Non vi abituate troppo bene che aggiorno solo dopo un mese! XD
Scherzi a parte, ci tengo molto a questa storia, quindi spero di non
aggiornare troppo troppo tardi.
Sappiate solo che non credo di lasciarla incompiuta. La
aggiornerò, anche se a volte ci metterò molto.
Detto questo, vi lascio al capitolo. In fondo i ringraziamenti!
Segreti
complicati
2°
capitolo: Primo giorno di scuola
Falco
Rosso era davanti al liceo femminile Saint Hebereke(*).
La
divisa era strana, o forse era strana per lui che, non abituato a
portare gonne, sentiva… fresco alle gambe! Le arrivava alle
ginocchia ed era nera. Anche le giacchetta sopra era dello stesso
colore, mentre la camicetta bianca aveva fin troppo merletti e
cuciture, che cominciavano a infastidirlo.
Era
stato le ore a capire come indossare un reggiseno, ne aveva rotti nove
prima di infilarne uno correttamente che poi si era rotto
anch’esso perché il tessuto era scadente, quindi
ne aveva dovuto indossare un altro ancora. E dire che già il
fatto di portarlo gli costava molto! Si metteva pure la stoffa scadente
a prenderlo in giro! Ma non aveva avuto la forza di indossare i
reggiseni pieni di merletti che gli aveva fatto trovare
Happosai…
Senza
parlare del miniappartamento che gli aveva trovato; un bilocale in cui
non poteva allenarsi adeguatamente. Fortunatamente era in grado di
vivere in posti piccoli e lugubri.
Sospirò
pesantemente. Questa cosa andava fatta, lui era un killer, diamine! E
prima ancora era un artista di arti marziali. Non poteva, per orgoglio,
perdere una sfida e non portare a termine una missione. Però
in questo caso la cosa era più seria… Se fosse
stato costretto ad andare alle terme con delle ragazze? Non ci voleva
nemmeno pensare! Doveva solo fare una cosa, entrare in
quell’edificio e smetterla di stare lì in piedi
senza combinare nulla.
Mosse
un passo verso l’entrata e aprì la porta di vetro
con una certa esitazione. Nonostante tutto, aveva paura ad entrare in
quell’ambiente per sole ragazze.
Una
bidella, avendola notata, le fece cenno di avvicinarsi.
-
Tu sei… Ranko Nanai, giusto? – chiese sorridente.
-
Si – rispose atona la rossa. Quella donna sembrava fin troppo
impicciona già solo a vederla.
-
Vieni, ti faccio vedere la tua classe, sei del primo anno...
– fece un attimo di pausa alzandosi e guidandola verso la sua
classe. – È strano cominciare l’anno in
questo periodo, cosa ti ha spinto a farlo? – chiese con
curiosità la donna. Era proprio vero che un artista di arti
marziali capisce sempre il carattere di chi ha di fronte…
-
Allontanarmi dalla famiglia, forse... comunque è stata una
scelta affrettata – rispose semplicemente, guardando in
basso, cercando di non far caso alla situazione in cui si trovava.
-
Capisco...
La
bidella non sembrava convinta, ma non poté fare altre
domande perché erano arrivate alla meta.
Per
Falco Rosso era meglio, avrebbe evitato di dare risposte confusionarie
e imbarazzanti, ma forse ciò che lo aspettava oltre quella
porta era anche peggio di una donna curiosa.
Alzò
lo sguardo e notò l’incisione: “Prima
F”.
-
C’è la nuova alunna, professoressa –
disse la donna aprendo la porta.
-
Falla entrare.
-
Vai, cara.
Falco
Rosso rabbrividì sentendosi chiamare cara (ma con chi
credeva di avere a che fare, quella?!), ma non lo
diede a vedere e entrò con passo deciso dentro
l’aula senza fare troppo caso alla professoressa.
Le
ragazze la guardarono. I suoi capelli rossi erano legati con una
semplice e funzionale treccia, il rimedio migliore per non avere
qualcosa di fastidioso davanti agli occhi. Quelle iridi come mari in
tempesta che di solito facevano cadere le donne ai suoi piedi adesso le
erano d’intralcio, si sa che le ragazze sono gelose e
invidiose fino alla morte, almeno la maggior parte. Il corpo, di solito
pieno di addominali e muscoli possenti, era sì forte, ma
costituiva qualche impedimento con tutte quelle curve.
Da
quel che gli avevano detto, le ragazze, almeno la maggior parte,
sarebbero state gelose di lei, tuttavia non avrebbe dovuto rispondere
quando attaccavano briga, sennò sarebbe stata la fine per
lui.
Quindi
doveva fare ciò che odiava: stare zitto e sopportare.
Guardò
tutta la classe, memorizzando i volti uno a uno, fino ad arrivare a uno
sguardo nocciola, orgoglioso e attento. Si ricordò della
foto che gli avevano fatto vedere sulla figlia
dell’obiettivo. Era lei, quello sguardo orgoglioso era di
Akane.
Sorrise
impercettibilmente. Era una bella ragazza, corti capelli corvini
lasciati sciolti, labbra piccole e rosee e pelle così chiara
che sembrava quasi porcellana.
