Questo primo
capitolo è un prologo. Infatti se aprite il vostro libro ‘Breaking
dawn’ a pagina 489 vedete le cose che io ho scritto, solamente che le ho
fatte in terza persona anzichè in prima... in oltre ho
aggiunto la cosa importante da dove nasce questa idea pazza che mi è
venuta.
Speiagazione
:
IMPORTANTE! LEGGERE :
Questo
primo capitolo è ambientato in Breaking dawn. Alice, dopo aver avuto la
visione dell'arrivo dei volturi, ha un'altra visione! che solo Edward
sa!
Poi... la storia è divisa in due mondi... il passato... dove si
ambienta questo primo capitolo, e il PRESENTE! .. dove si ambienta il
secondo capitolo, dove Renesmee è cresciuta e ha 14 anni ! con questa
storia metterò in contatto questi due mondi. Se andate avanti a leggere
capirete.
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Sospesa
nel tempo
by
Meskina
Prologo
( Passato
)
Alice
sollevò un vaso di cristallo
pieno di rose bianche e rosse e si diresse in cucina.
Nessuno
si accorse quando il vaso le sfuggì di mano. udirono solo il fruscio
dell'aria sul cristallo e alzarono gli occhi appena in tempo per vedere
il vaso esplodere in diecimila schegge di
diamante sul pavimento di marmo della cucina.
Restarono
tutti perfettamente immobili mentre i frammenti di cristallo volavano e
rimbalzavano in tutte le direzioni con un tintinnio discordante, gli
occhi di tutti puntati sulla schiena di Alice.
Impossibile
che avesse lasciato cadere il vaso per sbaglio. E poi, come
aveva potuto scivolarle di mano? Con le sue dita infallibili...
Alice
li stava fissando. Si era voltata con un
movimento così fulmineo che nemmeno era esistito.
I
suoi occhi erano a metà strada fra loro e il futuro che li teneva
inchiodati, spalancati, fissi e dilatati in modo abnorme. Guardarli era
come guardar fuori da una tomba.
Edward
ansimò con con un suono spezzato, quasi di soffocamento.
«Cosa
c'è?», ringhiò Jasper, balzando al fianco di Alice in un lampo nebuloso
e calpestando le schegge di cristallo. L'afferrò per le spalle e la
scosse brutalmente. Alice si lasciava
sbatacchiare silenziosa fra le sue mani. «Cosa c'è, Alice?».
Comparì
Emmet, i denti scoperti e gli occhi che
sciabolavano verso la finestra, come anticipando un attacco.
Solo
silenzio da Esme, Carlisle e Rose,
impietriti quanto Bella.
Jasper
scosse di nuovo Alice. «Che cos'è?».
«Stanno
venendo a prenderci», sussurrarono Edward e
Alice in perfetto sincrono. «Ci sono tutti».
Silenzio.
Bella fu la prima a capire la situazione... per una volta,
strinse instintivamente Renesmee fra le braccia... come a nasconderla.
«I
Volturi», gemette Alice.
«Tutti»,
precisò Edward nello stesso momento e con lo stesso tono
di voce.
«Perché?»,
sussurrò Alice fra sé. «Come mai?».
«Quando?»,
bisbigliò Edward.
«Perché?»,
fece eco Rosalie.
«Quando?», ripeté
Jasper in una voce di ghiaccio che si spezza.
Alice
non batté nemmeno le palpebre, ma fu come se sugli occhi le calasse un
velo; il suo sguardo divenne completamente vitreo. Solo la bocca
conservò un'espressione d'orrore.
«Fra
non molto», rispose all'unisono con Edward. Poi aggiunse: «C'è neve
nella foresta, neve in città. Poco più di un mese».
«Ma
perché?». Questa volta era Carlisle.
Fu
Esme a rispondere. «Deve esserci un motivo.
Forse per vedere...».
«Non
è per Bella», disse Alice cupa. «Stanno
venendo tutti, Aro, Caius, Marcus, la guardia al completo, persino le
mogli».
«Le
mogli non lasciano mai la città», obiettò Jasper con voce incolore.
«Mai. Non l'hanno lasciata durante la guerra del Sud, né
quando i rumeni hanno cercato di
conquistare il potere, nemmeno quando davano la
caccia ai bambini immortali...».
