Digimon Adventure 02 Reload
Una fanfiction di
Digimon scritta da: Justice Gundam
Rinunzie legali: Digimon e tutti i relativi personaggi sono
di proprietà della Toei Entertainment. Questa fanfiction è stata scritta senza
alcuno scopo di lucro.
Introduzione
Justice: Salve a tutti, amici (e amiche) fan di Digimon!
Quello che vi apprestate a leggere è solo il primo capitolo di una saga
dedicata ad uno dei miei anime preferiti in assoluto,
Digimon! Ebbene sì, dopo un po’ di titubanze, ho
deciso di mettermi alla tastiera e iniziare a lavorare! Questa saga, ve lo dico
subito, è il mio progetto più ambizioso, e comprenderà ben sette storie, tre
delle quali dedicate alla seconda serie, due alla terza e una alla quarta, per
culminare infine in un crossover tra tutte le serie! Sì, mi rendo conto che non
sarà facile, e non credo neanche di essere un granchè come scrittore, ma dopo
aver riscoperto la mia passione per questo anime, ho
voluto fare anch’io un tentativo!
Taichi: Questo è lo spirito giusto, autore! Con il giusto
entusiasmo si può andare ovunque!
Justice: Eh? Salve, Digiprescelti… come mai da queste parti?
Yamato: Beh, quando siamo venuti a sapere dell’impresa che
ti accingevi a tentare, ovvero scrivere un’intera saga dedicata a noi e ai
nostri colleghi di Tamers e Frontier, ci siamo sentiti in dovere di venirti a
sostenere!
Sora: A proposito, ho sentito dire che questa tua prima
storia sarà una sorta di riscrittura di Adventure 02.
E’ così?
Justice: Sì, o almeno di una parte di essa.
Vedete, nella serie ufficiale ci sono diverse cose che non mi trovano molto
d’accordo, non ultima delle quali il fatto che i Digiprescelti originali siano stati messi in secondo piano così… perciò ho pensato
di riprendere in mano la storia, aggiungerci qualcosa e, sperabilmente, rendere
il tutto più interessante.
Koushiro: Beh, un’idea lodevole. Ti auguriamo buona fortuna,
e speriamo che questa tua ‘ri-edizione’ piaccia ai lettori.
Mimi: Fai del tuo meglio!
Jyou: Hai il nostro sostegno!
Takeru: So che ce la farai!
Hikari: In bocca al lupo!
Justice: Eh, eh… grazie, ragazzi! Un po’ di supporto morale
fa sempre piacere! A proposito, dov’è la nuova generazione? Non si può fare la
storia senza di loro…
Daisuke (apparendo da chissà dove): Ta-daaan! Ecco a voi il
mitico Daisuke Motomiya, per voi italiani Davis, protagonista di Adventure 02 e possessore dei Digimentals del Coraggio e
dell’Amicizia! Al vostro servizio! (si mette in una posa eroica, con una mano
sul fianco e l’altra che punta l’indice verso un sole immaginario)
Veemon (imitando la posa di Daisuke): Io sono Veemon, il suo
Digimon! Piacere!
Miyako: (sospiro rassegnato) Quei buffoni non cambieranno
mai… Beh, è il caso che mi presenti anch’io! Sono
Miyako Inoue, ma molti di voi mi conoscono come Yolei. I miei Digimentals sono
quelli dell’Amore e della Sincerità. Molto lieta!
Hawkmon (facendo un segno di vittoria con le piume delle
ali): E’ un piacere conoscervi, io sono Hawkmon, il
Digimon di Miyako!
Iori (facendo un inchino): Il mio nome è Iori Hida. Nella
messa in onda americana e italiana di Digimon Adventure 02 sono stato chiamato
Cody. Possiedo i Digimentals della Conoscenza e dell’Affidabilità, e sono
onorato di prendere parte a questo progetto.
Armadillomon: Accidenti, come sei formale, Iori! Comunque, io sono il suo partner, Armadillomon! Salve a
tutti!
