Nota: Mi scuso con
tutti i lettori di 'Una lenta rinascita' e 'Almost Without Notice' (di
quest'ultima però ho da tempo un capitolo pronto che avevo dimenticato
di pubblicare, lo farò entro questo fine settimana).
Immagini nella nebbia
Nebbia
Gibbs,
Tony e Kate
sono sul tetto di un magazzino.
- Hai fatto un buon lavoro, - dice Tony.
- Per una volta DiNozzo ha ragione, - conferma Gibbs.
- Wow, pensavo che sarei morta prima di sentirvi dire...
Le parole di Kate vengono interrotte per sempre da una pallottola in
fronte.
Nebbia
Tony alza lo sguardo e
vede avvicinarsi Gibbs con una donna dai capelli rossi.
-
Prima tu, - gli
domanda il capo riferendosi all'altra donna presente.
-
Ziva David, Mossad.
E' qui per impedirti di uccidere Ari. E la tua? - risponde
prontamente il giovane
-
Direttore Jenny
Shepard. Stessa missione, - dice Gibbs.
-
Quale agenzia? -
chiede Tony.
-
La nostra, - è la
laconica replica di Gibbs.
Nebbia
Jenny e Tony sono in
un angolo e osservano Gibbs, ferito e in coma.
-
DiNozzo, pensi che
senta dolore? - chiede la donna.
-
Non lo so,
direttore. Non ho mai visto Gibbs provare dolore, - risponde
tristemente il giovane.
Nebbia
Tony
è in un
ristorante, seduta davanti a lui una giovane donna molto bella.
-
Ancora non hai
risposto alla mia domanda, Tony, - gli chiede.
-
Okay. Beh...
Immagino di star aspettando pazientemente la ragazza giusta, -
risponde lui dopo una certa esitazione.
-
E pensi che
riuscirai a trovarla?
-
Ne sono sempre più
convinto, - replica allusivo guardandola dritto negli occhi.
Nebbia
Tony ha seguito Gibbs
nel bagno degli uomini.
-
Il punto è che ti
devo tutto. Tu mi hai insegnato a fare questo lavoro e non avrei mai
voluto mentirti.
-
Beh DiNozzo, stavi
seguendo degli ordini. Avrei fatto la stessa cosa, - risponde Gibbs.
-
Davvero? - chiede
Tony speranzoso.
-
Si, - risponde Gibbs
mentre si asciuga le mani.
-
Avresti mentito a
Mike Franks? - domanda dubbioso il giovane.
Lo
sguardo che riceve
in risposta è più che eloquente.
Nebbia
La squadra è davanti
al nuovo direttore dell'NCIS, Leon Vance.
-
DiNozzo è
riassegnato. Agente di bordo sulla Ronald Reagan. Faccia i bagagli,
parte domani.
Nebbia
Israele.
Tony e Ziva
discutono animatamente.
-
Per qualche strana
ragione hai sentito che era un tuo compito proteggermi?
-
Ho fatto quello che
dovevo, - risponde Tony.
-
Lo hai ucciso!
Non
è una sorpresa
che forse avrebbe preferito veder morire lui.
Nebbia
Ziva e McGee sono
davanti alla porta del bagno degli uomini. Ziva grida per farsi
sentire.
-
Tony! McGee è qui
da sei anni, io sono qui da quattro. So che ti stai divertendo ma noi
siamo agenti, quindi potresti per favore smettere di chiamarci...
-
Problemi, pivella?
La
domanda di Gibbs
interrompe ogni ulteriore protesta.
-
Tony! Svegliati
DiNozzo! - lo incalza una voce preoccupata.
Disorientato,
il respiro affannoso e un leggero senso di nausea, si costringe ad
aprire gli occhi. E' notte ma c'è una luce accesa nella stanza e la
nebbia lentamente comincia a dissolversi nonostante il forte mal di
testa.
-
Respira lentamente, va tutto bene, - viene rassicurato e gentilmente
costretto a mettersi seduto, una mano posata sulla schiena.
Si
volta e sorride alla vista della persona accanto a lui.
-
Era solo un brutto sogno, - afferma esitante.
-
Ricordi gli avvenimenti di ieri? - il tono gentile ma preoccupato.
Tony
ci pensa qualche istante, poi alza un braccio e si tocca la nuca dove
è stato colpito con il calcio di una pistola. Il dolore si
intensifica ma la mente si schiarisce.
