Declaimer:
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di
Mark Schwahn; questa storia è stata scritta senza alcuno
scopo di lucro.
Ragione e pentimento
E se bastasse davvero un solo istante per cambiare le cose?
Se esistesse davvero quell’ attimo infinitesimale di
transizione di cui aveva parlato Brooke qualche settimana fa,
accucciata sul sedile posteriore della sua macchina, quando, per la
prima volta, gli rivolgeva la parola?
Lucas non sa se le parole di quella forza della natura potessero essere
reali o fossero semplicemente i farfugliamenti di una ragazza con
troppa parlantina e spirito d’iniziativa, ma, mentre la
osserva dormire accanto a lui, non riesce a non pensare che forse
avesse ragione.
Perchè in questo preciso istante Lucas ha realizzato che,
forse, se solo riuscisse ad essere una persona migliore, potrebbe
accantonare per sempre la sua stupida ossessione per la stupenda
ragazza dai riccioli d’oro e l’animo torturato, e
amare la creatura dalla spontaneità e sincerità
disarmante che giace immobile al suo fianco.
Allunga una mano e con delicatezza le sposta una lunga ciocca di
capelli neri dal viso e studia la sua immagine illuminata solo da un
flebile riflesso lunare che filtra dalla finestra.
I suoi tratti delicati, la pelle chiara e morbida, i folti e setosi
capelli scuri. Così diversa da Peyton Sawyer, eppure
altrettanto speciale. Forse di più. Perchè Peyton
è così simile a lui, in ogni atteggiamento, in
ogni pensiero, in ogni paura, da impedirle di essere realmente unica al mondo. Al
contrario di Brooke.
Nessuno potrebbe negare la sua bellezza, perchè Brooke Davis
è oggettivamente una delle ragazze più belle che
Lucas abbia mai incontrato.
Eppure non l’aveva mai davvero vista fino ad ora. Non aveva
mai pensato che, dietro l’esuberante e chiassosa facciata, si
nascondesse qualcosa di più. Qualcosa di tanto bello e
fragile che solo pochi avevano avuto l’onore di conoscere.
Probabilmente c’è solo una persona al mondo che ha
davvero conosciuto ciò che si cela dietro la Brooke Davis
che tutti conoscono, di cui tutti parlano e che tutti amano e
disprezzano al contempo.
E questa persona è proprio la ragazza che ha stregato il
cuore di Lucas da quando aveva otto anni e che, in questo momento,
sembra l’unico ostacolo, l’unica cosa che gli
impedisce di offrire il suo cuore a Brooke.
Brooke sospira e si rotola nel letto e nel movimento le coperte che la
riparavano, scivolano un pò più in basso,
scoprendole le spalle e la schiena nuda, mentre una cascata di capelli
torna a fare da scudo tra il suo viso e il mondo. Quel mondo che sembra
non avere accesso alla sua anima. Quel mondo di cui Lucas fa parte e il
cui peccato più grande nei confronti di questa ragazza,
è il pregiudizio.
Lucas si solleva nel letto e si siede, appoggiandosi alla testata alle
sue spalle e coprendosi il volto con entrambe le mani, stofinando con
forza nel tentativo di scacciare la propria frurstrazione e il proprio
crimine.
Che cosa sta facendo? Si sta comportando esattamente come tutti gli
uomini che ha sempre disprezzato. Come suo padre, l’unica
persona a cui Lucas non avrebbe mai voluto somigliare.
I flash di quello che ha fatto il giorno precendente in quella stanza
di motel con Peyton lo perseguitano e, ogni volta che chiude gli occhi
e un’immagine di quel momento prende forma nella sua mente,
sente un nodo allo stomaco e un forte senso di nausea si fa strada
dentro di lui.
“Un penny per i tuoi pensieri, Broody.” sussurra
all’improvviso la flebile voce roca di Brooke al suo fianco,
e Lucas teme di essere davvero in procinto di vomitare.
Come ha potuto farle questo? Che diavolo stava pensando? Il senso di
colpa lo sta divorando e il pentimento sembra non essere sufficiente,
perchè più le fossette di Brooke si accentuano ad
ogni sorriso che lei gli regala, più Lucas vorrebbe
scomparire per averla tradita.
Tutta una vita passata cercando di cancellare ogni particolare che lo
potesse collegare a Dan Scott, ed è bastato un singolo
istante per provare al mondo che il sangue non mente.
Dan, Nathan, Lucas... tre persone che, controvoglia, condividono molto
più di un indesiderato legame di parentela, di un cognome ed
un rinnegato patrimonio genetico.
E’ la loro natura, il fatto di essere incapaci di
fedeltà e fiducia, l’egoismo e la menzogna, la
stupidità e, a quanto pare la lussuria, a renderli tutti
simili.
Tale padre tale figlio?
Lucas ha trascorso la vita a cercare di dimostrare che non fosse
così. Eppure oggi, non può fare altro che
rispondere affermativamente a questa domanda.
“Lucas?” lo richiama all’attenzione
Brooke, ed ora nella sua voce c’è un filo di
preoccupazione.