Ken: Salve. Il mio nome è Ken Ichijouji, sono l’ultimo
arrivato nel gruppo, e ho il Digi-Crest della Bontà… (incupendosi) Nonostante tutto
quello che ho fatto quando ero l’Imperatore Digimon…
Daisuke: E dai, Ken, non ti rattristare con questi ricordi.
L’importante è saper voltare pagina, no?
Ken (sorridendo): Sì, hai ragione…
Wormmon: Sono lieto che tu abbia trovato degli amici come questi,
Ken… (ai lettori) Il mio nome è Wormmon, molto piacere!
Justice: Bene, vedo che tutti i personaggi sono radunati!
Direi che la storia può iniziare…
Taichi: Autore, credo che ci siano ancora delle precisazioni
da fare…
Justice: Ah, già, ovviamente! Dato che si tratta di una
riscrittura della serie originale, nella mia storia ci saranno diversi elementi
che non corrisponderanno a ciò che è avvenuto ufficialmente. Questo vale in
particolare per Adventure 02, ma varrà anche per Tamers, quando arriverò a
scrivere le fanfiction dedicate a questa serie. Prima di scordarmene, questa
fanfiction inizia poco dopo la sconfitta di Chimeramon e il pentimento di Ken.
Prima di iniziare ufficialmente la mia saga, rivolgo un ringraziamento speciale
(anche se so che non può leggere quello che scrivo qui sulla EFP)
a Steeldramon21, scrittore di Fanfiction.net che ha
riacceso in me la passione per Digimon, e ai suoi ‘colleghi’ DigiDestined of
Courage, AnT, Frozen Phoenix, Gallantmon of the Hazard, Love Star, Epsilon Zeta
e SSJ4Takeru per le loro ottime storie. Dedico questa storia a tutti i fan di
Digimon, in particolare alle gemelle Arianna e
Azzurra, a Yume-chan di Anigate, a Botan, Ryuen-chan (che ho conosciuto
personalmente e che saluto cordialmente, anche se è da molto che non ci vediamo
più), Sora33, Sora89, Francesca Akira, Sae, JunJun, Ellie, Garrick, Drager… e
se c’è qualcuno che non ho menzionato, credetemi, questa storia è dedicata
anche a voi! Quindi, senza ulteriore indugio, apriamo
le danze!
Daisuke: Evvai!
***********
Episodio 01 – La
minaccia misteriosa
Odaiba, Tokyo. Un bel pomeriggio di inizio
estate. Come ogni giorno, il quartiere della capitale giapponese fermeva di attività. Per quanto certo non
paragonabile a quartieri come Shinjuku o Shibuya, la quantità di persone e veicoli
che in quel momento si trovavano in strada era notevole. In tutto il
centro abitato, negozi ed esercizi vari erano impegnati con la loro mole
quotidiana di clienti. La vita stava proseguendo normalmente per gli abitanti,
ignari che, in un altro mondo, infinitamente lontano eppure infinitamente
vicino, si era appena conclusa un’importante battaglia
che aveva deciso le sorti di entrambe le dimensioni…
Alla Odaiba Middle School, un
gruppo di ragazzi aveva appena terminato l’allenamento di calcio. Quasi tutti,
stanchi per l’intenso esercizio fisico, si erano afflosciati sulle panchine, o
seduti per terra, per riprendere fiato. Uno di essi,
tuttavia, pur sudato e col fiato corto, sembrava aveva ancora energia ed essere
già pronto ad un’altra faticata.
Daisuke Motomiya, questo il suo
nome, era un ragazzino sugli undici anni, con corti capelli di un colore tra il
castano scuro e il rossiccio, ‘pettinati’ in modo da formare tante punte sulla
sua testa. Era di carnagione un po’ scura, con occhi castani pieni di ardore, e portava sulla testa un paio di occhiali con
grosse orlature grigie. In quel momento, indossava la maglietta rossa e i corti
pantaloncini bianchi della sua squadra, oltre a scarpe da calcio nere su
calzini bianchi. Daisuke raccolse la sua borsa e si volse verso i suoi compagni
di squadra.
“Ragazzi, scusate, ma devo proprio andare!” esclamò “Resterei volentieri un altro po’ con voi, ma ho un impegno
urgente!”