- Si, stavamo per arrestare
Wilson, il suo complice mi ha preso alla sprovvista e mi ha colpito.
Brad ha detto che ho una leggera commozione celebrale e che mi
avrebbe dimesso solo se qualcuno fosse rimasto con me, - risponde con
sicurezza.
- Come se avesse avuto dubbi sul fatto che non ti avrei
perso di vista. - Il tono è infastidito ma il mezzo sorriso è
eloquente.
Il
giovane si sporge a consegnare un bacio su quelle labbra sorridenti.
Non c'è quasi mai bisogno di parole tra loro.
Un
sorriso malandrino spunta sul suo viso quando nota il cellulare
posato sul tavolino accanto al letto e si allunga per prenderlo.
-
DiNozzo, che stai facendo? - questa volta l'irritazione è reale.
-
Devo accertarmi di una cosa. Poi ti racconterò il sogno più
pazzesco che potresti immaginare, - risponde mentre preme un tasto di
chiamata rapida.
Dopo
pochi squilli risponde una voce assonnata.
-
Tony, stai male? E' successo qualcosa?
Lui
ride, nonostante il feroce mal di testa.
-
Non sono mai stato meglio, Katie. Smetti di preoccuparti e torna a
dormire.
-
DiNozzo, mi hai chiamata solo per darmi sui nervi? - chiede più
curiosa che arrabbiata. Dopo sei anni ha imparato a convivere con gli
scherzi del collega.
-
No, ma ti racconto tutto domani, o il capo mi procura un altro trauma
cranico, - riesce a replicare il giovane prima che il telefono gli
venga tolto di mano in malo modo.
- Vuoi spiegarmi o preferisci
che ti mandi a fare un esame psicologico? - il tono è quello
esasperato di sempre ma l'espressione è divertita.
Tony
sorride di nuovo e si accomoda, accoccolandosi contro il corpo solido
e caldo del compagno, la testa sulla sua spalla e un braccio sul suo
petto.
L'altro
uomo si rilassa e attende, stare con Tony non è mai noioso.
-
Ho sognato che Ari era ancora vivo e uccideva Kate. Poi arrivava un
nuovo direttore, una donna dai capelli rossi che era stata una tua
fiamma e metteva in squadra un agente del Mossad. E noi permettevamo
a questa donna di partecipare ad ogni tipo di indagine fino a
renderla un agente dell'NCIS a tutti gli effetti nonostante non fosse
cittadina americana. Tu rimanevi coinvolto in un'esplosione e
abbandonavi tutto per andare in Messico ma poi tornavi e io mi
fidanzavo con una dottoressa che in realtà era la figlia di un
trafficante d'armi. Poi il direttore moriva per proteggerti dalla
vendetta di qualcuno e il nuovo direttore ci separava e mi mandava a
fare l'agente di bordo. E Ziva, la donna del Mossad, era prima
innamorata di me poi furiosa perché uccidevo il suo amichetto. Per
questo andavamo in Israele dove incontravamo suo padre che era il
direttore del Mossad e ripartivamo senza di lei. Ma poi andavamo a
cercarla e io e McGee ci facevamo catturare da un terrorista e tu ci
salvavi tutti come un vero supereroe e poi...
-
DiNozzo! Domani metto sotto chiave tutti i tuoi dvd e disdico
l'abbonamento alla tv via cavo. Nemmeno gli autori della tua serie
televisiva preferita potrebbero inventarsi così tante stupidaggini
in una volta sola. E adesso dormi, prima di far venire mal di testa
anche a me.
Il
giovane assume un'espressione imbronciata, poi ride e sfiora con le
labbra il collo dell'altro.
- Solo se mi prometti che domattina
faremo qualcosa di più che starcene abbracciati.
Gibbs sorride e
allunga il braccio fino a dargli una pacca sul sedere.
- Nulla
potrebbe impedirmi di prendermi la giusta ricompensa per le buffonate
che mi fai sopportare.
Tony si riaddormenta con un sorriso sulle
labbra e la certezza che, almeno per questa notte, non farà altri
brutti sogni.
Fine
23 ottobre 2009
Note: lo
so... è venuta fuori la versione Dallas di NCIS, cosa
tutt'altro che originale ma è servita a sbloccarmi dato che non
riuscivo a scrivere nulla da un paio di mesi. Spero di riuscire a
proporvi presto qualcosa di meno banale.
|