresta che si era lasciata alle spalle. All’orizzonte non si intravedevano che rovine e desolazione. Il rosso della sabbia dominava incontrastato nel paesaggio arenoso, mentre l’aria, pungente e salmastra, le prudeva le narici.
Non c’era più alcun dubbio: erano tornati alla Città Immemore.
I cinque compagni di viaggio che l’avevano preceduta nell’oltrepassare il portale erano a pochi passi da lei e si guardavano intorno spaesati.
«L’incantesimo ha funzionato.» constatò Willow, mesto.
«Già.» convenne Boorman. «Anche se non so se prenderla come una buona notizia. Adesso, siamo di nuovo bloccati qui. Non è proprio il massimo!»
«Non è grave come sembra.» replicò il Nelwyn, cautamente ottimista. «Sono certo che troveremo un modo per andarcene.»
«Da dove cominciamo, però?» chiese Airk, scettico.
«Da lì.» rispose Willow, indicando in lontananza. «Data la situazione, propongo di tornare nel luogo da dove siamo giunti: la cascata
3.»
«E come faremo a risalirla?» domandò Jade, dubbiosa.
«Non so. Ma suppongo che lo scopriremo strada facendo.»
«Ehi! Guardate!» esclamò di colpo Kit, inginocchiandosi mentre afferrava qualcosa tra la sabbia. «L’armatura Kymeriana! È ancora qui!»
«Beh, è ovvio!» commentò Boorman. «Chi avrebbe potuto prenderla in questo posto deserto?»
«È vero.» concordò Willow, fissando l’uomo. «Senza contare che l’unico ladro nei paraggi l’abbiamo portato con noi.»
«Ehi! Non sono un ladro! Ma un “cacciatore di tesori”!»
«Sarà…» ribatté il Nelwyn, scrollando le spalle. «Anche se io non ho mai capito la differenza.»
«Oh… è diverso, eccome!» asserì Boorman, infastidito. «Potrei elencarti almeno undici motivi che ci differenziano!»
«Va bene. Ti ascolto.» disse Willow, iniziando a incamminarsi con gli altri al seguito.
«Vediamo… Numero uno: noi cacciatori di tesori non derubiamo i vivi, ma ci impossessiamo solo di reliquie e cimeli di persone ormai defunte o, quantomeno, disperse da molto tempo.» «Numero due: …»
Mentre i due continuavano a parlottare fittamente, Kit si avvicinò a Elora.
«Allora? Come va? Ti senti affaticata ora che hai usato di nuovo l’incantesimo del portale?» chiese, finendo di allacciarsi l’armatura.
«No, per fortuna. Anzi, stavolta, non ho perso neanche l’uso della magia.» rispose Elora, emettendo come dimostrazione delle scintille verdine dalla mano sinistra.
«Grande! Ma allora perché sembri giù di corda?»
«No, non è niente. Riflettevo solo sul fatto che sarà difficile andarsene da qui.»
«Non pensarci troppo.» intervenne Jade, mentre affiancava le due insieme a Airk. «Willow troverà sicuramente un modo.»
«Infatti!» convenne Kit, tirando fuori qualcosa dalla tasca. «E poi, con questa, abbiamo anche la fortuna dalla nostra parte!» disse, alzando in aria il braccio destro. Tra le dita della mano teneva ben stretta una moneta che riluccicava al sole.
Elora non comprese cosa significassero quelle parole, ma sorrise ugualmente. Airk, intanto, si approssimò alla sorella con un’espressione cupa in volto.
«Senti, Kit.» esordì, titubante. «Volevo dirti che mi dispiace per come mi sono comportato ieri alla festa.»
Kit lo guardò fisso negli occhi, come a voler capire se stesse mentendo o meno.
«Non importa.» disse poi, abbracciandolo. «Dispiace anche a me. Forse sono stata un po’ dura.»
Airk rimase per un attimo spiazzato, ma dopodiché sorrise rincuorato per aver fatto finalmente pace con la sorella.
«Hai visto, Airk?» intervenne Boorman d’un tratto. «Kit non è così cattiva come pensi!»
A quelle parole, Kit digrignò i denti e sciolse bruscamente l’abbraccio.
«Che significa quello che ha detto?!» urlò con rabbia.
«Ehm… niente!» rispose Airk, correndo lontano dalla gemella.
«Fermati!» gridò ancora Kit, inseguendolo. «Ho detto di fermarti!»
Jade scoppiò a ridere e affrettò il passo, cercando di raggiungerli. Elora, invece, rimase a osservare la scena.
“Ha ragione Merlino.” pensò, sentendosi il cuore un po’ più leggero.
Numerose insidie li attendevano lungo il cammino. Prima o poi, il Wyrm e i suoi seguaci avrebbero fatto la loro mossa e scosso nuovamente le loro vite. Ma a Elora questo non importava. Era pronta ad affrontare qualsiasi cosa fintantoché avrebbe avuto i suoi amici al proprio fianco.
Note
1 – Riferimento a un’altra mia storia,
“Il regalo più bello”.
2 – Riferimento all’episodio 9 della 4
a stagione di
“Merlin”,
“Il ritorno di Lancillotto”. Gli eventi di questo capitolo si riallacciano all’episodio in questione.
3 – Riferimento all’episodio 7 della 1
a stagione di
“Willow – La serie”,
“Al di là del Mare Infranto”. Nell’episodio, per giungere alla Città Immemore Kit, Elora, Jade, Graydon, Boorman e Willow devono saltare giù da una cascata.
Note finali
dell’autore
Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno letto questa storia! In particolar modo, chiunque abbia recensito i vari capitoli!
In quest’ultimo capitolo ho scelto di terminare le due narrazioni in modo che si ricollegassero con la trama delle rispettive serie. Questo perché volevo che la storia fosse di natura autoconclusiva, per favorire una lettura scorrevole e completa. Tuttavia, è molto probabile che la vicenda nella sua interezza non sia affatto conclusa e che, in futuro, io possa scrivere un seguito. Era nei miei piani originari, infatti, creare una story-line divisa in due o più parti che vedesse i personaggi delle due serie avere prima un’avventura nel mondo di “Merlin” e poi un’altra nel mondo di “Willow”.
Quindi, nonostante la conclusione de “Il destino di due regni”, questa fine è più un “arrivederci” che un “addio”.
Comunque, spero vivamente che la storia vi sia piaciuta almeno la metà che è piaciuta a me nello scriverla!
Con queste note, vi ringrazio ancora e vi saluto!
Alla prossima avventura!