Non è più il tempo di Obbligo, Giudizio o Verità, Grang... di DumbledoreFan (/viewuser.php?uid=13062)
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Hello
folks!! Eccomi qui, tutta per voi. Come state? Spero bene. Io tutto
tranquillo, a scuola si va con calma, così ho il tempo di
rilasarmi e pensare a questa bella FF, e a voi naturalmente! Questo
capitolo sarà decisamente carino, e in fondo avrò
delle precisazioni da fare, anche se spero di aver chiarito
già alcuni vostri dubbi con la storia!
Enjoy
the chapter!
“Mio Dio ancora non riesco a crederci…”
commentò Theo buttando giù l’ennesimo
bicchiere di whisky, spaparanzato sul tappeto con la schiena appoggiata
ai piedi del divano.
“La vita è proprio
imprevedibile…” ribattè Pansy,
comodamente seduta sulla poltrona di pelle nera in collo a Blaise.
“Beh, inutile negarlo, la mancanza di Hermione
l’abbiamo sentita parecchio…sono felice di poterla
rivedere” replicò a sua volta Daphne, che se ne
stava mezza sdraita sul divano scuro accanto a me.
“Dovremmo organizzare qualcosa” proposi arricciando
appena le labbra. Blaise rizzò immeditamente il capo e
s’illuminò.
“Una festa!!” disse subito facendo ridacchiare
tutti.
“Del tipo?” chiese la bionda interessata e
divertita allo stesso tempo.
“Una specie di festa del “bentornata nel mondo
delle Serpi”, Pansy magari potremmo usare il tuo
locale!” spiegò entusiasta. La mora
annuì.
“Il Victrola sarà lieto di ospitare la
festa” acconsentì sorridendo.
Pansy poco dopo uscita da scuola aveva aperto un locale a Hogsmeade che
era velocemente diventato il più famoso dei dintorni magici.
“Sì ma prima meglio parlarne con la
Granger…ci sta che la troppa vicinanza con Potter
l’abbia rovinata” risposi io con una nota di
acidità.
“Tranquillo Dra…l’abbiamo fatta ridimere
una volta, possiamo farlo di nuovo…”
ridacchiò Theodore passandomi la bottiglia di FireWhisky.
“Già…” feci io con un
sorrisino divertito prima di buttare giù un sorso di quella
bevanda infuocata.
“In fondo noi non siamo cambiati affatto, sarà una
passeggiata di salute!!” insistette Daphne dandomi
un’affettuosa pacca sulla spalla.
“A parte Draco che è diventato noioso!”
mi schernì Blaise facendo scoppiare tutti a ridere. Io lo
guardai indignato.
“IO-NON-SONO-NOIOSO! Solo perché invece di
cazzeggiare dalla mattina alla sera come fate voi ho un lavoro con
delle responsabilità non significa che sono
noioso!” mi risentii mettendo un broncio orgoglioso.
“Ehi anche noi lavoriamo!!” disse con tono
fintamente offeso Theo. Io lo guardai storto.
“Certo, voi lavorate!! Tu passi il tempo a fare le foto alle
modelle, Daphne una volta ogni tanto cammina su e giù su una
passerella con i vestiti più assurdi, con l’unica
responsabilità di non ingrassare; Blaise non fa quasi niente
per tutto il giorno se non scrivere qualche scemenza su qualcuno di
famoso, e Pansy ha un locale!! Lavora facendo feste!! Ma fatemi il
piacere tutti quanti…qui l’unico che si da
seriamente da fare sono io!!” sbottai fra il divertito e il
seccato. Si guardarono un attimo negli occhi per poi aprirsi in una
fragorosa risata, alla quale, dopo qualche istante, mi unii anche io.
“Comunque non è vero che non faccio quasi niente
per tutto il giorno…” brontolò dopo un
po’ il mio migliore amico beccandosi uno sguardo in tralice
da me e gli altri miei compari.
“E comunque la tua è invidia! Ti piacerebbe
passare tutto il giorno con delle modelle, come faccio io!”
mi prese in giro Theodore con un ghigno divertito. Io incrociai le
braccia al petto e feci una smorfia.
“Uno, Draco Malfoy non prova invidia per niente,
perché si da il caso che IO sia perfetto…e
secondo, le modelle sono tutte uguali…se ti sei fatto Daphne
te le sei fatte tutte!” ribattei combattivo. Mi voltai verso
la bionda al mio fianco e le sorrisi fintamente angelico.
