Her hidden dark side

di ellychan91
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Her hidden dark side

Notte fonda. Le vie della città sono silenziose e vuote. Qualche foglia circola intorno alle slanciate figure dei lampioni neri le cui forme si confondono nel paesaggio circostante. Lei è lì, la puoi avvertire ma non vedere, né sentire...Stai attento o passante che tu possa non darle fastidio o offenderla accidentalmente, la sua natura non conosce perdono, può sembrare innoqua ma guardati da quella sensazione di attrazione e quasi paura che potrebbe crearti la sua vista. Probabilmente non si capisce chi è Lei, cos'è Lei, i suoi occhi sanno guardare, catturare ammaliare, ma anche pietrificare e spaventare; l'odore è dolce eppure selvatico come il sandalo che è legato a sua madre, la terra; il fascino delle sue movenze veloci e sinuose cattura l'attenzione ma nessuno può cogliere la bellezza furtiva della sua natura. Ora è sola nella notte, l'amica che mai l'ha tradita, la compagna mutevole invece, la luna, la osserva dall alto e cerca di portare la chiarezza nella sua vita, spesso abituata alla luce così potente ma non a sufficienza, delle stelle.
Eppure se tu la incontrassi o passante, non noteresti tutte queste particolarità...non ne avresti il tempo.


Mercoleedì mattina; il sole nascente a est indica che sono appena le 6 e forse è ancora troppo presto per svegliarsi, ma non per continuare a dormire; "mmmaaaow" ecco il verso che fece schiudere una palpebra al viso assonnato di Prudence che ancora non riusciva a distinguere il sogno dalla realtà che aveva davanti a quell'occhio semi aperto. Appallottolandosi come la sua sveglia baffuta avrebbe fatto se non fosse stata colta probabilmente da una fame mattutina, provò a riaddormentarsi e riprendere le fila dei suoi viaggi; quasi riuscita nell'intento si sentì il naso inumidito e spalancando entrambi gli occhi vide le due ametiste feline che la stavano fissando quasi incredule che stesse ancora dormendo . "Tu hai fame, io ho sonno!Accidenti!" brontolò Prudence, allontanandosi dalle vibrisse di Trudy, il motivo vivente per cui lei, studentessa liceale, al mattino doveva svegliarsi e alzarsi alle 6.05 nonostante avesse la scuola a 15 minuti di distanza.Appoggiando i piedi a terra fu percossa da un brivido di freddo che salì per tutta la schiena: non sopportava il marmo, era così irrealizabile un tappeto  nella sua camera, o semplicemente i cataloghi di design non lo permettevano e sua madre non osava trasgredire? Proseguì fino alla cucina stropicciandosi gli occhi con le nocche delle mani e aprendo poi il cartone del latte per se e per Trudy che stava entrnado trionfale nella stanza. "Mmh ecco come non arrivare mai, neppure per errore, in ritardo a scuola!..Grazie Trudy" disse in modo sarcastico accarezzando la morbida testa della persiana grigia che aveva davanti ; "E ora dai, prepariamoci per un'altra monotona e lunga mattinata!" continuò con tono fintamente entusiasta mentre si dirigeva nuovamente in camera a prepararsi per le prossime ore.




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