Addio. Una delle tante
parole che non ho potuto dirti. Sei sparito così, senza che i potessi
prepararmi, senza che potessi
dirti tutto quello che provavo per te. Te l’ho mai detto, nei nostri brevi
incontri? Te l’ho mai detto che per me tu eri un padre, un fratello, un
amico, la persona più importante del mondo? Ti ho mai detto che ti
volevo bene, che senza di te non ce l’avrei mai fatta, che il solo fatto
che esistevi mi faceva sentire sicuro? No. Queste parole non le ho mai
pronunciate, e ora non ne avrò più occasione. Erano troppo
banali, troppo sdolcinate...troppo nuove per me, per me che non ho mai avuto
una persona cui dirle...
E ora, ora che anche tu mi
hai lasciato non ce l’avrò davvero mai.
Sai, quando quel raggio ti
ha colpito mi è crollato il mondo addosso.
Un milione di cose mi sono
passate per la mente, e una speranza cercava disperatamente di
sopraffarle…Non è morto, non è morto…il mio eco
disperato mi perseguita, mi esplode nella testa ogni minuto, ogni
secondo…Quell’eco che ha annientato ogni possibilità di
urlarti quello che non ti avevo mai detto, mentre ti afflosciavi e scivolavi al
di là di quel velo, quel velo che ti ha inghiottito senza pietà
per nessuno.
Senza pietà per te,
che hai perso 12 anni rinchiuso in una cella umida per un crimine che non avevi commesso, con il rimorso di
quello che avevi causato, che MI avevi causato, e per una libertà per
sempre perduta, per una vita distrutta.
Senza pietà per me,
che ho perso l’unica persona che poteva essere un genitore, senza avergli
detto addio, senza avergli detto una volta che gli volevo bene, senza avergli
chiesto una volta cosa avesse provato ad Azkaban, o cosa avesse fatto a
Hogwarts…Mai una volta ti ho chiesto di raccontarmi qualcosa di te, come
se avessimo tanto tempo davanti a noi, e doveva essere così, doveva
andare così…Era troppo doloroso anche solo pensare che potevi
essermi strappato anche tu, e non ci ho pensato affatto, non rendendomi conto
che perdevo del tempo per noi così prezioso in cose semplici, senza
provare a dirti quello che mi esplodeva dentro, quello che il mio cuore era
ansioso di gridarti…
Ti voglio bene…
Papà.