“Senza offesa eh…” precisai
ridacchiando. Lei sogghignò e mi tirò una sonora
cuscinata.
“Troppo tardi!!” rispose continuando a picchiarmi
con il cuscino.
“Ehi ehi ferma ferma scherzavo!! Stavo scherzando!”
sbraitai cercando di difendermi dai colpi di Daph.
“Vedi Dra? Mai far arrabbiare una modella…sono
violente!” fece Theo con un sorrisino soddisfatto.
“Ok ok Daphne basta!” insistetti ignorando
Theodore. La bionda si sciolse in una risata cristallina e
lasciò cadere il cuscino sulle sue gambe.
“Draco…posso essere indiscreta?” mi
chiese d’un tratto Pansy facendomi girare con sguardo
interrogativo.
“Come se ti servisse il mio permesso…sei sempre
indiscreta!” borbottai io alzando gli occhi al cielo. La mora
feci spallucce.
“Cosa provi sapendo che rivedrai Hermione?” mi
domandò a bruciapelo senza il ben che minimo tatto. Non che
con me ce ne fosse bisogno, chiaro. Inclinai leggermente il capo e le
lanciai uno sguardo confuso.
“Sono contento, ovviamente…perché, cosa
dovrei provare?” risposi dubbioso. Lei arricciò la
bocca e lanciò uno sguardo incerto a Blaise. Io corrucciai
la fronte e mi accigliai.
“Voi pensate che io sia ancora innamorato della
Grang?!?!” esclamai stizzito fulminando Bla e Pansy.
“Non vogliamo insinuare questo Dra…è
che vi siete lasciati in una strana circostanza, è come se
in realtà non vi foste mai lasciati…non vorremmo
che…” rispose il moro dagli occhi cobalto
lasciando in sospeso una frase che non gli feci finire.
“Tzè, questa è bella!! Dannazione, IO
SONO DRACO MALFOY! Io e la Granger ci siamo lasciati più di
tre anni fa, lasciati definitivamente, non sono uno stupido bambinetto
padrone di quelle insignificanti cose chiamate sentimenti! Decido io
quando, come e dove provare delle emozioni, e ho smesso di amare
Hermione il giorno stesso in cui è partita! Ora sta per
sposare Potter, anche io probabilmente fra qualche anno mi
sposerò, e la nostra relazione sarà solo un bel
ricordo, come lo è ora, come lo era tre anni fa, come
sarà domani!” sbottai sdegnato dal fatto che i
miei più cari amici potessero anche sono pensare una cosa
del genere.
“Scusa Dra…hai ragione”
replicò immediatamente Blaise, beccandosi un’altra
occhiataccia da parte del sottoscritto.
“Ovvio, io ho sempre ragione!” mugugnai indignato.
Daphne mi posò una mano sulla spalla e mi scrollò
delicatamente.
“Dai, non te la prendere…lo sai che tendiamo a
pensare al peggio perché teniamo a te…ma sappiamo
benissimo di che pasta sei fatto!” disse sorridendomi. Io
annuii dopo qualche secondo e buttai giù un po’ di
FireWhisky. Per allentare la tensione Theo si alzò in piedi
e strusciandosi le mani esclamò.
“Allora…un giro di “Io
mai”?”
*
Guardai l’orologio con occhi stanchi. Quella giornata al
Ministero mi aveva stremato, e la sbornia della sera precedente non
aiutava di certo. Dovevo ricordarmi di
“ringraziare”, di nuovo, i miei incoscienti amici.
Mi stropicciai gli occhi e riavviai i capelli con un sospiro,
chiedendomi perché, nonostante fossi un mago, e anche
incredibilmente dotato, quei fascicoli non si stessero correggendo da
soli. Inutile magia!
D’un tratto la porta dell’ufficio si
spalancò rumorosamente facendomi sobbalzare. Alzai lo
sguardo e quando vidi che stanziato a me, in un’euforia
incontenibile, c’era il mio migliore amico, mi coprii il viso
con le mani.
“No!! No! Cosa ci fai ancora qui?! Non posso sopportare un
simile affronto!” mi lamentai scuotendo il capo. Sentii
Blaise sbuffare sonoramente.
“Non fare lo scontroso Draco…sono venuto a
prenderti! Forse te ne sei dimenticato, ma abbiamo un ospite a cena
stasera” ribattè il moro, mani sui fianchi e
sorriso smagliante fra le labbra.