«Stavolta
invece sì», sussurrò Edward.
«Ma
perché?», chiese di nuovo Carlisle. «Non abbiamo fatto niente! E se
anche avessimo fatto qualcosa, cosa potrebbe essere tanto grave da
farci meritare questo?».
«Siamo
in tanti», rispose Edward atono. «Vorranno
assicurarsi che...». Non terminò la frase.
«La
domanda cruciale è un'altra! Perché?».
Bella
sapeva, e sentiva di conoscere la risposta... una visione un sogno,
l'aveva avvertita prima della nascita della piccola...
Ma
la domanda restava senza risposta.
«Torna
indietro, Alice», pregò Jasper. «Cerca il
fattore scatenante. Fruga».
Alice
scosse lentamente la testa, le spalle basse. «È uscita dal nulla, Jazz.
Non stavo cercando né loro né noi. Cercavo Irina e non era dove mi
aspettavo che fosse». La sua voce si
affievolì, gli occhi tornarono a perdersi
nel vuoto. Per un istante interminabile mise a fuoco il nulla di fronte
a sé.
Poi
sollevò la testa di scatto, lo sguardo duro
come selce. Edward trattenne il fiato.
«Ha
deciso di andare da loro», disse Alice. «Irina ha deciso di andare dai
Volturi. Poi prenderanno una decisione... È come se la stessero
aspettando. Come se avessero già deciso e stessero aspettando che
lei...».
Calò
nuovamente il silenzio mentre digerivano la notizia. Cosa
avrebbe detto Irina ai Volturi di tanto grave da scatenare la terribile
visione di Alice?
«Possiamo
fermarla?», chiese Jasper.
«Impossibile.
È quasi arrivata».
«Cosa
sta facendo?», chiese Carlisle,
Bella
si girò. e si stese accanto al corpo addormentato di Renesmee,
coprendola con i suoi capelli, seppellendo il viso nei suoi riccioli.
«Pensate
a cosa ha visto questo pomeriggio», disse sottovoce, interrompendo
Emmett che stava per parlare. «Come reagirebbe qualcuno
che ha perso la madre a causa dei bambini immortali,
vedendo Renesmee?».
Scese
di nuovo il silenzio mentre gli altri arrivavano alla conclusione
che lei avevo già raggiunto.
«Una
bambina immortale», sussurrò Carlisle.
Edward
si inginocchiò accanto alle due per
abbracciare entrambe.
«Ma
si sbaglia», proseguì Bella. «Renesmee non
è come quei piccoli. Loro erano congelati in un momento preciso, lei
cresce a vista d'occhio ogni giorno. Loro
erano incontrollabili, lei non ha mai fatto del male a Sue o Charlie, e
nemmeno mostra loro cose che potrebbero ferirli. Lei sa controllarsi. È
già più in gamba della maggior parte degli
adulti. Non ci sarebbe motivo di...».
la
tensione sembrò aumentare. Finché la sua voce, sempre più fievole,
svanì nel mezzo di una frase.
Per
un pezzo nessuno apri bocca.
Poi
Edward le sussurrò fra i capelli: «Per crimini come questo non è
previsto alcun processo, amore. Per Aro i pensieri di Irina sono una
prova. Vengono per distruggere, non per
discutere».
«Ma
si sbagliano», si ostinò lei.
«Non
ci lasceranno il tempo di spiegare».
Il
suo tono di voce era ancora gentile, dolce, vellutato... tuttavia era
impossibile non coglierne la nota dolente e disperata. La sua voce era
come gli occhi di Alice poco prima,
sembrava provenire da una tomba.
«Cosa
possiamo fare?», domandò Bella
Renesmee
era calda e perfetta fra le sue braccia, e sognava beata. Si ero
preoccupata così tanto per la sua crescita ultrarapida, per il fatto
che fosse destinata a vivere solo poco più
di un decennio... Quelle paure sembravano una vera ironia adesso.
Poco
più di un mese...