“Nessun problema, Daisuke-kun!” gli rispose
uno dei suoi compagni “Ci vediamo domani, allora!”
“Certamente!” rispose Daisuke, stringendo la mano libera a
pugno e alzando il pollice “A domani! Ciao a tutti, gente!”.
Un coro di saluti accompagnò il ragazzo mentre si dirigeva verso gli
spogliatoi.
Alcuni minuti dopo, Daisuke si era cambiato. Dopo aver
salutato nuovamente i suoi amici, ritornò verso l’edificio scolastico, sapendo
bene che si erano dati appuntamento in aula computer.
E per un motivo ben preciso: in effetti,
Daisuke era uno dei Digiprescelti, i ragazzi che avevano ricevuto la missione
di proteggere DigiWorld dalle forze del male. Un po’
di tempo prima, lui e i suoi nuovi amici erano stati impegnati in una dura
battaglia con l’Imperatore Digimon, un ragazzo perfido e malvagio che stava
cercando di conquistare tutto il Mondo Digitale grazie alle sue terribili
invenzioni, le Dark Towers che impedivano ai Digimon di evolvere, e i Dark
Rings e Dark Spirals, che schiavizzavano qualunque Digimon con cui entrassero
in contatto. Per contrastare l’Imperatore, Daisuke e gli altri quattro
Digiprescelti avevano ricevuto ciascuno un Digimon compagno (a parte Takeru e
Hikari, che ne avevano già uno), e in seguito avevano
trovato i Digimentals, che rappresentavano le parti migliori del loro carattere
e permettevano ai loro Digimon di evolvere senza soccombere all’effetto delle
Dark Towers.
La lotta contro l’Imperatore, che nel frattempo si era
rivelato essere un conosciuto ragazzo-prodigio di nome Ken Ichijouji, si era
protratta a lungo, finchè quest’ultimo non aveva deciso di usare la sua arma finale:
Chimeramon, un Digimon artificiale tanto orribile quanto potente, nato
dall’amalgama dei dati di tante altre creature digitali. Il combattimento era stato terribile, ma grazie al Digimental dei Miracoli, trovato
proprio nella base di Ken, Daisuke era riuscito a far evolvere il suo
Digimon, Veemon, in Magnamon. La nuova evoluzione si era rivelata troppo
potente persino per Chimeramon, che era infine stato sconfitto.
Ma non era stata una battaglia
senza vittime: Wormmon, il Digimon di Ken, era stato ucciso proprio da
Chimeramon. Sconvolto per la tragica fine del suo partner, e rendendosi
finalmente conto di ciò che aveva fatto, e di ciò che era diventato, Ken aveva
rinunciato alla sua posizione di autoproclamato
dominatore del Mondo Digitale, e aveva deciso di ritornare a casa. La minaccia
dell’Imperatore Digimon era stata finalmente debellata, ma rimaneva molto
lavoro da fare: molte zone di DigiWorld erano state devastate dalle armate di
Ken, e i Digiprescelti si erano assunti la responsabilità di aiutare a riparare
i danni e abbattere le Dark Towers rimaste. Quel pomeriggio, il quintetto di amici si era dato appuntamento nell’aula computer della
Odaiba Middle School: avevano in programma un’uscita a DigiWorld, in una zona
che aveva particolarmente risentito delle manie di grandezza dell’Imperatore.
Mentre si dirigeva verso l’edificio scolastico, Daisuke si
fermò per un attimo dietro un albero e si guardò intorno, assicurandosi che non
ci fosse nessuno lì attorno, poi si inginocchiò per
terra e aprì rapidamente la borsa.
“E tutto a posto, DemiVeemon! Puoi
uscire!” sussurrò, rivolto a qualcosa che si trovava
dentro la borsa. Un attimo dopo, una piccola creatura simile ad un buffo
draghetto blu, con la pancia bianca e lunghe orecchie, balzò allegramente fuori dalla sacca e saltò al collo di Daisuke,
abbracciandolo affettuosamente.
“Ciao, Daisuke! Hai portato qualcosa da mangiare?”