Come potevo dimenticare. Anche se mi sembrava abbastanza surreale, il
pensiero di arrivare alla sera mi aveva accompagnato per tutta la
giornata. Non riuscivo nemmeno a capire come mi sentivo, era tutto uno
strano groviglio di sensazioni, e anche se le nascondevo con
accuratezza, c’erano. Nonostante lo sfogo della sera prima,
volevo rivedere Hermione, perché la sua presenza mi era
mancata terribilmente. E non m’importava se non
c’amavamo più: anche con Pansy avevo avuto una
storia e poi era diventata la mia migliore amica. E con la Granger
volevo che succedesse lo stesso. La vita ci aveva separato in modo
troppo brusco per non darci una seconda possibilità, la
possibilità di essere amici, quella che magari, ci era stata
destinata lo stesso.
“Devo finire di correggere queste
cartelle…” borbottai annoiato. Blaise
alzò gli occhi al cielo e mi si piazzò davanti
con aria decisa.
“Non stasera, Draco. Le sistemerai domani, forza, forza,
stasera è importante!” esclamò con
determinazione. Io mi massaggiai le tempie e lanciai uno sguardo
completamente privo d’entusiasmo ai fascicoli adagiati sulla
mia scrivania. Poi incrociai gli occhi cobalto di Blaise. Era da tanto
tempo che non li vedevo così scintillanti. Un piccolo
sorriso errò sulle mie labbra pensando che c’era
la possibilità che tutto tornasse perfetto come una volta. O
quasi.
“Va bene, andiamo. Ma evita urletti eccitati o grida
isteriche. Ho un mal di testa terribile, e oggi non ho avuto il tempo
nemmeno per respirare. Voglio una vacanza” dissi alzandomi
dalla mia scrivania e raccogliendo alcuni documenti da mettere nella
mia valigetta.
“Chiedi se ti danno un po’ di ferie, potremmo fare
quel viaggio in Australia di cui parlavamo un po’ di tempo
fa” rispose Bla bonariamente.
“Già…sole, mare e tante belle
surfiste…penso che domani parlerò con il
capo” ribattei sogghignando divertito. Il mio migliore amico
si lasciò andare ad una risata compiaciuta.
“E io vedrò di convincere il mio capo
redattore…però ora forza, andiamo, non
c’è tempo di pensare alla belle
surfiste!” mi sollecitò Blaise battendo le mani.
Afferrai il mantello e affiancato dal mio inseparabile (purtroppo)
amico, mi avviai fuori dal mio ufficio, verso l’ascensore.
Proprio lì accanto beccai il controllore che faceva la
guardia agli uffici.
“Mi scusi…sì, salve, per favore,
potrebbe assicurarsi che quest’uomo non entri più
nel mio ufficio durante il mio orario di lavoro?” feci
all’uomo indicando Blaise che sbuffò sonoramente.
La guardia mi osservò confuso.
“Signor Malfoy, ma è il suo migliore
amico” replicò dubbioso.
“Lo so, ma è anche un pazzo
sclerato…” risposi con tono ovvio.
“Ahhh, ma andiamo, non gli dia retta! E’ solo
contrariato perché quando vado in ufficio da lui capisce
quanto sarebbe meglio fare il mio lavoro rispetto al
suo…lasci perdere” ribattè Bla facendo
sogghignare il controllore. Io gli lanciai uno sguardo omicida.
“Io e lei ne riparliamo domani…” mi
rivolsi alla guardia per poi trascinare il mio migliore amico dentro
l’ascensore.
“Andiamo Dra non fare così! E poi il signore
è così simpatico!” fece il moro
sorridendo. Io alzai gli occhi al cielo.
“Non dovrebbe essere simpatico, è una guardia!
Dovrebbe far paura!” replicai seccato. Blaise scosse il capo
divertito.
“Ci sei già tu che fai abbastanza paura per tutti
quanti” mi schernì ridacchiando. Io storsi la
bocca in una smorfia indignata, e quando le porte si aprirono, mi
avviai verso il salone d’ingresso.
“Ehi Dra ascolta, è meglio se andiamo a piedi e
passiamo per il Paiolo Magico, devo passare a prendere dei fiori per il
centro-tavola” disse Bla mentre uscivamo in strada.
“Come vuoi…vediamo se almeno l’aria
fresca mi fa passare il mal di testa” risposi io atono.
Cominciammo a camminare nell’umida aria di Londra, mentre una
pioggerillina appena percepibile scendeva silenziosa e rilassante.
Adoravo la pioggia, ancor di più quella pioggia.