Lucas sposta i suoi occhi su di lei ed è quasi certo che
Brooke possa leggere il tradimento sul suo viso.
“Che ti prende?” chiede ancora lei e, evitando una
risposta, Lucas allunga le dita e le accarezza il collo, prima di
tirare il viso di Brooke a sè e sfiorare le labbra con le
sue.
Ci sta mettendo l’anima in questo bacio, e spera che Brooke
sia in grado di percepirlo.
Vorrebbe supplicare il suo perdono con un bacio. Vorrebbe cancellare il
suo peccato con un bacio. Un bacio sincero come lui non è
capace di essere.
Ma Brooke non sa quello che lui e la sua migliore amica hanno fatto.
Brooke non sa che, in un frammento di esistenza, le uniche due persone
di cui pensava di potersi fidare l’hanno tradita e ferita.
Brooke non sa e Lucas non confessa. Perchè solo ora ha
scoperto che potrebbe amarla davvero, e solo ora capisce che, se lei
sapesse la verità, si riprenderebbe il suo cuore per non
offrirglielo mai più.
E questo è un rischio che Lucas non vuole correre.
Perchè quel cuore, così sincero e aperto,
così grande e così altruista, in un attimo si
frantumerebbe e si chiuderebbe, diventando per lui irraggiungibile e
distante per sempre.
A Lucas manca letteralmente il respiro quando finalmente Brooke rompe
il bacio e il più solare dei sorrisi si fa strada sul suo
viso, portando in superficie quelle profonde fossette che tanto lo
incantano.
“Wow..” sospira lei con gli occhi ancora chiusi,
mentre le sue dita danzano sulla nuca di Lucas, e i loro nasi si
sfiorano.
“Hai fatto pratica?” scherza Brooke e Lucas non
riesce a non ridere.
Ma di nuovo il ricordo del giorno precendente si insinua nei suoi
pensieri e un groppo alla gola si forma quando la sua mente risonde:
“
Sì, Lucas, hai fatto pratica. Con Peyton.”
E la vergona per la propria infedeltà lo costringe ad
abbassare lo sguardo, prima di nascondere il viso, insieme alla colpa,
contro la spalla di Brooke.
“Che ore sono?” domanda lei accarezzandogli i
capelli, ignara della guerra che si sta combattendo dentro di lui.
“Non lo so. Non importa.” sussurra Lucas dal suo
nascondiglio e il suo respiro le solletica la pelle, facendola ridere
silenziosamente.
“Credo che dovrei andarmene prima che tuo zio decida di
controllare il suo angelico nipotino.” sospira Brooke facendo
scorrere le mani lungo i fianchi di lui e sfiorandogli il collo con le
labbra, prima di cercare di allontanarsi dal suo abbraccio.
E nel panico Lucas la stringe a sè.
“No, non andare.” mormora lui, impedendole di
alzarsi dal letto.
“Siamo insaziabili stanotte, eh?” domanda lei con
una punta di malizia nella voce mentre le sue gambe scivolano leggere
contro quelle di Lucas, anticipando i tempi e rivelando le sue
intenzioni.
“No, voglio solo che resti.” ribatte lui sincero e
insicuro, accarezzandole la vita e bloccando i suoi movimenti.
Lucas non vuole fare l’amore. Lucas non vuole sentirla
sussurrare il suo nome mentre lei gli insegna ad essere un uomo tra le
lenzuola. Lucas non vuole più essere come gli altri ragazzi.
Quei ragazzi che hanno posseduto solo il suo corpo, troppe volte e con
troppa poca cura.
Perchè ora sa che lui potrebbe, no, può amarla. E
per amarla, la deve rispettare. Le deve dimostrare che lei vale molto
di più di un preservativo usato.
Deve provarle che lui vede oltre la flirtareccia capo cheer-leader che
Tree Hill conosce.
Ma, forse, per farlo realmente, per rispettarla davvero come vorrebbe e
per amarla, dovrebbe confessare la sua colpa.
E siccome Lucas non è la persona che vorrebbe essere, non sa
se può farlo.
A/N: Ciao a
tutti! Questa è la mia prima storia su questo sito e, ad
essere sincera, è anche la mia prima storia su OTH. Non so
di preciso da dove sia nata, anche perchè quando
l’ho iniziata non avevo intenzione di farle prendere questa
piega. Ma poi, come spesso capita, si è scritta da sola e ha
seguito la direzione che voleva lei.
Non so se rimarrà un One-shot o proseguirà nella
riscoperta di due personaggi che, a mio parere, Mark non è
stato in grado di sviluppare come avrebbe dovuto.
Lascio a voi la scelta.
Se vi va, ditemi che ne pensate e se credete che dovrei continuare.
Come avrete capito io sono una Brucas sfegata e ho sempre profondamente
creduto che Brooke e Lucas si completassero a vicenda. E se fosse stato
per me le cose a Tree Hill sarebbero andate diversamente.
Comunque, bando alle ciance: critiche costruttive sarebbero molto
apprezzate.
Grazie a tutti
Stefinaboh
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