Il desiderio di Bruce

di Marlena_Libby
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Bruce tornò a casa dopo una lunga giornata di lavoro.
Quando entrò, tutte le luci erano spente.
Appena schiacciò l'interruttore, Dick e Harley urlarono: - SORPRESA!!!
Bruce vide che sul tavolo c'erano tanti cibi deliziosi e una bellissima torta.
Alfred si fece avanti e disse: - Buon compleanno, signor Bruce.
- Accidenti, sono stato così occupato che ho persino dimenticato che oggi è il mio compleanno! - disse Bruce imbarazzato.
- Per fortuna ci abbiamo pensato noi a organizzarti la festa! - disse Harley.
- Vieni, assaggia la torta - disse Dick.
Tutti insieme mangiarono le deliziose leccornie che Alfred aveva preparato e chiacchierarono del più e del meno.
- Cosa vuoi fare adesso, Bruce? - chiese Harley.
- Vorrei andare a trovare i miei genitori - disse Bruce abbassando lo sguardo. - Potete venire con me?
- Certo, Bruce - disse Dick.

Purtroppo, quando arrivarono al cimitero, trovarono una brutta sorpresa: qualcuno aveva distrutto la lapide dei Wayne.
Bruce impallidì, cadde in ginocchio e scoppiò a piangere.
- Signor Bruce, si calmi, andrà tutto bene! - disse Alfred.
Bruce era così sconvolto che non riusciva a camminare, così Alfred, Dick e Harley lo sorressero fino alla villa.
- Non riesco a credere che qualcuno abbia fatto una cosa simile! - disse Dick stringendo i pugni con rabbia.
- Quale mostro potrebbe trovarlo divertente?! - disse Harley.
Nemmeno lei, quando era una criminale, si era mai sognata di mancare di rispetto ai morti.
- Scusate, ho bisogno di stare un po' da solo - mormorò Bruce andando nella Batcaverna.

Erano passate diverse ore e Bruce non era ancora uscito dalla Batcaverna.
Harley cominciò a preoccuparsi, così scese laggiù, ma Bruce non c'era e mancava anche il costume da Batman.
Temendo che Bruce si fosse cacciato nei guai uscendo in quello stato, Harley indossò il suo costume da giullare e andò a cercarlo.
Alla fine lo trovò in un vicolo davanti a dei criminali feriti e privi di sensi.
Le mani di Bruce erano sporche di sangue e Harley capì che era stato lui a ridurli così.
- Bruce?
- Vai via, Harley! Mi sono lasciato prendere dalla rabbia e mi sono sfogato su di loro come un mostro! Non voglio fare del male anche a te!
Gli occhi di Harley si riempirono di lacrime, lo abbracciò e cantò a bassa voce la canzone del compleanno.
- Hai espresso un desiderio? - chiese Harley quando finì di cantare.
- Sì e si è già avverato - disse Bruce con un dolce sorriso ricambiando l'abbraccio.




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