Il ragazzino rise divertito. La ghiottoneria della maggior
parte dei Digimon era ormai qualcosa di ufficialmente riconosciuto nel gruppo
dei nuovi bambini prescelti, e a lui era capitato proprio il partner più
goloso!
“Non preoccuparti, DemiVeemon!” rispose Daisuke, sorridendo
e scartando una barra di cioccolato che porse al suo Digimon “Non mi dimenticherei mai di un amico… e neanche del tuo formidabile
appetito!”
“Sei il migliore, Dai!” cinguettò il Digimon draghetto,
cominciando a divorare il cioccolato. Appena venti secondi
dopo, l’intera barretta era scomparsa nel piccolo stomaco senza fondo di
DemiVeemon, sotto lo sguardo divertito del suo partner umano!
“Accidenti se avevi fame!”
“Heh, heh… che ci posso fare? Questo ‘cioccolato’ è
buonissimo, e a DigiWorld non si trova nulla del genere!”
Daisuke si rialzò in piedi, prendendo in braccio DemiVeemon.
“Beh, è ora di andare! Gli altri saranno già in aula computer, e ci aspetta un bel lavoro! La zona in cui andremo
oggi è particolarmente disastrata.”
DemiVeemon annuì, poi, come facevano sempre i Digimon per
passare inosservati, si immobilizzò, imitando un
peluche. Daisuke raccolse la sua borsa e, sempre tenendo in braccio DemiVeemon,
riprese il cammino per l’aula computer.
***********
“Salve, ragazzi! Eccomi qua! Ci siamo tutti?” esordì
Daisuke, spalancando la porta dell’aula computer che i Digiprescelti usavano sempre per arrivare nel Mondo Digitale. Ad
attenderlo c’erano già i suoi amici con i loro Digimon, che ricambiarono il
saluto.
In attesa vicino ad una finestra,
c’erano Hikari Yagami, Digiprescelta della Luce, la ragazza che faceva battere
il cuore a Daisuke; Takeru Takaishi, Digiprescelto della Speranza, il ragazzo
che Daisuke aveva designato come suo rivale in amore; e il più piccolo, ma
anche il più serio e responsabile, del gruppo, Iori Hida. Ad un computer,
quello che i ragazzi usavano sempre per passare nel DigiPort, stava lavorando
la più grande del gruppo, Miyako Inoue. Vicino a loro, Poromon, Upamon e
Patamon (rispettivamente i Digimon di Miyako, Iori e Takeru) si stavano
abbuffando di merendine varie che Miyako si era
procurata nel negozio di alimentari dei suoi genitori, mentre Gatomon, il
Digimon dall’aspetto felino di Hikari, li stava guardando con disapprovazione.
Miyako distolse gli occhi dal computer e controllò l’ora.
“Miracolo! Per una volta Daisuke-kun è arrivato in orario!”
“Ha, ha. Molto divertente.” Rispose lui, con sarcasmo “Mi sto piegando in due dalle
risate. Allora, siamo tutti pronti? Si parte?”
“Un po’ di pazienza, Dai-kun.” Fu Hikari a
rispondere “Sai, stiamo aspettando mio fratello e alcuni dei suoi amici.
Ci hanno chiamato per dirci che verranno anche loro.”
“Davvero? Ma è una notizia
grandiosa!” esclamò Daisuke, felice di poter lavorare a fianco del suo mentore
Taichi Yagami, Digiprescelto del Coraggio e leader del precedente gruppo di
bambini prescelti.
“Sì, visto che oggi pomeriggio non avevano
impegni particolari, hanno deciso di darci una mano con la ricostruzione di
DigiWorld.” Proseguì Takeru “So che assieme a
Taichi-san ci saranno mio fratello e Sora-san. Sicuramente ci saranno di grande
aiuto.”
“Salve! Si stava parlando di noi?” esordì
la gioviale voce di un ragazzo. Daisuke si voltò per vedere il suo idolo,
Taichi Yagami, con il suo inconfondibile taglio di capelli selvaggio, vestito
di una leggera giacca verde, pantaloni dello stesso colore e scarpe marroni. Dietro
di lui, stavano arrivando i suoi migliori amici, Sora Takenouchi e Yamato
Ishida, rispettivamente i Digiprescelti dell’Amore e dell’Amicizia.
