Naruto aprì
lentamente gli occhi, riabituandosi alla luce poco per volta.
Sopra di lui, il
soffitto d'una stanza d'ospedale.
Groan.
Odiava gli ospedali.
E odiava il loro
accecante bianco asettico.
Fece per girarsi e
notò, al suo fianco, un'arcobaleno.
Tante
piccole gru di carta colorata ondeggiavano leggere, in un variopinto
assemblaggio.
-
Cosa...? -
- Sono
mille, sai? Gli
origami, intendo... - pronunciò una voce conosciuta.
Si
voltò e vide Sakura, seduta lì vicino.
-
Chi...? - provò a dire, la voce roca per il non utilizzo.
-
Ah, non ne ho idea, io no di sicuro! Erano già qui quando sono
arrivata. Sono davvero belle... - si soffermò un attimo a
guardarle, poi si alzò - Vado a dire all'infermiera che ti sei
risvegliato. -
E
uscì, chiudendo la porta dietro sé.
Naruto osservò
ancora, estasiato, la piccola opera appesa vicino a lui.
Ma qualcos'altro attirò
la sua attenzione.
Steso sul lenzuolo
candido, un lungo, liscio capello blu.
Fin
Allora, la gru è,
per i giapponesi, intrisa di diversi valori. L'idea dei mille origami
non è mia però, eh? Ho ricordi vaghi di un libro
(tristissimo! ç_ç) ambientato dopo la bomba di
Hiroshima, dove si parlava di quest'usanza. Regalarli ad un malato è
come augurare una guarigione assicurata.
Ma siccome credo
inoltre che per un ragazzo vitale come Naruto il rigore, il silenzio
e soprattutto il freddo bianco degli ospedali sia decisamente
deprimente, ho pensato che 'qualcuna' potesse portargli un po' di
colore, durante la permanenza. Tutto qua. Spero vi sia piaciuta. ^_^
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