C’erano pochissime cose che riuscivano a tranquillizzarmi. La
pioggia era una di quelle. Senza fretta ci dirigemmo verso il Paiolo
Magico, passando per strade e marciapiedi pieni di babbani, che grazie
al cielo da quelle parti ignoravano i vestiti considerati da loro
“stravaganti”, sennò avrebbero
sicuramente notato i mantelli non proprio comuni. Certo, almeno erano
scuri, e non di sgarcianti colori come quelli che, per esempio, portava
sempre Silente. Forse quelli li avrebbero notati. Inoltre,
c’era da dire, che le ragazze che c’incrociavano
erano troppo prese ad ammirare la nostra bellezza (soprattutto la mia),
per concentrarsi sui vestiti. Arrivati davanti il locale entrammo
velocemente, e dopo qualche saluto, ci avviammo verso il retro, per
aprire l’accesso a Diagon Alley. Quando la famosa e
trafficata strada dei negozi apparì ci dirigemmo verso il
fiorista vicino al negozio di Madama McClain. Passando davanti ai
“Tiri Vispi Weasley”, notammo, come al solito, una
piccola folla accalcata alle vetrine, e, appoggiati alla porta che
chiacchieravano con uno dei due gemelli, Ron Weasley e Harry Potter. Io
e Blaise ci scambiammo un sguardo indecifrabile, per poi lanciare
un’altra occhiata ai tre. Sfortunatamente il più
piccolo dei Weasley incrociò il mio sguardo, e
inaspettatamente, ci fece un cenno con la mano. Io corrugai le
sopracciglia mentre Blaise ricambiava il gesto, cortese come sempre.
Potter si accorse del saluto e si girò a sua volta verso di
noi, osservandoci impassibile. Evidentemente però il rosso
non ne aveva abbastanza e ci venne incontro, lasciandoci decisamente
sorpresi.
“Ehi!” ci salutò sorridendo.
“Weasley” dicemmo quasi in coro io e il mio
migliore amico. Il Pezzente, durante il settimo anno di scuola, si era
dimostrato il più comprensivo e propenso a rendere
più semplici le cose a Hermione, cercando di essere civile e
gentile con noi. Nonostante l’antipatia, avevo apprezzato i
suoi goffi tentativi, specialmente perché rendevano la
Granger felice. Con me in realtà non aveva mai scambiato
tante parole, ma con Daphne e Blaise era andata meglio.
“Come va? Non pensavo
d’incontrarvi…” chiese cortese.
“Tutto tranquillo…beh noi in realtà
abitiamo qui vicino, stiamo andando a fare qualche
commissione…” rispose il moro dagli occhi cobalto.
Il rosso annuì.
“Sì, Hermione mi ha detto che sarebbe venuta a
cena a casa vostra stasera…” ribattè.
“E’ qui?” domandai incuriosito. Lui
scosse il capo.
“No, a quanto ho capito è andata a casa per
sistemare delle cose e prepararsi…era…beh molto
emozionata. Mi ha confessato che era davvero felice, anche se non
c’era bisogno che me lo dicesse: si vedeva lontano un miglio!
Spero che sarà una belle rempatriata. Le è
mancata in questi ultimi tempi un po’
di…normalità” replicò
Weasley senza smettere di sorridere. Sia io che Blaise annuimmo.
“Sai Weasley, una volta dobbiamo prendere un thè
tutti insieme…per tornare un po’ alla
normalità” propose il moro al mio fianco. Il
Grifondoro sorrise.
“Certo…ora devo andare. Ci vediamo”
ribattè il rosso tornando da suo fratello e da Potter. Io e
Bla tornammo sulla strada del fiorista abbastanza sorpresi.
“Sarà anche molto stupido, ma quando si tratta di
Hermione ci prende…” commentò il mio
migliore amico dopo un po’. Io lo guardai impassibile.
“Può darsi…magari è proprio
perché è stupido…vede le cose con
semplicità” risposi io atono. Effettivamente le
sue parole mi avevano colpito, più che altro
perché ero contento di sapere che la Granger voleva
ritrovare un po’ della sua vecchia normalità, e
che era emozionata all’idea. Lo eravamo tutti, in
realtà.
“Beh una cosa è certa: è decisamente
meglio di Potter” esclamò con un sorrisino
sarcastico. Io gli lanciai un’occhiata accigliata.
“Blaise, anche gli escrementi d’Ippogrifo sono
meglio di Potter…non hai detto una cosa rilevante”
ribattei sbuffando con sarcasmo. Il mio migliore amico
scoppiò a ridere di gusto.