“Taichi!” esclamò entusiasta Daisuke “Non mi aspettavo che
vi sareste uniti a noi!”
“E invece, abbiamo deciso di venire
anche noi. Ci sembrava giusto dare una mano, visto che
non abbiamo potuto fare molto quando l’Imperatore era ancora in attività.” spiegò Yamato. “E
poi, siamo stati Digiprescelti anche noi, quindi DigiWorld è
anche una nostra responsabilità.”
“Mimi-chan mi ha informato che lei e Michael ci aspetteranno nel settore designato.” proseguì
Sora, dopo aver controllato che non ci fosse nessuno nei dintorni e aver chiuso
la porta dietro di sè “Koushiro-kun è rimasto a casa sua a monitorare la
situazione di DigiWorld, mentre Jyou-kun non è potuto venire a causa di un
esame.”
“Beh, siamo comunque in buon
numero.” commentò Gatomon “Così la ricostruzione di
DigiWorld proseguirà più rapidamente.”
“Benissimo, ora sì che ci siamo tutti!” esclamò Miyako,
finendo di digitare le coordinate mentre il gruppetto di ragazzi prescelti si
radunava intorno a lei “Si parte! DigiPort Open! Pronti, Digiprescelti? ATTIVARSI!”
La ragazza con gli occhiali premette il tasto di invio, e una luce brillante scaturì dallo schermo di
fronte a lei, mentre il DigiPort risucchiava il gruppo per portarlo nel Mondo
Digitale…
********
Un attimo dopo, Patamon, Gatomon, Armadillomon (evoluto da
Upamon) e Hawkmon (evoluto da Poromon) riapparvero in una piccola radura del
Mondo Digitale, a poca distanza da una città di Gazimon rasa al suolo da un
attacco di Chimeramon, qualche tempo prima.
“Ottimo! Siamo arrivati nella zona che…” Armadillomon
cominciò a parlare, ma si interruppe quasi subito “…e
Veemon e i ragazzi dove sono?”
FLASH!
Come a rispondere alla domanda del Digimon simile ad un
armadillo, i diretti interessati apparvero da un televisore abbandonato qualche
metro più in là… il problema era che erano riapparsi a circa un metro da terra,
e il risultato fu che rovinarono fragorosamente al suolo, sollevando una
notevole quantità di polvere!
“Proprio lì.” rispose Gatomon con
un cenno della testa e l’aria indifferente, mentre un grosso gocciolone di
sudore scendeva lungo le tempie dei suoi compagni a livello Rookie.
“Ahioooo! Senza offesa, ma potreste spostare il vostro dolce
peso dalla mia spina dorsale?” esclamò il povero
Daisuke, che si trovava proprio in fondo all’ammucchiata umana formata dai
Digiprescelti nel momento in cui erano riapparsi a DigiWorld!
“Ora so come si sente una frittata!” si lamentò Veemon, che
si trovava nella stessa posizione del suo partner umano. Il draghetto si era
evoluto da DemiVeemon al momento di varcare il DigiPort.
“Oops… tanto spiacenti, Daisuke!” Gli altri membri del
gruppo si affrettarono a scusarsi e a rialzarsi dalla scomoda posizione in cui
erano atterrati. Daisuke si rimise in piedi per ultimo, massaggiandosi poco
elegantemente il fondoschiena, e ripulendo dalla polvere la sua giacca blu con
le decorazioni a fiamma, che gli era apparsa addosso al momento della
transizione nel Mondo Digitale. “Nessun problema, ragazzi! Solo, per la
prossima volta dovremmo trovare un modo meno traumatico di
entrare a DigiWorld! Magari chiedere a una certa
signorina di farci riapparire coi piedi per terra!” Daisuke concluse la sua
uscita con un sorrisetto canzonatorio rivolto a Miyako, che gonfiò le guance
come un pesce palla.
