Tra le tue braccia.

di Alex Ally
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Katara continuava a guardare il suo riflesso nell’acqua, sapeva di aver bisogno di dormire, ma non ci riusciva.
Ogni volta che chiudeva gli occhi vedeva quel momento, il momento in cui era stata costretta ad imparare il dominio del sangue. Il solo pensarlo le faceva tornare voglia di piangere, come era potuto succedere?
Perché proprio lei aveva dovuto imparare un dominio così… cosi sbagliato?
Non si pentiva di aver fermato Hama prima che facesse del male ai suoi amici, ma avrebbe voluto trovare un modo alternativo per farlo. E oltre al disgusto per ciò che aveva fatto dentro di lei stava crescendo anche la paura che un giorno sarebbe potuta finire come Hama.
«Katara stai bene?» chiese Aang raggiungendola sulle rive di quel laghetto.
«Si, io…» inizio Katara, ma Aang la conosceva troppo bene per farsi ingannare.
«Katara capisco che la faccenda con Hama ti abbia sconvolto e se vuoi stare da sola rispetterò questo tuo desiderio, ma sappi che sono sempre qui per te se me lo permetti.» disse Aang.
«Pensi… pensi che potrei mai diventare come lei?» domando Katara con la voce che le tremava.
Aang non disse niente guardandola dritta negli occhi con una delle espressioni più serie che la dominatrice dell’acqua gli avesse mai visto addosso. L’Avatar l’abbraccio stringendola a sé come per non lasciarla andare via.
«No.» disse Aang. «Tu non potresti mai diventare come lei. Tu sei… sei la persona migliore che io conosca e ti conosco abbastanza da sapere che sei troppo gentile, coraggiosa e forte per far in mood che il tuo spirito venga corrotto come è accaduto ad Hama.»
Katara inizio a singhiozzare mentre Aang continuava a tenerla tra le sue braccia sussurrandole parole di conforto, ma tra quelle lacrime le si formo un sorriso sul volto.
Quella paura per ciò che era diventata era sparita, sapeva finché avesse avuto al suo fianco Aang e gli altri suoi amici non sarebbe mai diventata come Hama.
Perché grazie a loro non avrebbe mai corso il rischio di perdere sé stessa.




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