Era
quello il limite, dunque? Era stata più felice di quanto la maggior
parte della gente avrebbe mai potuto essere. C'era chissà quale legge
di natura per cui gioia e dolore dovevano
essere distribuiti equamente? La sua bilancia pendeva troppo dalla
parte della felicità? Quattro mesi erano il massimo che le si poteva
concedere?
Fu
Emmett a rispondere alla sua domanda
retorica.
«Combatteremo»,
disse calmo.
«Non
possiamo vincere», brontolò Jasper. Già immaginavo che espressione
avrebbe avuto, in che modo si sarebbe curvato, protettivo, su Alice.
«Non possiamo nemmeno
scappare. Non con Demetri in giro». Emmett fece una smorfia schifata.
Fu qui.. che un
discorso tira l'altro arrivarono a diverse conclusioni, i Volturi non
avrebbero sentito ragioni, non si sarebbero fremati a ragionare. Emmet
aveva preso molte possibilità, fra le quali non combattere da soli, da
qui nacquero le idee che vi erano anche i Quileute.
- chiedere a un amico
di testimoniare - fece calmo Carlisle, da li nacquero le idee, la
famiglia di Tanya, il clan di Siobhan e di Amun,qualche nomade: Garret
e Mary di sicuro, magari Alistair, Peter e Charlotte, e poi, magari, le
amazzoni , parlarono e discuterono per tutto il tempo.
A un certo
punto si fermarono, o almeno Alice ed Edward
- cos'era ? - chiese
Edward, Alice si voltò all'istante
- è stato troppo
veloce.. non sono riuscita a vederlo - sussurrò
Edward
- sta arrivando Jacob
- fece Alice
- ci penso io -
intervenne Rosalie dirigendosi verso la porta
- no! lascialo
entrare -Alice si diresse prima verso Jasper, e poi
camminò veloce verso la porta, quando la aprì, Jacob
si trovava in piedi d'avanti a lei.
- Sbrigatevi
- urlò mentre usciva con Jasper - dovete trovarli
tutti..-
aggiunse, mentre
sparivano nel buio di quella sera..
- trovare chi ? -
chiese Jacob. In quell'istante, Edward correndo verso la porta sbattè
contro Jacob
- hey ma che - fece
Jake,ma l'altro cominciò a correre nella direzione dove Alice e Jasper
erano spariti
- che sta succedendo
?- chiese Jacob, ma fuori sentimmo un urlo
- DAMMI LA CONFERMA -
era la voce di Edward, la conferma ? la conferma di cosa ?
Edward's Pov.
Non
riuscivo a capire perchè cercava di tenermi nascosto quello che stava
vedendo, perchè lo sapevo che me lo stava tenendo nascosto, li stavo
seguendo nel bosco e non ostante fosse distante da me, riuscivo a
captare qualcosa.
- Aliceeee -
urlai,probabilmente sarebbe ritornata, si, ma io volevo saperlo subito,
vedevo qualcosa di strano, vedevo un viso, un viso familiare, poi lei
cercò di distrarsi...
- Edward fa come ti ho
detto, non seguirmi!- sentii la sua voce cristallina. Ma continuai
imperterrito a seguirla, volevo sapere, maledizione, mi stava tenendo
nascoste cose che mi appartenevano
- CHI è ? - urlai,
ancora quel viso, quei capelli, quegli occhi, si quegli occhi, chi era
? chi era la ragazza che stava vedendo.. perchè era così familiare,
un'altra ragazza... capelli neri, ma,stessi occhi, e poi un'altra
ancora, anch'essa familiare, chi erano ? -
- ALICEEE -
correvo fra il buio
degli alberi, mentre cercavo di entrare nella sua mente, non si sarebbe
fermata.. ne lei ne Jasper, dove diavolo andavano ? dividerci a cercare
testimoni era il modo migliore per affrontare la situazione.. forse...
ma fremevo dalla voglia di scoprire cosa mi teneva nascosto,poi , tutto
svanì.. fu come se lei si fosse creata uno scudo per proteggere la sua
mente, mi fermai all'improvviso, li in mezzo alla foresta, mentre quei
due se ne andavano, perchè non potevano aspettare... perchè tanta
fretta.. perchè Alice cercava di proteggere la sua mente, e
soprattutto, chi erano quelle ragazze? quelle persone, che avevo
intravisto ?
continua...
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