“Per tua norma e regola, signorino,” gli rispose stizzita “può accadere di fare qualche
errore con le coordinate. Vorresti provare tu, la prossima volta, così vediamo
se sai fare meglio!?” Accanto a loro, il piccolo Iori
alzò gli occhi al cielo, spolverandosi la giacca beige che faceva parte del suo
‘abbagliamento di DigiWorld’. Sembrava che quei due usassero ogni scusa per
inscenare un battibecco…
“E dai, ragazzi, non rimettetevi a
litigare…” Takeru si mise in mezzo, cercando di calmare i due contendenti, che
già avevano iniziato a stuzzicarsi. “Ora siamo qui per dare una mano coi lavori di riparazione, no? Discuteremo dopo di questo
piccolo problema…”
Taichi annuì, poi si guardò in
giro. “Mancano solo Agumon e gli altri, poi dovremmo
essere al completo…”
“Taichi!” si sentì la voce di Agumon
chiamare da dietro il gruppetto di bambini prescelti. Il Digimon dall’aspetto
di un piccolo dinosauro emerse da un cespuglio, seguito a ruota da Biyomon e
Gabumon “Finalmente siete tornati! Che bello
rivedervi!”
“Agumon, vecchio mio!” esclamò Taichi, abbracciando il suo
compagno di mille avventure. Accanto, anche Yamato e Sora stavano facendo la
stessa cosa con i loro Digimon.
“Sora! Sora! Sei venuta anche tu!”
cinguettò Biyomon tutta allegra.
“Sono contenta di vedere che stai bene, Biyomon!” rispose
dolcemente la Digiprescelta dell’Amore.
“Allora, Gabumon? Vanno meglio le cose ora
che l’Imperatore è stato sconfitto?” chiese Yamato al suo Digimon.
Gabumon annuì.
“Altrochè se vanno meglio! Tutti i Digimon, nel limite delle
loro possibilità, stanno dando una mano alla ricostruzione di ciò che è stato
distrutto.” Rispose il Digimon impellicciato
“Stratomitico!” commentò Daisuke, pieno di
entusiasmo come al solito “Allora, cosa stiamo aspettando? Uniamoci
anche noi!”
“Seguiteci, c’è un villaggio qui vicino in cui ci sarebbe
davvero bisogno di una mano!” disse Agumon “Mimi, Michael, Palmon e Betamon sono già lì e ci stanno aspettando!”
Così, il gruppetto di ragazzi prescelti e Digimon si avviò
verso il villaggio danneggiato, ignaro degli occhi indiscreti che stavano
osservando…
***********
Quei mocciosi insolenti… potrebbero diventare un problema se non verranno tolti di mezzo in fretta…
Dall’alto di una collinetta, una figura femminile
dall’aspetto misterioso osservava i ragazzi e i loro Digimon. Era una donna
alta e snella che indossava un lungo vestito rosso senza maniche, stretto in
vita da una cintura e la cui gonna scendeva fino alle caviglie, un paio di
scarpe viola e guanti dello stesso colore che arrivavano fino al gomito. Il suo
viso, i cui occhi erano nascosti da un paio di occhiali
dalle lenti viola, era bianco come l’alabastro e incorniciato da lunghi capelli
grigio argento, e portava in testa un cappello a strisce rosse e viola,
decorato con un gioiello a forma di ragno. La donna alzò lentamente un braccio,
tenendo lo sguardo fisso verso il punto in cui i Digiprescelti erano scomparsi,
e afferrò alcuni dei suoi capelli, staccandone tre.
Digiprescelti… non ostacolerete i piani del mio signore… il nostro
progetto è appena entrato nella sua fase cruciale, e
non sarete voi a mandarlo all’aria… il disgustoso Mondo Digitale presto
conoscerà la distruzione…
Una voce ultraterrena ed inquietante risuonò nella mente
della donna.
