Her hidden dark
side
Notte fonda. Le vie della città sono silenziose e vuote.
Qualche foglia circola intorno alle slanciate figure dei lampioni neri
le cui forme si confondono nel paesaggio circostante. Lei è
lì, la puoi avvertire ma non vedere, né
sentire...Stai attento o passante che tu possa non darle fastidio o
offenderla accidentalmente, la sua natura non conosce perdono,
può sembrare innoqua ma guardati da quella sensazione di
attrazione e quasi paura che potrebbe crearti la sua vista.
Probabilmente non si capisce chi è Lei, cos'è
Lei, i suoi occhi sanno guardare, catturare ammaliare, ma anche
pietrificare e spaventare; l'odore è dolce eppure selvatico
come il sandalo che è legato a sua madre, la terra; il
fascino delle sue movenze veloci e sinuose cattura l'attenzione ma
nessuno può cogliere la bellezza furtiva della sua natura.
Ora è sola nella notte, l'amica che mai l'ha tradita, la
compagna mutevole invece, la luna, la osserva dall alto e cerca di
portare la chiarezza nella sua vita, spesso abituata alla luce
così potente ma non a sufficienza, delle stelle.
Eppure se tu la incontrassi o passante, non noteresti tutte queste
particolarità...non ne avresti il tempo.
Mercoleedì mattina; il sole nascente a est indica che sono
appena le 6 e forse è ancora troppo presto per svegliarsi,
ma non per continuare a dormire; "mmmaaaow" ecco il verso che fece
schiudere una palpebra al viso assonnato di Prudence che ancora non
riusciva a distinguere il sogno dalla realtà che aveva
davanti a quell'occhio semi aperto. Appallottolandosi come la sua
sveglia baffuta avrebbe fatto se non fosse stata colta probabilmente da
una fame mattutina, provò a riaddormentarsi e riprendere le
fila dei suoi viaggi; quasi riuscita nell'intento si sentì
il naso inumidito e spalancando entrambi gli occhi vide le due ametiste
feline che la stavano fissando quasi incredule che stesse ancora
dormendo . "Tu hai fame, io ho sonno!Accidenti!" brontolò
Prudence, allontanandosi dalle vibrisse di Trudy, il motivo vivente per
cui lei, studentessa liceale, al mattino doveva svegliarsi e alzarsi
alle 6.05 nonostante avesse la scuola a 15 minuti di
distanza.Appoggiando i piedi a terra fu percossa da un brivido di
freddo che salì per tutta la schiena: non sopportava il
marmo, era così irrealizabile un tappeto nella sua
camera, o semplicemente i cataloghi di design non lo permettevano e sua
madre non osava trasgredire? Proseguì fino alla cucina
stropicciandosi gli occhi con le nocche delle mani e aprendo poi il
cartone del latte per se e per Trudy che stava entrnado trionfale nella
stanza. "Mmh ecco come non arrivare mai, neppure per errore, in ritardo
a scuola!..Grazie Trudy" disse in modo sarcastico accarezzando la
morbida testa della persiana grigia che aveva davanti ; "E ora dai,
prepariamoci per un'altra monotona e lunga mattinata!"
continuò con tono fintamente entusiasta mentre si dirigeva
nuovamente in camera a prepararsi per le prossime ore.
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