-
Questa è la vostra nuova compagna.
Solo
in quel momento si ricordò della professoressa; si
girò verso di lei e vide... una bambina?
-
Su, che aspetti a presentarti? – le chiese la ragazzina mora
dal vestitino giallo. Falco Rosso la squadrò per qualche
secondo, troppo stupito per fare alcunché. Non solo lo
mandavano in un liceo femminile, ma adesso si mettevano anche a fargli
lezione le mocciose? Happosai non era stato esauriente con le
spiegazioni. Si era trovato altre volte in situazioni inattese, ma mai
era rimasto così stupito.
-
Sicure che sappia parlare? – chiese sottovoce una ragazza.
Falco
Rosso di sentì ferito nell’orgoglio. Ma come si
permetteva, quella? Certo che sapeva parlare! Si schiarì la
voce, squadrando la classe con un velo di insoddisfazione negli occhi.
-
Mi chiamo Ranko Nanai, mi sono appena trasferita e ho sedici anni
– appena ebbe finito di dirlo, ripensò al suo
bellissimo corpo maschile di diciannovenne, che aveva dovuto cambiare
grazie un’altra delle stramberie di Happosay; lui aveva detto
che si chiamavano funghi cambia età, o qualcosa di simile,
non ci aveva fatto molto caso, però quando si era ritrovato
ad avere meno muscoli ed a essere più basso, voleva di nuovo
sfondare la testa al suo “maestro”.
-
Bene, vai a sederti accanto ad Akane, è quella mora
lì – e la indicò con la sua mano da
bambina. Ranko la guardò stupefatta, non sapendo se ridere o
andare a chiamare un manicomio, ma decise che non le interessava,
almeno per adesso, e si andò a sedere.
-
Posso farle una domanda, professoressa? – chiese una ragazza
in seconda fila.
-
Sì, chiedi pure – la invitò la
professoressa bambina.
-
Come mai la nostra nuova compagna di classe non ha né lo
zaino, né i libri?
-
Ranko… Hai dimenticato lo zaino a casa?
-
In realtà ancora non ce l’ho –
sbuffò la rossa in un tono saccente e scocciato; era
già stressata da quell’ambiente per lei
così anomalo, e per i modi assurdi delle ragazze, si era
proprio dimenticata dello zaino e dei libri.
-
Sei una bambina cattiva! Hai risposto male e tu sei dimenticata lo
zaino! Adesso ti ho una lezione come si deve! Ginnastica per i
bravi… -
-
Professoressa Hinako, la nuova è già andata
via… - la avvisò un’alunna.
-
Come ha potuto ignorarmi? – la bambina abbassò il
volto, come se stesse per piangere, per poi rialzarlo di scatto.
– Ma io ti riporterò in classe!
Ranko
era uscita dalla classe per colpa di quell’insulsa
professoressa bambina che sicuramente non ne avrebbe combinata una
giusta, almeno secondo lei. Voleva spiegazioni da Happosai, e le voleva
immediatamente!
-
Ranko, non puoi scappare! – urlò la professoressa,
uscendo anche lei e inseguendola. Alcune studentesse la seguirono,
giusto per non perdersi la scena.
-
Che insistenza… - si lamentò la rossa. Era
arrivata giusto dalla bidella di prima, quando sentì la voce
della bambina.
-
Ginnastica per i bravi bambini numero uno! Happo Goen Satsu!(**)
– urlò la professoressa, diventando adulta.
-
A quanto pare non mi annoierò poi così tanto
– constatò Ranko, sorridendo soddisfatta alla
professoressa.
-
Sei veloce a scappare… Ma devi tornare in classe!
– le ordinò la professoressa.
-
Signora bidella… si sente bene? – chiese una delle
alunne alla sagome della donna, ormai senza molte energie.
-
Quando si prende in pieno la tecnica risucchia energie della prof non
si sta mai bene... – sussurrò qualcuno,
cercando di non farsi sentire.
-
Volevo solo fare una telefonata… - si lamentò la
rossa, evitando i continui spari del flusso risucchia energie.
-
Dovevi chiedermelo! Che maleducata che sei! – la
rimproverò la professoressa, diventata una splendida donna.
-
Era da tanto che non vedevo la professoressa così
energica… - commentò Aiko, una delle ragazze.
Durante
quel “combattimento”, Akane era rimasta in classe a
guardare la lavagna. Dopo qualche minuto, uscì e si diresse
dalle due litiganti.
-
Oh no, ecco che arriva Akane… - sussurrò Aiko,
stando attenta a non farsi sentire.
La
cattedra dove sedeva solitamente la bidella venne sollevata e lanciata
addosso a Ranko, e incredibilmente riuscì a colpirla.
-
Tu! Come ti permetti di disturbare la lezione? Sei davvero maleducata!
E anche assurda! – urlò Akane, guardandola in
cagnesco.
Ranko
si immobilizzò, ma non la professoressa, che ne
approfittò per rubarle un po’ di energia. La rossa
si spostò prima che potesse assorbirla del tutto, per poi
farle cadere la moneta lanciandole una scarpa.