E’ così… è il momento di mostrare
a quei marmocchi la loro impotenza… che il piano vada
avanti come da programma… presto ne coglieremo i frutti…
Sarà così, mio signore… rispose telepaticamente la donna misteriosa,
lanciando in aria i capelli che si era staccata. Essi
fluttuarono in aria per qualche istante, come nastri argentati…
**************
In un altro settore di DigiWorld, tre Dark Towers non ancora
abbattute scomparirono improvvisamente nel nulla…
**************
…per riapparire attorno alla collina dove
si trovava la donna, ai vertici di un immaginario triangolo. I tre capelli
che la donna aveva lanciato in aria si irrigidirono
all’improvviso, poi ognuno di essi, come uno strale argentato, volò verso una
diversa Dark Tower e si conficcò, come per magia, nel duro granito nero che la
componeva. Cerchi concentrici di luce rossa cominciarono a scaturire dal luogo
dell’impatto, mentre i fili argentati venivano
lentamente inghiottiti dai terribili congegni di controllo…
La donna misteriosa sogghignò crudelmente, mentre gli
obelischi neri cominciarono a perdere forma e a mutare davanti ai suoi occhi.
Bene, mie creature… distruggete ciò che quei
mocciosi stanno cercando di ricostruire… annientate loro e i loro Digimon… e
portate il nostro signore sempre più vicino alla vittoria!
****************
Nel Mondo Reale, nella sua stanza, Koushiro Izumi sobbalzò allarmato vedendo che il settore nel quale si trovavano i
suoi amici era improvvisamente diventato nero. Ma non
ebbe nemmeno il tempo di iniziare a pensare a cosa fare… il settore ridiventò
bianco un secondo dopo.
“Cosa? Eppure
ero sicuro che quel settore fosse diventato nero per un attimo…” disse tra sé,
perplesso, il Digiprescelto della Conoscenza. Certo, era sempre possibile che
si trattasse di uno sporadico malfunzionamento del suo programma… ma Koushiro
non era tipo da sottovalutare un potenziale pericolo.
“Il mio programma ha rilevato la presenza di Dark Towers in
quel settore… ma sono scomparse un attimo dopo. Cosa
significa?”
*****************
Bene… molto bene… gli ingranaggi hanno
iniziato a girare…
Un settore desolato del Mondo Digitale. Lo
stesso luogo in cui, appena qualche giorno prima, si era svolta la terribile
battaglia finale contro l’Imperatore. Lo stesso
deserto in cui Chimeramon aveva incontrato la fine per mano di Magnamon.
Ora, il luogo era immerso in una calma innaturale, spezzata unicamente dal
sibilo del vento. Nel bel mezzo dell’immensa distesa di sabbia, giaceva il relitto che poco tempo prima era l’inespugnabile base del
crudele tiranno. La gigantesca nave volante che aveva fatto fuggire migliaia di
Digimon in preda al panico col solo profilarsi all’orizzonte, era ridotta ad un
misero ammasso di macerie e metallo contorto, una
parodia del potere fino ad allora incontrastato del giovane despota.
Tuttavia, ancora qualcosa di vivo pulsava all’interno della
struttura. Qualcosa di oscuro e terribilmente
malvagio, la cui sola presenza permeava del gelo della morte la semidistrutta
sala di controllo.
Per
quanto i suoi obiettivi fossero meschini e la sua mente limitata, l’Imperatore
si è dimostrato un’utile pedina. Grazie a lui, il potere delle tenebre
è ora più forte che mai… Digiprescelti… non avete idea di quello che vi aspetta…
Chimeramon non era che la punta dell’iceberg, il primo passo per ritornare all’ oscuro splendore di un tempo. Attenderò pazientemente
il momento del nostro incontro… e mi divertirò ad osservare i vostri ridicoli
sforzi…
Se l’entità avesse avuto un corpo,
sicuramente si sarebbe potuto vedere un ghigno malefico sulle sue labbra. Ad
ogni modo, era solo questione di tempo…
E’ solo questione di tempo,
bambini prescelti… godetevi la vostra vittoria, finchè potete…
CONTINUA…
Note dell’autore: Bene, e con questo si apre la mia epica
dedicata al mondo di Digimon. Mi rendo conto che come primo capitolo non era il
massimo, ma dovevo pur cominciare da qualche parte,
no? Cercherò di scrivere il secondo capitolo il prima
possibile, e spero che mi riesca meglio di questo. Mi auguro che come inizio vi
sia sembrato interessante, e vi saluto caldamente!
Justice Gundam