“Giusta osservazione Dra…” fece mentre
entravamo nel famoso negozio di fiori, il migliore di tutta Diagno
Alley. Il moro cominciò ad aggirarsi fra vasi e piante, per
poi farsi dare dal commesso un bel bouquet di fiori sulle
tonalità del blu. Io me ne rimasi in disparte ad osservare
con curiosità tutte le specie di piante che vedevo. Blaise
pagò i fiori e tranquillamente ci avviammo verso il nostro
lussuoso appartamento, situato in una delle traverse della via centrale
di Diagon Alley. Per necessità e per piacere avevamo deciso
entrambi di abbandonare i sontuosi manieri di famiglia per un
bell’appartamento nel centro della vita magica. Per di
più, non so se sarei riuscito a vivere senza Blaise,
perché anche se era petulante, isterico e sclerato, era il
mio inseparabile compagno di scorribande, un fratello legato a me da
qualcosa di più forte dello stesso sangue. Sette anni avevo
vissuto 24 ore su 24 con lui, e la vita senza mi sarebbe sembrata
davvero vuota, e sapevo che il sentimento era reciproco.
Entrai in casa notai che Blaise aveva avuto il buon senso di riordinare
il salotto e la sala da pranzo, che a causa sua erano quasi sempre
molto disordinate, nonostante io m’impegnassi ad insegnare al
moro come essere precisi. La precisione ce l’avevo nel
sangue, era nella mia natura, il mio stesso modo di pensare era
preciso: catalogavo sentimenti, ricordi e sensazioni, le riordinavo
dando un senso a tutto, e mi comportavo di conseguenza. Blaise invece
era esuberante, un vulcano d’idee e pensieri, metteva tutto a
fuoco per poi rimescolarlo e confonderlo, dando spazio ad altro. E
anche lui si comportava di conseguenza.
“Dovrei invitare tutti i giorni Hermione…sarebbe
la volta buona che diventi ordinato!” lo schernii avviandomi
verso la cucina. Lui mi fece una smorfia.
“Il mio non è disordine…è
ordine sparso!” ribattè alzando il mento
orgoglioso. Io risi scuotendo il capo, e dopo essermi sistemato,
cominciai a cucinare mentre Blaise apparecchiava e sistemava in giro,
sotto il mio sguardo soddisfatto. Quando ebbe finito il moro si
adagiò su una sedia e cominciò a blaterarmi tutto
quello che gli passava per la testa, sfogando l’emozione che,
effettivamente, stava diventando contagiosa. Non avrei fatto scenate,
urletti isterici e saltelli per la casa, io avevo una
dignità da difendere…eppure quella strana
sensazione alla bocca dell stomaco non se ne voleva andare. Di solito
era la sensazione che provavo prima di un’importante partita
di Quidditch, e mi sentii un po’ sciocco: anche se non la
vedevo da anni, era pur sempre Hermione Granger. Non potevo ridurmi a
nodi allo stomaco e cose del genere, dovevo essere abituato. Abituato
non solo a controllare le mie emozioni. Abituato a Hermione.
Sorrisi fra me e me. Avrei dovuto essere abituato anche al Quidditch,
eppure tutte le volte il nodo allo stomaco si faceva sentire. Forse,
ero solo umano. Almeno un pochino.
Sia io che Blaise sentimmo chiaramente bussare alla porta e il mio
migliore amico saltò su come una molla. Mi guardò
con sguardo emozionato e si precipitò all’entrata.
Io mi affacciai dalla sala da pranzo appoggiandomi al muro con un
sorriso raggiante. Bla aprì la porta e in una frazione di
secondo venne letteralmente imprigionato in un abbraccio quasi
stritolare, sommerso da una ragazza di cui scorsi solo i capelli
boccolosi color cioccolato, mentre urletti di felicità si
propagavano nell’aria.
“Blaiiiiise! Blaise oh mio dio Bla!! Non posso crederci!! Sei
qui, proprio tu!” esclamò euforica una voce
inconfondibile, una voce che non sentivo da tempo, ma che era sempre
stata così vivida nella mia mente.
“Hermione!!” rispose emozionato il moro. Sentii il
nodo allo stomaco farsi più accentuato, ma lo ignorai.
Finalmente i due si staccarono senza però smettere di
ripetersi frasi del tipo “oddio, che bello, non ci posso
credere, è fantastico, mi sei mancato tantissimo”.