Subito
dopo si avvicinò ad Akane.
-
Voi siete assurde! Come potete lasciare che una
bambina insegni?!
-
La professoressa Hinako è bravissima a spiegare, sei tu che
non le hai dato nemmeno una possibilità – disse
con inaspettabile calma Akane, sempre guardandola male.
Falco
Rosso stava per dire qualcosa, ma richiuse la bocca. Quella era Akane.
La figlia del suo obiettivo. Quella di cui doveva diventare amica. Non
poteva farla arrabbiare già dal primo giorno. La missione
avrebbe potuto essere compromessa.
Adesso,
però, avrebbe dovuto fare una cosa che odiava: scusarsi. E
ammettere che quella ragazza aveva ragione. Non sapeva bene
perché, ma non gli piaceva per nulla.
-
Va bene… Le darò una possibilità
– si arrese, infine, almeno non aveva ammesso nulla.
Però
adesso venivano le scuse…
-
Scusate per il disordine creato – disse, senza che la sua
voce si incrinasse. Se c’era una cosa che aveva imparato in
quegli anni, era non mostrare troppo i suoi sentimenti.
-
Ranko, visto che è il tuo primo giorno, ci
passerò sopra! – esclamò convinta, e
col fiatone, la professoressa appena tornata bambina.
-
Sicure che non sia solo stanca? – mormorò Aiko,
per poi venir rimproverata da un’occhiataccia di Akane.
-
Perché siete ancora fuori dalla classe? – chiese
Ranko, che nel frattempo era tornata in classe senza che nessuno la
notasse.
-
Com…? Ehm… Entriamo ragazze, riprendiamo la
lezione… - disse Hinako, entrando in classe per prima.
Tutte
le ragazze seguirono la professoressa, inclusa Akane, che si chiedeva
chi fosse quella strana ragazza dai capelli rossi. Sentiva che avrebbe
portato guai… Ma non poteva esserne certa.
Nessuno
si ricordava della bidella, ancora a terra e senza energie…
(*)Hebereke:
è la scuola femminile che frequenta Kodachi.
(**)
Happo Goen Satsu: è la tecnica mortale emanata mediante una
moneta da 5 yen della suola Happo. È stato Happosai a
insegnarla a Hinako quando era bambina, come ginnastica della salute
visto che era cagionevole, poi si capisce che voleva usarla soprattutto
come aiuto per rubare la biancheria.
Arrivati
alla fine del capitolo. Piaciuto? Spero di sì, anche se devo
migliorare tantissimo sulle scene di combattimento (oltre che su tutto
il resto).
Spero di non aver reso Akane OCC... E' la cosa che mi dispiacerebbe di
più! T.T
I ringraziamenti! Per ogni commento (mai ricevuti 5 commenti per un
primo capitolo) una risposta! XD
Torno seria.
Gemellina
Dolly: Per l'altro capitolo il tuo giudizio mi ha aiutato molto!
Grazie! E... Sì, stavolta ti dico che hai fatto bene a
insistere per farmela pubblicare. XD Chissà se ti
paicerà com'è andata avanti... Le idee in testa
ce le ho, ma alcune sono da modificare. Spero di riuscire a scriverla
sempre meglio!
Akane25: Grazie mille! Mi fa piacere sapere che ti piace! Ovviamente
Happosai non puoi stare senza i suoi tesorucci, o si
sentirebbe male! Che bello, la storia per ora è IC! Spero di
non cadere troppo nell'OCC... ^^''' Ah, la storia fra Falco Rosso e
Akane evolverà... non so bene nemmeno io come! XD
Luluchan: Ma guarda un po', finalmente ce l'ho fatta a pubblicarla, eh?
No, non dirò mai che è bella, perché
non è vero, posso dire che è più
carina delle altre che ho scritto, questo sì... E...
Sì, sono contenta che mi hai commentato, tanto da oggi in
poi ti farò una testa grande grande con le mie storielle XD
Kuno84: Sapere che seguirai ogni aggiornamento mi ha fatto davvero
molto piacere! Spero di non cadere nell'OCC, e anche di non renderla
banale dopo i commenti positivi che ci sono stati. Nel caso, mi
avvertirai. XD Adoro Happosai come datore di lavoro, e non so bene
nemmeno perché... forse per il fatto che non è
molto adatto a quel ruolo. XD
Tiger Eyes: Aggiornamenti troppo rapidi non sono nella mia norma,
purtroppo... Però non si può mai dire. Spero di
continuare a scrivere come hai detto, ma non sono sicura... Mi sembra
sempre che ci siano troppi giri di parole XD Di solito sto attenta alle
virgole... Ci farò più caso, da ora in poi. Non
so bene quanto ci impiegherà Ranma a completamere la
missione, e non posso spoilerare già al secondo capitolo! XD
Spero solo di non cadere nell'OCC!
Bene! Finite le risposte ai commenti, vi saluto! Al prossimo capitolo,
speriamo che l'ispirazione resti e non vi faccia aspettare i secoli,
come mio solito.
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