Dopo alcuni minuti e dopo aver alzato gli occhi al cielo parecchie
volte, mi schiarii rumorosamente la gola con sarcasmo, cercando di
attirare l’attenzione. A quel punto, Blaise si fece da parte
e finalmente riuscii a vedere Hermione in tutto il suo splendore. La
sua figura mi si parò davanti e non riuscii a trattenere un
sorriso ancora più ampio. Non era cambiata molto in quegli
anni. Appena più alta, i capelli più lunghi del
solito, stesse forme delicate, stessi lineamenti morbidi, stesse labbra
carnose. Incrociai i miei occhi di ghiaccio nei suoi di nocciola. Erano
brillanti, sprizzavano scintille, non l’avevo mai vista
così raggiante. Il suo sorriso era radioso, tutti il suo
viso era illuminato di una luce gioiosa.
“Malfoy…” mi salutò divertita
come mi salutava quando eravamo a scuola.
“Granger…” ricambiai con lo stesso tono
e la stessa ironia. Ci guardammo per qualche altro istante, poi
Hermione scosse il capo e mi corse incontro, buttandomi le braccia al
collo e stringendosi a me con una forza che non credevo nemmeno avesse.
Le cinsi i fianchi e la strinsi a mia volta, felicemente incredulo.
Sentii un piacevole quanto inaspettato calore invadermi a quel contatto
che per tanto tempo mi era mancato. Affondai il viso nei suoi capelli
così profumati, mentre lei si alzava in punta di piedi per
farsi ancora più vicina, se possibile. Rimanemmo
più di un minuto buono in silenzio, abbracciati, entrambi
troppo contenti per parlare. Riaverla fra le mie braccia era
un’utopia a cui non aspiravo più. Leggermente si
scansò per guardarmi negli occhi con un sorriso che le
occupava tutto il viso. Avendola così vicina, mi resi conto
che mi era mancato tutto di lei, e inaspettatamente mi sentii preda di
quella sensazione mista fra euforia, soddisfazione, felicità
ed eccetizaione che per la prima volta avevo provato quattro anni fa,
nel sottoscala della Sala d’Ingresso a Hogwarts, mentre un
“comincia ora” tornò a rimbombarmi nella
mente e una sola domanda mi si parò davanti:
Era davvero finita?
Spazio dell'Autrice.
Allora
allora...andiamo per ordine. La prima scena è una sana
rimpatriata delle serate che i Magnifici 5 (copyright by debby12 xD) di
solito passavano a scuola, e delle quali non si sono voluti mai
privare. Ho letto nelle vostre fantastiche recensioni che vi sareste
aspettati una reazione diversa da Draco, più disperata, o
comunque meno serena. Beh, se devo essere sincera, prima di tutto una
reazione così sarebbe stata incredibilmente banale, e
secondo avrebbe creato un Draco completamente OOC. Molti tendono a
pensare che Draco, dopo essersi messo con Hermione, inevitabilmente
cambi, e lo stesso per la riccia. No, no e no! Draco e Hermione sono
perfetti insieme così come sono, Malfoy non deve diventare
più sensibile!! Draco è orgoglioso fino allo
sfinimento, non si dispererebbe mai per una ragazza, lui segue la
dottrina di Oscar Wilde: "Solo
le persone superficiali impiegano anni per liberarsi da un'emozione.
Chi è padrone di sé può porre termine
a una sofferenza con la stessa facilità con cui inventa un
piacere. Non voglio essere in balia delle mie emozioni".
Appena ha capito che l'amore per Hermione l'avrebbe fatto soffrire l'ha
messo da parte, si è fatto una ragione di tutto e, piano
piano (si perchè ricordate che sono passati più
di tre anni) ha ricominciato a vivere tranquillamente. Ora
però ha rivisto Hermione, e qualcosa si è smosso,
perchè è tornata una realtà e non
più un illusione. Spero di aver ben chiarito questo
concetto. Oh e un'altra cosa: ecco spuntare Ronald! E' stata per di
più un'illuminazione momentanea, ce lo volevo infilare,
anche perchè Weasley era diventato civile con le Serpi a
scuola...insomma, spero che il chap vi sia piaciuto!!
Ringrazio chi ha commentato lo scorso capitolo, ovvero:
cecilia95
Ili91
debby12
stellabella
Rituzza_95
foxina
Hollina
sanguisuga
Ginsan89
musicmylife
Dark_angel
fandracofiction
Gemella Dramioncella
kia chan88
Piccola_Star
PinkFloydFan
renesmee cullen
kiamilachan
Kimaira Malfoy
Nyappy
e tutti quelli che hanno letto!! *-*
That's all folks!
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